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BLAZÉ MILANO | NEW YORK DIARIES | Collezione Autunno/inverno 2024

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Si puó essere contemporaneamente in un luogo e in un altro? Questa stagione la collezione Blazé evoca atmosfere newyorkesi, popolate da donne dalla bellezza fresca e molta allure, che si muovono tra uptown e downtown. Ma siamo a Milano. Altro luogo, altra atmosfera. Lo siamo davvero? Nel cuore di Porta Romana, quartiere milanese come di più non ce n’è, in una casa che dalla strada nemmeno si vede, le coordinate geografiche si perdono. Siamo a New York, a Tokyo, o magari in un film? Siamo in Italia o altrove?

È in questo altrove che si muove la donna Blazé, erede di quella intellighenzia amante del low profile e però sicura di sé abbastanza da assumersi con ironia qualche rischio. Abbraccia le tonalità autunnali, colorando blazer in velluto e gonne di paillettes di lampone, arancione ramato, noce e caramello.

A suo agio con l’armadio di lui, di cui modifica lunghezze e volumi per adeguarli alle sue esigenze, per il giorno i tessuti spigati si spalmano su Serama bomber e longuette, mentre blazer in lana micro-check si abbinano alle maglie serafino e pantaloni in pelle essenziali nelle silhouette. Lo sguardo al passato di una New York scomparsa che nel suo guardaroba rivive senza nostalgie è nella Hunny Jacket, monopetto accollato dai rever larghi, e dalla spallina leggermente scesa, in un bouclé piatto, così come nei montoni color cioccolato dai profili in pelle da indossare sopra uno spaghetti dress in seta. Le vibrazioni bon chic bon genre si sentono chiaramente nel Petra blazer in mohair di lana rosé con minigonna abbinata, o nel cappotto Afterglow in velluto liquido, con collo alla coreana, da indossare di sera. Ad aggiungere spessore e strati, ci sono i continui rimandi al mondo dell’eleganza maschile, come nei gilet con bottoni effetto tartaruga da indossare sopra le camicie e le polo, oppure in montone dall’approccio più utility con i quali coprire il blazer.

All’incrocio tra raffinatezza uptown e praticità da East Village, si situa anche la sahariana, che entra in collezione spalmandosi in ciniglia di velluto, variante al suo debutto. A mettere però l’equilibrio tra lo Yin e lo Yang stilistico della stagione,  ci pensa la parte di collezione dedicata all’after dinner, costruita su sofisticati completi mannish in crêpe di lana rosso fragola, top cut out in seta arricciata, bolero e mini in paillettes tridimensionali crushed riconoscibili dalle iconiche Smiley pocket. Perché, se come diceva Tom Wolfe, a New York si appartiene istantaneamente, che ci sia arrivati da 5 minuti o da 5 anni, le Blazé girls hanno il guardaroba giusto per dichiararsene cittadine, almeno fino alla prossima destinazione.

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