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Le “Vibration Room” di Nicola Artico: la musica come effetto dei suoni

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Incontriamo Nicola Artico poco prima di entrare in una sua classe di “vibration room”, ovvero una stanza definita “immersiva” dove i partecipanti hanno la possibilità “di vivere un’esperienza multisensoriale”: proiezioni sul soffitto, essenze profumate e massaggi sonori.
Per Nicola Artico, musicista milanese interessato al mondo orientale da sempre, la felice intuizione dell’effetto benefico della musica sul corpo diventa un modo per sviluppare non solo la sua arte, con concerti , ma anche i suoi studi sulle vibrazioni: partendo proprio dai suoni infatti, le vibrazioni diventano lo strumento di misura del corpo umano, nasce il concetto di “vibration room” e l’idea che offrendo benefici anche emozionali al corpo, in modo particolare attraverso strumenti antichi ed ancestrali come il flauto, il bambù, le percussioni e le “chitarre” indiane, in modo particolare la campana tibetana e la tampura, si possano produrre effetti rilassanti.
Facendo esperienza di una vibration room, sia singola che di gruppo, si diventa quasi strumenti “di misura” per le proprie vibrazioni, per “ispezionare” le proprie emozioni, in modo nuovo. Allo stesso modo, anche gli strumenti musicali utilizzati ed appoggiati direttamente sul corpo delle persone, diventano degli strumenti “di misura per vibrazioni” perchè sono utilizzati secondo il metodo della “risonanza interiore”. Il mood delle emozioni quindi viene declinato nell’unità di misura delle vibrazioni, per misurare le proprie “oscillazioni personali” e offrire parametri fisici da ascoltare, per ascoltarsi.
Attraverso l’uso del suono degli strumenti, la sua accelerazione attraverso le vibrazioni sul corpo ed il loro cambio di velocità e variazione , le vibrazioni musicali diventano strumento di misura di relax, ansia o stress in quello che il musicista Nicola Artico, chiama “silenzio dinamico”.

Ci dice infatti il musicista stesso: “Il massaggio sonoro si basa sul metodo di risonanza interiore. I suoni vengono utilizzati per riequilibrare l’energia del corpo e indurre uno stato di quiete interiore e assenza del pensiero compulsivo. Durante il massaggio sonoro, infatti, attraverso l’appoggio sul corpo di strumenti come la tampura, il flauto di bambù e la campana tibetana, viene prodotta nel suono la nota più adatta: per creare un percorso sonoro (che potrà poi essere utilizzato abitudinariamente). Inoltre, attraverso l’utilizzo di tecniche innovative di realtà virtuale, il massaggio sonoro diventa una vera e propria esperienza multisensoriale”.

Il mood delle emozioni nuovamente declinato attraverso la musica. In questo caso attraverso l’effetto dei suoni sul corpo umano.

di Cristina T.Chiochia per DailyMood.it

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