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Lo stato globale della moda e del fitness sostenibile

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L’avvento della pandemia ha sensibilizzato in modo decisivo i consumatori sull’impatto ambientale che possono avere le scelte dei prodotti che acquistiamo – facendo della sostenibilità uno degli argomenti più cliccati a livello globale, con circa 340.000 ricerche mensili.

Una ricerca condotta da Deloitte rivela che il 43% dei consumatori fanno i loro acquisti tenendo in considerazione il valore ambientale – ma quanti consumatori sono attenti e consapevoli dei danni che le nostre scelte possono avere sull’ambiente nel 2021?
Per rivelare quanto la moda ed il fitness siano davvero sostenibili, Reebok ha condotto uno studio che rivela una classifica delle città mondiali basata su alcune credenziali di moda sostenibile, considerando lo spreco totale di tessuti prodotto e la quantità di tessuti riciclata da ciascuna città.
Lo studio rivela anche le migliori città da visitare e in cui vivere per esercitarsi in modo sostenibile, considerando la percentuale di utilizzo di biciclette, il numero di sentieri dove correre e camminare, le migliori attrezzature per palestra a basse emissioni di carbonio e molto di più.
Inoltre, abbiamo collaborato con esperti di moda e di fitness per rivelare in che modo si può rendere più accessibile la scelta di uno stile di vita sostenibile. Gli esperti hanno condiviso chicche su come fare scelte di acquisto più sostenibili e come adattarsi ad un modo di allenarsi e di vivere più eco-friendly.

Quanto sono eco-friendly le più famose città della moda in Europa?
L’UE ha prodotto circa 2,35 milioni di tonnellate di spreco tessile nel 2018, che senza dubbio ha avuto un impatto ambientale disastroso. È dunque cruciale che – in quanto consumatori – facciamo scelte più eco-consapevoli quando si tratta di decidere che prodotti acquistare.

L’artista di moda Akvilė Les, dice che ‘’ci dovremmo focalizzare sulla qualità dei prodotti che compriamo, e non sulla quantità. È importante quindi educarsi ed informarsi su questi temi. Al giorno d’oggi alcune aziende fanno molto greenwashing, un termine che si riferisce a quando l’utilizzo di termini come ‘green’ o ‘sostenibile’ sono utilizzati dalle aziende solo a scopo promozionale, senza dare ai consumatori maggiori informazioni al riguardo.’’
Quando abbiamo analizzato alcuni parametri tra cui le tonnellate di spreco tessile all’anno, la spesa totale della città in vestiti nuovi ogni anno, le tonnellate di vestiti portati in discarica e quelli riciclati ed il volume di ricerca su Google di 31 termini relativi alla moda sostenibile (come ‘noleggio vestiti’, ‘scarpe vintage’ e ‘moda riciclata’), lo studio rivela che Copenhagen è la città più eco sostenibile in Europa.
Lo studio rivela anche che i consumatori stanno diventando più attenti all’ambiente e considerano l’eco-friendly nelle proprie scelte di acquisto.
Copenhagen si classifica prima tra le 20 città più ecosostenibili per la moda – con lo 0% dei rifiuti tessili gettati in discarica e circa 4.420 ricerche mensili di termini relativi all’ecosostenibilità.Anversa si classifica al secondo posto, riciclando una media di 17.553 tonnellate di rifiuto tessile ogni anno, che corrisponde a 97,36% dei rifiuti tessili prodotti nella città.
Dublino è al terzo posto grazie al fatto che i rifiuti prodotti in questa città vengono automaticamente convertiti in riscaldamento, elettricità o benzina. Questo processo è chiamato recupero energetico.In generale, non è difficile notare che le maggiori capitali della moda in Europa devono ancora fare molta strada per garantire che l’ecosostenibilità sia al centro del dibattito europeo.Kerry Bannigan, fondatore della Conscious Fashion Campaign commenta “Aiutare le persone a fare scelte più sostenibili nella moda è un vero e proprio stile di vita. È una decisione consapevole quella di informarsi ed impegnarsi a mantenere questa promessa. Si tratta infatti di considerare la possibilità di indossare un capo senza comprarlo, fare meno shopping, supportare i marchi etici e sostenibili e soprattutto ricercare i brand in linea con i propri valori, e acquistare un capo attribuendogli un vero valore.’’

Le città Italiane più eco-friendly nella moda
Genova è la città più eco-friendly d’Italia per ciò che riguarda lo spreco tessile. Infatti, sebbene il capoluogo ligure produca 5.816 tonnellate di rifiuti tessili ogni anno, la maggior parte (5.679) di questi rifiuti vengono riciclati.

I milanesi, ottavi in classifica si rivelano i cittadini italiani più eco-consapevoli, cercando circa 3.708 volte ogni 100.000 persone su Google termini relativi all’ecosostenibilità tra cui ‘vestiti a noleggio’, ‘vestiti riciclati’, ‘vestiti di seconda mano’.
Bari – terza in classifica – spende la quantità minore di soldi in vestiti nuovi ogni anno (666 milioni €).
La capitale si classifica invece ultima tra le 10 città italiane più sostenibili, registrando il numero più alto di rifiuti tessili in Italia a 36.740 tonnellate, tra cui 639 gettate in discarica ogni anno.

Esercitarsi in modo sostenibile: le città più green per i fanatici del fitness

La pandemia ha cambiato completamente le nostre routine, costringendoci a considerare dei modi più creativi – e a volte più eco-friendly – per allenarsi.
Andare in bicicletta, correre e camminare sono stati (e continuano ad essere) solo alcuni degli esercizi più comuni per mantenersi in forma durante il lockdown.
Si prevede che molte di queste nuove abitudini instaurate per necessità  durante la pandemia continueranno anche nel periodo post-COVID-19. Women’s Health UK ha recentemente condotto uno studio che prevede che il 72% delle persone iscritte in palestra non farà ritorno a seguito dell’annullamento delle misure restrittive anti COVID. Infatti, poiché in molti si sono abituati agli allenamenti casalinghi o alle lunghe camminate e corse all’aperto, si prevede che nell’era post-COVID molte persone continueranno a cercare alternative più sostenibili dell’allenamento in palestra.
Inoltre, sta aumentando notevolmente anche la conoscenza nei confronti dell’impatto delle palestre sull’ambiente. Il Dr Folusha Oluwajana, personal trainer e medico di base commenta; “Molte palestre sono dotate di una varietà di impianti alimentati elettricamente, sistemi di illuminazione e di aria condizionata ad alta potenza, e alcune sono aperte 24 ore al giorno per sette giorni a settimana.’’
Gli allenamenti eco-friendly sono gratuiti e possono essere spesso effettuati vicino a casa, oltre ad offrire tutti i vantaggi e benefici relativi al tempo speso fuori all’aria aperta, esposti all’aria fresca e al sole ricco di vitamina D.”
Al fine di analizzare lo stato attuale dell’esercizio sostenibile, sono state prese in considerazione 30 città, considerate le più ideali per esercitarsi in maniera sostenibile attraverso l’analisi di diversi parametri tra cui la percentuale di utilizzo della bicicletta, ore di sole ed il numero di sentieri per correre o camminare.

Le 20 città migliori al mondo per allenarsi in maniera eco-friendly


Tokyo si classifica al primo posto tra le città per esercitarsi in maniera più eco-friendly.
La città registra tra i tassi di criminalità più bassi tra le città analizzate nello studio, con circa 1.500 piste da corsa naturali.

Sydney si classifica al secondo posto, registrando un numero di ore di sole molto alto, circa 1.833 sentieri per correre e 323 percorsi di escursione.

Abigail Ireland, performance strategist comments: “Spesso ci facciamo prendere dalla mania di comprare gli oggetti tecnologici più recenti per facilitare o monitorare il nostro allenamento, dimenticandoci che l’unica cosa di cui abbiamo realmente bisogno e il nostro corpo. ”

Le 20 città europee migliori per allenarsi in maniera sostenibile 

Nella classifica delle migliori città europee per esercitarsi in maniera sostenibile, Londra si classifica prima. Infatti, la capitale del Regno Unito presenta una varietà di opzioni per un workout completamente eco-friendly, offrendo più di 6.000 sentieri per correre, e 243 percorsi di escursione. Secondo i risultati dello studio, i londinesi cercano su Google termini relativi all’allenamento sostenibile con una media di 5.724 volte al mese. I termini cliccati includono ‘palestre di seconda mano’ e ‘macchinari per il fitness di seconda mano’.

La capitale della Danimarca Copenhagen si posiziona al secondo posto, con una percentuale di utilizzo della bicicletta pari al 39,69%, oltre ad avere il tasso di inquinamento ed il tasso di criminalità al di sotto della media. Amsterdam si classifica invece al terzo posto con ben 1500 sentieri per correre e una delle percentuali più alte di utilizzo di bicicletta (45%)
Quando si tratta di acquistare nuove attrezzature per la palestra, il Dr Folusha Oluwajana, personal trainer e medico di base commenta; “Quando si tratta di comprare attrezzi per i propri allenamenti in casa, è importante considerare beni di seconda mano, come ad esempio dumbbells e panche. Un altro modo per essere sostenibili quando ci si allena da casa è attraverso l’utilizzo di oggetti che si possiedono di già nella propria abitazione! Sedie e sgabelli – ad esempio – sono una valida alternativa alle panche da palestra, ed una bottiglia d’acqua (riutilizzabile), lattine, barattoli e buste di farina o zucchero possono essere utilizzati come pesi.”

Le città italiane migliori dove allenarsi in maniera ecosostenibile più eco-sostenibile 


Sfoggiando un numero di ore di luce solare annuali molto alto (2.410), non è strano che Firenze sia la città italiana più ideale per allenarsi in maniera sostenibile. Inoltre, il tasso molto basso di criminalità è un’altra ragione che giustifica la posizione del capoluogo toscano nella classifica. Venezia è al secondo posto, con il tasso più basso di criminalità e inquinamento tra tutte le città analizzate. Bologna si posiziona terza in classifica vantando ben 66 sentieri per correre e 15 percorsi escursione, che la rendono una città perfetta per allenarsi in maniera eco-friendly.

Napoli è la città meno ecosostenibile in cui allenarsi. Infatti, la città detiene il tasso di criminalità e un numero inferiore di percorsi corsa ed escursione rispetto alle altre città.

Discutendo l’importanza di considerare alternative di allenamento più sostenibili abbiamo parlato con Abigail Ireland, performance strategist, il quale commenta:

Bisogna davvero imparare ad apprezzare ciò che Madre Natura ci offre. Appreciating what Mother Nature has to offer us is always worthwhile. Andare a correre all’aperto, o provare il ‘plogging’, un nuovo allenamento di origine svedese che consiste nel correre mentre si raccolgono i rifiuti per terra!’’

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