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Il mood della moda in un manuale: il nuovo libro di Tiziana D’Acchille

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Uscito per mano della celebre casa editrice L’Erma, un libro che è una sorta di vademecum per la conoscenza delle abitudini vestimentarie di tutti i secoli di una studiosa eccellente, Tiziana D’Acchille, che il mese scorso è stata nominata nuovo direttore dell’accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia fondata nel 1573 , prima donna della storia a riuscire ad esserlo. Il titolo accattivante “Storia della moda dalle origini al department store” è un vero e proprio compendio di Storia della Moda, articolato in due volumi , al momento disponibile il primo.

Come recita il comuncato stampa: ” il primo volume tratta la disciplina secondo un criterio cronologico: dalle prime testimonianze della confezione di un “abito” alla fine del XIX secolo. “Storia della Moda” volume primo si configura come strumento metodologico per lo studio e l’analisi dei principali fenomeni storici, antropologici, storico-artistici e del costume legati alla moda e alla sua evoluzione nel tempo. Il secondo volume sarà incentrato sulla raccolta di saggi di approfondimento, articoli e brevi contributi monografici di più autori sulla base dei contenuti del primo volume”.

Un mondo che si spalanca sulla moda come mood, dalla preistoria alle filiere industriali. Il punto di vista inedito, fa di questo volume un vero capolavoro.
Il criterio si diceva, è quello cronologico e vanta ben 260 illustrazioni tra dipinti, sculture, manufatti ed incisioni tra abito e acconciature,il mondo della moda si spalanca tra la spiegazione di abiti multicolori, tuniche di cotone e spiegazioni di come  per esempio un passaggio importante della moda è stato l’arrivo del kalasiris  in Egitto e nel medio oriente, una tunica con le maniche  probabilmente, dice l’autrice, derivata dai contatti con le popolazioni di invasori e semiti che avevano l’abitudine di coprire tutto il corpo. E poi gli scialli, lunghi di lino e le parrucche e sovraparrucche d’oro e smalto. La moda come ostentazione di ricchezza che è proseguita nei secoli e che, con un altro esempio, in un altro capitolo del libro sulla Europa delle corti, è strettamente legata anche alla tintura dei singoli colori che si diversificano e si valorizzano. Ma anche valorizzazione del passaggio con le classi medie ed anche medio umili.  Per esempio con la diffusione della cotehardie (interessante quella femminile tarda che era una sopraveste lunga dalla gonna svasata molto ampia con le maniche cucite, indossata su un’altro vestito), che restò l’abito più diffuso in europa fino al 1460 circa.
Tante, insomma le curiosità ed i ritratti. I punti di vista e risvolti creativi che crea una connesione interessante tra il fenomeno moda ed il suo vero e proprio “mood”, come lo si intende ai giorni nostri. Come specchio della società che cambia. SImbolo iconico di stile, la funzione della moda nel libro offre il bellissimo punto di vista di cicli di vita di uomini e donne che crescono, cambiano e iniziano a sviluppare relazioni non solo private ma anche sociali che si rinnovano secondo il loro ruolo, di epoca in epoca. Il rituale della moda come approccio al cambiamento sociale. Alla bellezza ed alla essenza delle cose, come fondamento stesso del vestirsi quotidiano, anche oggi. Partendo dalla sua evoluzione nel tempo. Il mood della moda in un manuale: ecco il nuovo libro di Tiziana D’Acchille edito da L’Erma Editore.di Cristina T. Chiochia per DailyMood.it

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