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Notte degli Oscar – Il cinema, piano dopo piano
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2 mesi agoon
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DailyMood.itL’omaggio di TK Elevator Italia in occasione dell’evento di assegnazione delle statuette d’oro
Li abbiamo visti chiudersi tante volte troppo in fretta, proprio quando i protagonisti ne avrebbero avuto immediato bisogno, scendere troppo rapidamente, oppure bloccarsi, dando inizio a scene impreviste e, in alcuni casi, imprevedibili. Stiamo parlando degli ascensori, i sistemi di mobilità più usati al mondo, che sono stati protagonisti di tante scene cult al cinema, spesso veri e propri espedienti narrativi utilizzati per favorire un certo sviluppo della trama.
Un “luogo” a cui spesso non facciamo caso, sebbene ci passiamo, in media ogni anno, 16 ore della nostra vita, ma che, se ci fermiamo a riflettere, ci fa venire sicuramente in mente una scena cult di qualche film.
In occasione degli Oscar, TK Elevator Italia vuole celebrare il più famoso premio cinematografico selezionando alcune scene di film candidati agli Oscar nel corso dei decenni ambientate in ascensore, che hanno raccontato alcuni aspetti e l’evoluzione di questo sistema di mobilità.
A partire da uno dei modelli più antichi, quelli dotati di fune: come l’ascensore utilizzato in Batman begins (il primo della trilogia del regista Christopher Nolan), azionato con una manopola, che porta in salvo Bruce Wayne e il maggiordomo Arthur, i quali riescono a fuggire appena in tempo dalla villa che sta andando a fuoco dopo l’attacco di Ra’s al Ghul, intenzionato a distruggere Gotham. Una scena che racconta la caduta metaforica del protagonista, vivo grazie all’intervento del maggiordomo, ma anche il rapporto speciale tra i due: “Perché cadiamo signore? Per imparare a rimetterci in piedi.”, afferma il vecchio Arthur.
Un modello, quello degli ascensori a fune che risale al 1852 e da oltre 170 anni è il sistema di trazione più diffuso e utilizzato, ma che solo in tempi recenti è stato reingegnerizzato e reso ancora più sicuro ed efficiente con la trazione a cinghia.
Anche in Grand Budapest Hotel, diretto da Wes Anderson e vincitore di 4 premi Oscar, l’atmosfera retrò dell’opera ha uno dei suoi fulcri narrativi proprio nell’ascensore rosso e d
otato di addetto, quel “Lobby boy” che diventa il confidente di Monsieur Gustave H, un po’ come succedeva anche in Pretty woman, film per il quale Julia Roberts ricevette la candidatura come migliore attrice protagonista.
Questa figura professionale, che era molto comune trovare sui primi ascensori manuali, poiché era necessario attivare la leva di manovra per portare il sistema al piano desiderato, oggi rimane solo in pochi luoghi, come hotel di lusso, anche se si tratta solo di un servizio aggiuntivo “di cortesia”, in quanto i sistemi oggi utilizzati, grazie all’automazione, non necessitano obbligatoriamente di questa presenza.
Anche il nostro Paese può contare su un impianto ascensoristico particolarmente rapido ed è quello di TK Elevator Italia che si trova a Milano, nel palazzo di Regione Lombardia: potrebbe viaggiare a 10 metri al secondo (circa 40 km/h) ma per garantire maggior comfort ai passeggeri la velocità impostata è ridotta a 8 metri al secondo (circa 30 km/h).
L’introduzione degli specchi negli ascensori ha preso il via alla fine del XIX secolo, essenzialmente per due motivi: per dare l’impressione che lo spazio della cabina sia più ampio e per permettere ai passeggeri di riuscire a vedere cosa avviene nell’ambiente attorno a sé. Un elemento che a uno sguardo meno attento può sembrare solo decorativo, ma che ha invece una grande importanza in termini di accessibilità: permette infatti a chi si muove in carrozzina, ad esempio, di entrare ed uscire con maggiore sicurezza e facilità, soprattutto negli ascensori dove sono già presenti altri passeggeri.
Proprio per garantire maggiore sicurezza, molti ascensori moderni hanno introdotto sistemi innovativi, come videochiamate di assistenza o sensori ottici per monitorare costantemente l’ascensore e rispondere prontamente a eventuali situazioni di emergenza.
Batman Begins (2005, Warner Bros.) – Diretto da Christopher Nolan, ha ricevuto una nomination agli Oscar 2006 per la migliore fotografia.
Gran Budapest Hotel (2014, 20th Century Fox) – Diretto da Wes Anderson, agli Oscar 2015 ha ricevuto 4 premi: miglior trucco e acconciatura; migliore colonna sonora originale; migliore scenografia; migliori costumi.
Pretty woman (1990, Warnes Bros.) – Diretto da Garry Marshall, ha ricevuto una nomination agli Oscar 1991 per la migliore attrice protagonista.
Ghostbuster (1984, Columbia Pictures) – Diretto da Ivan Reitman, ha ricevuto due nomination agli Oscar del 1985: migliori effetti speciali e miglior canzone.
Blade Runner (1982, Warner Bros.) – Diretto da Ridley Scott, ha ricevuto due nomination agli Oscar del 1983: migliori effetti speciali e migliore scenografia.
È stata la mano di Dio (2021, The Apartment Pictures) – Diretto da Paolo Sorrentino, ha ricevuto una nomination agli Oscar 2022 per il migliore film straniero.
Essere John Malkovich (1999, Universal Pictures) – Diretto da Spike Jonze, ha ricevuto tre nomination agli Oscar del 2000: miglior regia, miglior sceneggiatura originale e miglior attrice non protagonista.
Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato (1971, Paramount Pictures) – Diretto da Mel Stuart, ha ricevuto una nomination agli Oscar 1972 per migliore colonna sonora.
Barbie (2023, Warner Bros.) – Diretto da Greta Gerwig, ha ricevuto otto candidature agli Oscar di quest’anno: miglior film; miglior attore non protagonista; miglior attrice non protagonista, miglior sceneggiatura non originale; miglior scenografia; migliori costumi; 2 brani candidati per la miglior canzone originale.
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