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MFW – VIVIERS SS24 Collection

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La stilista sudafricana, Lezanne Viviers, si unisce nuovamente al calendario ufficiale di Milano per presentare la propria collezione SS24 RE-TRACE, RE-MEMORY, RE-SET, RE-CULTURE” con una presentazione dal vivo

Il brand sudafricano VIVIERS si unisce alla Fashion Week di Milano per presentare la propria collezione Primavera/Estate 2024 con una presentazione all’interno del calendario ufficiale della Settimana della Moda di Milano.

Il 21 Settembre dalle 10:00 alle 13:30 CET RE-TRACE, RE-MEMORY, RE-SET, RE-CULTURE è stata presentata in VIA DELLE ORE 3 con un evento live, il secondo che si è svolto ad un anno dal debutto digitale del brand nel settembre del 2022.

L’evento è supportato dalla SA Fashion Week e da Polimoda, che, all’interno dell’iniziativa Fashion Bridges- “I ponti della Moda”, hanno sostenuto il brand dall’aprile 2023.

VIVIERS è stato infatti selezionato per partecipare alla terza edizione del programma “Fashion Bridges – I ponti della moda”, un’iniziativa, creata in collaborazione con Polimoda, Camera Nazionale della Moda Italiana – Milano (CNMI), South African Fashion Week (SAFW) e supportata dal Centro di Firenze per la Moda Italiana (CFMI).

Nell’ambito di questo programma, Lezanne Viviers ha partecipato alla SAFW 2023, accanto a Federico Cina per l’Italia, presentando una collezione sotto il mentoring del direttore del Polimoda Massimiliano Giornetti.

Con VIVIERS SS24 prosegue inoltre la collaborazione con Cape Wools and Mohair South Africa, volta a promuovere le materie prime di lusso sostenibili e naturali provenienti dal Sudafrica.

RE-TRACE, RE-MEMORY, RE-SET, RE-CULTUREVIVIERS SS24 COLLECTION CONCEPT
“Tutto è coeso”. L’idea della coesistenza, della co-emergenza, della simbiosi e della nostra rinascita terrestre condivisa: Unità nell’individualità, piuttosto che nella separazione. ” Lezanne Viviers

“Re-Trace, Re-Memory, Re-Set, Re-Culture” penetra nelle profondità della storia umana. L’identità culturale di Viviers e le intricate interconnessioni tra la nostra espressione artistica, i miti e le leggende viventi, i progressi scientifici e tecnologici, e la spiritualità.

La collezione vuole essere una tela per dipanare i fili che legano le nostre storie d’origine collettive, attraverso l’esplorazione di leggende universali e scoperte archeologiche, accostate alla filosofia visionaria e alle verità spirituali universali, incorniciate da cristalli e oro.

Attraverso i nostri scavi, ci proponiamo di indagare come i miti e le nostre narrazioni condivise plasmino la comprensione della nostra evoluzione umana e favoriscano l’unità ispirando un cambiamento positivo“. Lezanne Viviers

Attraverso i miti come quello dei Teschi di Cristallo, il concetto della Fenice, la prospettiva di Platone raccontata attraverso l’Allegoria della Caverna e le filosofie di Baba Credo Mutwa sugli antichi astronauti d’oro e attraverso la sua convinzione che tutta l’umanità sia connessa e abbia origine da una fonte comune, VIVIERS contempla il potenziale di trasformazione collettiva e ridefinizione culturale. Le somiglianze tra queste storie riecheggiano tra i continenti, le culture e le religioni; mentre le storie stesse fungono da ponte tra la nostra ricerca della verità e l’interazione tra la nostra esistenza fisica e meta-fisica.

In un mondo in cui passato, presente e futuro si intrecciano, l’arte e l’abbigliamento emergono come un ponte che collega la nostra storia condivisa con le nostre aspirazioni per un mondo armonioso e consapevole.

La collezione “Re-Trace, Re-Memory, Re-Set, Re-Culture” racchiude la profonda interazione tra mito, scienza, arte e filosofia.

Attraverso il viaggio nell’esplorazione di antiche narrazioni, l’abbraccio del rinnovamento e l’immaginazione di un futuro armonioso, questa collezione sottolinea il potere senza tempo dell’abbigliamento e dell’arte come ponte tra il passato dell’umanità e il suo potenziale di cambiamento positivo.

COLLECTION NOTES
Le creazioni VIVIERS SS24 continuano a utilizzare fibre e materiali naturali e sostenibili sudafricani come la pelle di struzzo, le piume di struzzo, la lana merino e il mohair. La collaborazione di VIVIERS con Cape Wools e Mohair South Africa mira a promuovere materie prime sostenibili e di lusso provenienti dal Sudafrica, utilizzate nella moda di lusso in tutto il mondo.

La lana è nota per la sua durata e la sua estrema morbidezza sulla pelle, oltre a essere antibatterica e molto traspirante, sia in estate che in inverno. Il mohair, un’antica fibra naturale, è noto per la sua lucentezza naturale e la sua leggerezza. Queste fibre si mescolano magnificamente, creando capi di abbigliamento per le generazioni future. I più sentiti ringraziamenti a Samil Natural Fibers.

L’iniziativa Natural Fiber è stata realizzata in collaborazione con artigiani sudafricani; Hannelie Bekker di WRAPT ha lavorato a maglia tutti i fondali ragnatelosi della presentazione, nonché i leggeri top destrutturati utilizzati come layer nella collezione. Stephanie Bentum ha creato tessuti infeltriti unici, ispirati alle stelle e alle galassie, mentre The SA Marbling Company ha re immaginato la sua tecnica Suminigashi, con ocre naturali e pigmenti lacustri che esplorano le origini intergalattiche della specie umana.

VIVIERS continua la collaborazione con l’up-cycler Nutcase per creare le catene VIVIERS, realizzate con coperchi di tappi di alluminio dead-stock. Questi coperchi sono stati raccolti dalle strade di Johannesburg, raggruppati in colori e scelti per la loro leggerezza.

Prosegue inoltre la collaborazione con James Barry Slabbert, sperimentando ulteriormente piccoli gingilli e talismani in metallo che possono essere visti come oggetti da collezione o indossati come gioielli personali. Questi amuleti sono stati scolpiti a mano da Lezanne Viviers e James Barry, modellando a mano la cera che è stata poi fusa in bronzo e alluminio da Sanna Swart. Insieme i due artisti continuano la loro ricerca nel passato mistico dell’umanità.

La palette e le texture della collezione si ispirano all’immagine del telescopio James Webb di galassie, pianeti e stelle di nuova scoperta, in diretta opposizione alle rocce terrose, alla sabbia, alle ossa, ai fossili, ai cristalli e all’oro di Madre Tierra. Alcuni indumenti ricordano le superfici dei crateri di pianeti come Marte e la Luna o colori che imitano Giove, Saturno e il nostro sole. Le tonalità metalliche rappresentano la Via Lattea e le stelle cadenti, ma fanno anche riferimento alla nostra ossessione per il quarzo cristallino e il metallo oro. L’impressione generale è quella di un mondo ultraterreno.

Tessuti Couture rivisitati e recuperati, combinati con sete, cotoni, lamé e tessuti sintetici d’epoca, sono accostati a lane artigianali sudafricane, mohair e a una varietà di tessuti stampati Suminigashi, realizzati tramite tecniche artigianali e sperimentali. L’inclusione di un così ampio spettro di tessuti si ricollega concettualmente alla storia d’origine condivisa, che sostiene l’unità nell’individualità, piuttosto che la separazione.

“ReTrace, Re-Memory, Re-Set, Re-Culture” presenta le forme iconiche e le silhouette scolpite di VIVIERS, questa stagione reimmaginate nella dimensione passato-futuro. Le forme e le silhouette a trapezio, combinate con le tradizionali forme ad arco scolpite del brand, rimandano alla natura ultraterrena ed extraterrestre.

La silhouette complessiva è potente, ma non tradizionalmente maschile, bensì più androgena. La collezione rappresenta sia l’estremo maschile che l’estremo femminile, combinati insieme per esprimere la dualità che si trova in ognuno di noi. Forme più inclusive che si adattano alla maggior parte dei tipi di corpo, andando oltre il concetto di genere e abbracciando diverse dimensioni: la umana, quella extraterrestre, del cielo e della terra.

Re-Trace, Re-Memory, Re-Set, Re-Culture” è un progetto creativo co-ideato da Lezanne Viviers ed Eva Losada con l’aiuto di Chiara Galvani. L’interpretazione delle catene di Reclaimed Pop-lid rappresenta una sorta di sistema di fili interconnessi che collegano gli esseri umani gli uni agli altri. Queste catene sono create per presentare il DNA Kundalini e posizionate in modo da delineare il corpo del cast, come se rappresentassero il loro corpo eterico o l’aura. Le catene collegano gli individui a sé stessi, ricordando loro che il nostro corpo cristallino ologramma contiene tutte le informazioni e le risposte.

Alessandro Gigli ha creato un paesaggio sonoro per VIVIERS che si ispira alla risonanza sonora presente nelle rocce e ad antichi strumenti come il Bullroarer che creano alte frequenze vibranti. “Il tempo è cristallizzato attraverso suoni chiari e cristallini di frequenze. Strati di antiche memorie evocano rituali sciamanici di performance musicali. Strumenti classici combinati con flauti e vibrafono si fondono con pietre squillanti e sintetizzatori a fiato che diventano un tutt’uno con l’ambiente circostante. Fossili spaziali emergono da un DNA remoto”, Alessandro Gigli.

Un ringraziamento speciale a Cosimo Frezzolini per il coordinamento della scenografia, a Max for Kemon Official per le acconciature e a International Trademark Srl per il supporto alla produzione.

VIVIERS continua a collaborare a lungo termine con Krone MCC, a dimostrazione dell’impegno congiunto nel celebrare l’impegno congiunto nel celebrare l’eccellenza nell’artigianato e nelle pratiche commerciali sostenibili.

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