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Deborah Facchino, l’intervista alla look maker del glamour chic su misura

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Deborah Facchino è una look maker che da anni cura l’immagine di molti personaggi comuni e non comuni. E’ una cosmetologa make up artis e hair stylist ed ha quella dote incredibile nel vedere oltre… lo specchio (e ciò che è visibile solo all’occhio). Un po’ come trasformare un diamante grezzo in pietra preziosa o come dice lei “far emergere da un’apparente tela bianca un dipinto affascinante” che prima non si vedeva o era sbiadito. La sua dote artistica non l’ha portata solo a collaborare con grandi firme e volti noti, ma anche a sviluppare l’idea di un’agenzia di eventi che si occupa in modo particolare di organizzare matrimoni, party e creare percorsi di team bulding e percorsi motivazionali di coaching per aziende del settore benessere ed estetica con un unico filo conduttore: il mood del “glamour chic su misura”. Il mood del glamour chic su misura nasce dall’idea di un “atelier della bellezza”, dove arte amore e beauty si sposano…ed in questa settimana cosi speciale, la settimana della moda milanese, con questa intervista ci offre un’anteprima sul suo progetto. L’abbiamo, infatti, seguita durante la settimana della moda milanese e abbiamo chiesto proprio a lei, di commentare con noi tendenze di “make up” in passerella (e per la strada), tra la gente comune che affolla la fashion night sentendosi protagonista della prima pagina di un settimanale di moda.

Domanda: Ciao Deborah e benvenuta. Cominciamo questa chiacchierata con una domanda diretta: tu, da look maker professionista, cosa ne pensi davvero della settimana della moda che stiamo vivendo?
Buongiorno Cristina e un saluto a tutti i lettori di DailyMood. Per rispondere dobbiamo sicuramente partire dal fatto che spesso ci dimentichiamo del vero significato della parola “moda”… cos’è la moda se non colei che traccia la storia dello stile degli anni e s’imprigiona nelle descrizioni dei tempi raccontati nelle pagine dei libri? Per rispondere quindi alla tua domanda, penso che solo chi osa fa la storia della moda, e in un mondo dove sempre più spesso si confonde eleganza con raffinatezza questa settimana è davvero l’unico momento nel quale anche il più timido animo glamour “osa” un po’ di più, lasciando libero sfogo all’aspetto ludico del proprio look perché attorno a sé molti altri osano senza remore. Ben venga quindi la settimana della moda… abbiamo bisogno di allegria e di osare!

Domanda: La settimana della moda spesso porta alla ribalta personaggi insoliti, proprio per il loro make up. Quanto durante questa settimana l’abbinamento outfit-make up diventa essenziale sia in platea che sopra la passerella?
Lo è perché è contemporaneo. Partirei per spiegarmi, da quello che si è visto sulle passerelle. Sicuramente il gran protagonista delle passerelle in questa edizione è il e nude look che a braccetto con il counturing, regala un effetto bellezza naturale esaltando la luce che minimizza i difetti. Grande assente il rossetto; infatti l’ho visto, solo nelle proposte di Prada. Ma essendo oro, sarebbe stato difficile non vederlo! Il vero trend (non parlerei però di personaggi insoliti) è capitanato dagli occhiali, che come accessorio multi color o monocromatico si abbinano ad outfit casual trasformabili, con un semplice cambio d’abito in sofisticati look da sera: il tutto rimanendo impeccabili con pochissimi accorgimenti. Qui sta il contemporaneo che ti dicevo. E hai notato? I capelli semi raccolti hanno spodestato i tagli con rasature laterali e i geometrici troppo composti, regalando alle donne il fascino della femminilità un po’ “spettinata” . Di ultimo grido, il faux bob, un carrè scompigliato, come vedi, sempre per rimanere in tema. Un esempio invece di colore? Per il colore carezze di luce in tutte le nuance. La platea, invece, come la chiami tu, s’ispira proprio grazie alla passerella ne è condizionata. E il ventaglio di proposte che si creano per loro partendo da ciò che si è visto in passerella, fa in modo che tutti i portafogli, se governati da buon gusto, possano inserirsi in modo contemporaneo e personale.

Domanda: Esiste secondo te il trucco perfetto?
La bacchetta magica intendi? Si… certo. Qual è? I pennelli del make up artist! I magici pennelli…troppo spesso sottovalutati, sono coloro che rendono semplice l’applicazione dei prodotti. Per generalizzare comunque credo che il trucco perfetto che non passa mai di moda sia racchiuso in 4 prodotti:
– un buon fondotinta che fa da cappottino alla pelle migliorandone l’ aspetto e difendendola, un blush effetto salute sulle guance e profondità 3d per lo sguardo un buon mascara ed un lip plumper.
-Per la sera basta aggiungere un rossetto rosso (ma mai dimenticare la matita contorno labbra dello stesso colore del rossetto!).
Ecco il consiglio che sento di dare.

Domanda: Durante questa settimana della moda, colpisce molto la scelta delle modelle seguendo la morfologia del viso. Secondo te come la triade incarnato-occhi-capelli sta condizionando la scelta degli stilisti?
Partiamo dal presupposto che niente è come sembra, una bionda può essere mora, gli occhi blu possono mimetizzarsi dietro lenti colorate e la forma del viso può essere modificata dal couturing. Quindi tutti noi possiamo essere abilmente trasformati, mettiamola cosi: al giorno d’oggi non possiamo accontentarci di come madre natura ci ha fatto… si può (deve? [ndr]) cambiare ogni giorno senza ricorrere a tecniche invasive e senza cadere nel ridicolo… basta osare sempre con gusto… c’è chi come me ama accompagnare le persone all’interno di questo meraviglioso viaggio.

Domanda: Quando hai iniziato, 20 anni, fa eri poco più che un’adolescente ed hai cominciato sviluppando il tuo lavoro seguendo l’idea di esprimere la tua personalità attraverso il make up. È ancora cosi ora?
Colorare il modo renderlo più bello, portare il sorriso, vivere le emozioni e emozionarsi…è ancora cosi, sì. Il make up mi ha permesso di esprimere l’arte stando vicino alle persone e, facendole sentire più sicure in qualche modo, un passo dopo l’altro tra una sfilata e uno shooting mi ha accompagnato nel mondo incantato del giorno più bello. Una scelta voluta forse proprio per continuare a seguire questa idea anche se il wedding è molto cambiato. Oggi le mie coppie che decidono di affidarsi a un look maker, si lasciano guidare con molta fiducia, attraverso sia il percorso dell’organizzazione a 360 gradi del loro matrimonio, dalla location, all’abito ai fiori alla scelta del “mood” del make up, sognando con loro il loro giorno più bello sogno anche io… non tutti i make up artist possono permettersi di farlo, mi reputo davvero fortunata perché faccio un mestiere che mi piace tantissimo e per cui ho lavorato duramente con validissimi collaboratori. Siamo un gruppo affiatato. Un bel team. E poi ti dirò, ho fatto del mio essere look maker, il mio bagaglio d’esperienza più efficace, in modo particolare quando lavoro con le aziende nei gruppi di team building, in particolare in quello dove lavorano tante donne insieme desiderose di esprimere la propria personalità, che poi sono quelle che affollano la fashion night o le platee delle passerelle, come dicevi tu.

Domanda: Durante il fashion film festival il make up usato nei film si declinava per colori quasi “rituali” nelle passerelle secondo la tua esperienza è davvero cosi? E poi quanto chi compra poi i vestiti abbina anche il make up visto sfilare?
Se provi a entrare in profumeria una di quelle serie… non farmi fare nomi. Insomma, passando tra gli espositori dai più professionali ai più easy, puoi facilmente notare che le confezioni sono sempre più accattivanti… sembrano chiamarti… sapere il tuo nome: le fragranze sottili emanate dalle polveri e dai rossetti, gli smalti super brillanti…qui si apre tutto un altro palcoscenico ipnotico dove noi donne perdiamo ogni obbiettività…abbiamo molto più make up nei nostri beauty e bagni di quanto realmente ne utilizziamo…ragazze attenzione alla scadenza la pelle è un organo da preservare! Credo, Cara Cristina, che l’unico prodotto acquistatissimo e fedele, attinente per esempio alla proposta vista durante le proiezioni del fashion film festival al cinema Anteo quest’anno o durante le passerelle più acclamate, rimane il mascara e il correttore. Sono loro, credimi, i veri colori rituali: e di conseguenza tutte le palette che promettano un coturing professionale.

Domanda: Concludendo, avere sensibilità nell’arte del make up significa anche scegliere per le clienti un proprio stile senza imitare seguendo le tendenze. Che consiglio ti senti di dare alle nostre lettrici per seguire i nuovi mood che stiamo vedendo quest’anno in passerella come colori moda di cui ci parlavi in alcune domande fa?
Consiglio di scoprire e conoscere le nuove tendenze, ma non per imitarle, avere insomma le idee chiare; seguire le tue interviste qui, per esempio, in una testata, come DailyMood che già nel nome declina tendenze, anche viste in passerella, ma come scoperta sempre ricca di dettagli e perché e no, puntare sulle “ricettine di bellezza” che sono contenute in interviste come la mia, nelle risposte alle prime domande che mi hai fatto ho appunto cercato di approfondire proprio i nuovi mood dei colori del make up di questa settimana della moda. Un unico universale consiglio infine, per seguire i vecchi e nuovi mood di sempre: coltivate il “bel sorriso”, che rimane il trucco più sofisticato e perfetto in ogni occasione, prendetevi cura della vostra pelle e ogni vostro make up vibrerà di salute e bellezza…e… non dimenticatevi mai una goccia di profumo! E poi, ci siamo noi, make up artist per il resto, sempre a disposizione.

E con un grande sorriso glamour l’intervista si conclude. E basta guardarla per comprendere che Deborah Facchino è una look designer che sfoggia lei per prima quanto promette: uno stile senza voler imitare, un giusto equilibrio tra arte e valorizzazione di vero charme.

di Cristina T. Chiochia per DailyMood.it

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