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Omicidio a Easttown: Kate Winslet, una donna in un mondo di uomini. Su Sky e NOW

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La grandiosità è sopravvalutata. La gente si aspetta questo da noi, ogni giorno. Non si rende conto che siamo dei disperati come loro”. Sono le parole di Mare Sheehan, una grande Kate Winslet, nella nuova miniserie HBO Omicidio A Easttown (Mare Of Easttown in originale), in arrivo su su Sky e NOW il 9 giugno. Nella serie, in sette episodi, di cui è anche produttrice, Kate Winslet interpreta Mare Sheehan, una detective di una cittadina della Pennsylvania che indaga su un caso di omicidio mentre la sua vita va a rotoli. La chiave della vita, e del lavoro, di Mare è tutta in quelle parole. C’è dentro quel continuo senso di ansia per un’aspettativa delle persone verso il suo ruolo, qualcosa per cui non crede di essere all’altezza. Ma in quella ossessione per i casi da risolvere, che va al di là del normale impegno per il suo lavoro, c’è molto altro: è un nascondersi dietro la sofferenza di altre persone per non vedere la propria.

Siamo a Easttown, nei sobborghi di Philadelphia. Mare Sheehan è una disincantata detective che si ritrova a indagare sull’omicidio di una giovanissima ragazza madre.  Ma c’è un altro caso, vecchio ormai di un anno e mai risolto, la sparizione della figlia di una sua ex compagna di scuola, che la tormenta. Ma la vita privata di Mare non è più semplice. È divorziata, vive con la madre e con la figlia, e si prende anche cura del nipote. È anche una vecchia gloria del basket locale, grazie a un tiro da record durante una partita del liceo 25 anni prima, che le è valso il soprannome di Lady Hawke (le aquile è il nome della squadra).

Mare è una donna in un mondo di uomini. Fa un lavoro da uomini, il poliziotto, che era quello del padre, un lavoro che, insieme alle disgrazie che hanno attraversato la sua vita, l’ha indurita, stancata. Mare a volta zoppica, o ha comunque un’andatura goffa. Veste con camicioni a quadri, maglioni e giacconi da uomo. Il mondo di Easttown è quello del maschilismo tossico, quello che solo oggi abbiamo capito quanto sia pericoloso. Un mondo in cui le donne o decidono di rimanere in silenzio e subire, oppure devono in qualche modo diventare rudi per tenere testa agli uomini. Dove le ragazzine sono costrette a crescere e diventare amanti o madri troppo in fretta, e dove i figli restano spesso senza madri e senza padri. È un mondo dove tutti bevono, dalla mattina alla sera, per annegare i dispiaceri o magari solo per noia o per abitudine. E dove, è l’America, ognuno in qualche modo riesce ad avere, o a procurarsi, una dannata pistola con estrema facilità.

Kate Winslet attraversa questo mondo con la sua Mare, di cui riesce a fare un ritratto eccezionale. Lo avevamo già capito, pochi anni dopo Titanic, con film come Holy Smoke e molti altri, che sarebbe stata un’attrice che non si sarebbe fermata a Rose e ai ruoli romantici, ai boccoli e agli abiti sfarzosi. Come ha fatto molte volte nella sua carriera, Kate Winslet qui è capace di essere bella in modo diverso. Senza paura di mostrare dei chili in più, se servono a rendere reale e umano il suo personaggio. La regia si ferma spesso sui suoi primi piani. Ed è un piacere scrutare il suo volto, a partire dalla bocca, capace di infinite espressioni. Le labbra sono spesso serrate, e gli angoli della bocca increspati. Si aprono appena, in un sorriso timido, quando vede qualcuno che le piace, o in un sorriso più tagliente, quando deve liquidare qualcuno con la sua sottile ironia. Ma i suoi sorrisi sono sempre accennati, mai aperti, segno di una persona che non può mai lasciarsi andare completamente. I suoi occhi a volte sembrano vuoti, ma non lo sono. Dentro c’è tutta la stanchezza di anni faticosi, sul piano del lavoro e ancor di più su quello personale. A volte gli occhi sono lucidi, per le delusioni, le frustrazioni. E sono incorniciati da sottili rughe. Mare è una donna stanca, provata, sfinita. Ma con dentro un’anima ancora viva. È uno dei personaggi femminili più belli che abbiamo visto recentemente sul piccolo schermo.

Omicidio a Easttown è una serie HBO, una sicurezza. È una storia intensa, scritta benissimo prima ancora che recitata alla grande. Il modo in cui le indagini si intersecano alla vita privata della protagonista è perfetto. La piccola comunità fa sì che ogni aspetto dell’indagine porti sempre a qualcuno che è vicino a Mare, un parente, un amico, un conoscente. E l’approfondimento attento dei personaggi non toglie nulla alla trama gialla, che si snoda comunque avvincente e sorprendente. Ognuno potrebbe essere un sospettato, e ovviamente dobbiamo diffidare dalle soluzioni troppo facili. A ogni puntata c’è un colpo di scena, a volte più di uno, e non è mai banale. E il racconto sembra arrivare più volte alla conclusione, ma, anche quando il mistero sembra svelato, c’è ancora molto da scoprire. Vedrete che, anche quando il caso sembra risolto, c’è ancora una puntata intera in cui può accadere qualcosa. E solo vedendo fino all’ultima scena il racconto capiremo completamente il percorso di Mare. Quella di Mare Of Easttown è una sceneggiatura a orologeria che non ci fa staccare per un attimo dalla storia fino a che non siamo arrivati alla fine. La piccola città, la comunità ristretta, poi, è un classico nel mondo del noir e del giallo. Pensiamo a Twin Peaks, o al recente Sharp Objects. È un mondo chiuso, ristretto, dove la vicinanza tra le persone rende tutto altamente infiammabile.

Accanto a Kate Winslet, Omicidio a Easttown ha un grande cast. Guy Pearce (Memento, L.A. Confidential, The Hurt Locker), è Richard Ryan, un professore di scrittura creativa, Julianne Nicholson (vista in Masters Of Sex, The Outsider e Tonya) presta il suo volto enigmatico e diafano a Lori Ross, la migliore amica di una vita della protagonista, e Jean Smart (Watchmen) interpreta la madre di Mare, Helen. Ma è una sorpresa anche la giovane Angourie Rice (Spiderman: Homecoming, L’inganno, The Nice Guys) che è il volto pulito e sagace della figlia di Mare, Siobahn, ed è un piacere ritrovare Evan Peters (WandaVision, Pose, X-Men), nei panni di Colin Zabel, giovane detective che aiuterà Mare nelle indagini. Lo showrunner e produttore esecutivo è Brad Ingelsby (Tornare a vincere, Il fuoco della vendetta – Out of the furnace), e la regia è di Craig Zobel (The Hunt, Manglehorn, The Leftovers). Non vi resta che immergervi nella cittadina di Easttown, e passare qualche ora insieme a Mare e agli altri abitanti.

di Maurizio Ermisino per DailyMood.it

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