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Halloween a Firenze, alla scoperta del fantasma di Palazzo Vecchio

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Ponte di Ognissanti nel capoluogo toscano tra oscure presenze e cene speciali

L’occasione giusta per visitare il capoluogo toscano è il Ponte di Ognissanti, quando si può scorgere il fantasma di Baldaccio d’Anghiari che vaga per le sale di Palazzo Vecchio e fare cosi un tuffo nella storia del Quattrocento fiorentino. È il momento perfetto per immergersi nelle leggende e nei misteri, perché l’atmosfera è carica di un’energia enigmatica e spettrale. Se poi al piacere della conoscenza si aggiunge anche quello del palato allora non si possono perdere i prelibati piatti dell’Osteria Pagliazza del Brunelleschi Hotelche, grazie alla sua atmosfera magica, è il posto giusto per celebrare questa ricorrenza.

Le atmosfere di Firenze sono sempre magiche, in ogni periodo dell’anno, ma quando ci si lascia ispirare dalle storie più particolari e dalle leggende allora la visita alla città diventa ancora più intrigante. E quale miglior momento se non il Ponte di Ognissanti per andare alla scoperta dei misteri del capoluogo fiorentino, magari approfittando anche di una location speciale? È il caso di Palazzo Vecchio e del Brunelleschi Hotel: il primo è uno dei simboli indiscussi della città, mentre il secondo è una splendida struttura iconica 4 stelle di interesse storico che ingloba una chiesa medievale e una torre bizantina ristrutturate. Conosciuto anche come Palazzo dei Priori o Palazzo della Signoria, Palazzo Vecchio venne progettato per ospitare i priori e il gonfaloniere di giustizia, supremo organo di governo della città. Ancora oggi sede del Comune, venne eretto sulle rovine di un palazzo appartenuto alla famiglia degli Uberti, cacciata nel 1266 a causa della contrapposizione storica tra guelfi e ghibellini. Di stampo medievale, si presenta con la sua magnificenza conosciuta in tutto il mondo, grazie al progetto di Arnolfo di Cambio e a Giorgio Vasari che ne arricchì l’architettura interna.

Oltre agli uffici comunali, però, l’edificio nasconde un ospite dal passato turbolento che corrisponde al nome di Baldaccio d’Anghiari: a dirla tutta, si tratterebbe del suo fantasma, poiché il personaggio in questione venne assassinato in una delle sue stanze nel 1441. Baldo di Piero Bruni fu un condottiero che visse tra Anghiari e Firenze, elogiato anche da Machiavelli. A causa della sua natura irruenta che lo portarono ad avere problemi con la giustizia venne nominato Baldaccio e, nonostante provenisse da una famiglia onorata ed agiata, preferì dedicarsi ad una vita avventurosa intraprendendo quindi il mestiere delle armi. Combattendo al fianco dei più grandi regnanti del suo tempo vide la propria fama crescere enormemente, tanto che gli vennero anche annullate diverse condanne compresa quella di omicidio. Quando gli fu concessa la cittadinanza fiorentina Cosimo il Vecchio incominciò a temere la figura del condottiero, presagendo una perdita di potere della famiglia dei Medici. Pare, quindi, che sia stato proprio Cosimo ad organizzare l’eliminazione fisica di Baldaccio: il 6 novembre del 1441 due sicari pagati gli tesero un tranello all’interno di Palazzo Vecchio. Venne pugnalato a tradimento nella Torre di Arnolfo, il corpo gettato da una delle finestre e trascinato in Piazza della Signoria dove venne poi decapitato.

Da allora il suo fantasma appare ciclicamente ogni cinquant’anni nel Castello dei Sorci ad Anghiari nel giorno della ricorrenza della sua morte ma, in particolari occasioni come la vigilia della festa di Ognissanti, si può vedere vagare anche nei pressi delle stanze di Palazzo Vecchio in cui fu assassinato. Secondo la leggenda, il fantasma di Baldaccio è stato avvistato in varie parti del Palazzo Vecchio. Gli avvistamenti includono la sua figura in armatura che cammina per i corridoi o che appare in modo inquietante durante la notte. Alcuni visitatori hanno riferito di aver sentito il suono di spade che si scontrano e altri rumori misteriosi associati al fantasma. Il suo spirito vaga in attesa che venga fatta giustizia poiché non si trattò di un omicidio per tradimento verso la Repubblica Fiorentina, bensì di una vera e propria cospirazione dei Medici che lo vedevano come intralcio alla loro supremazia. Nel corso degli anni, visitatori e custodi del palazzo hanno riferito di aver sentito voci, rumori e suoni inspiegabili all’interno dell’edificio, contribuendo alle leggende dei fantasmi. A Firenze, dunque, la sera di Ognissanti diventa davvero speciale, soprattutto se si vuole andare a caccia di storie e leggende particolari, è il momento perfetto per abbracciare l’atmosfera di mistero e spavento e godersi queste storie tradizionali. Cosi come è l’occasione giusta per andare a gustare i piatti dell’Osteria Pagliazza: ricette tradizionali rivisitate in chiave moderna accompagnate da una golosa selezione di dolci, il tutto avvolti nella suggestiva atmosfera della Torre della Pagliazza che contraddistingue la facciata dell’osteria e rende unica la location, essendo la più antica costruzione ancora in piedi nel centro storico.

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