Beauty
Smartworking: attenzione alla luce blu
Published
4 anni agoon
Più subdola rispetto ai raggi UV perché non produce effetti visibili, è dovuta all’esposizione ai device tecnologici, smartphone, computer e televisori led. Si tratta di una branca della dermatologia e della cosmetica ancora da indagare a fondo, ma alcune aziende sono già al lavoro con trattamenti specifici
Le ultime rilevazioni svelano come le dirette tramite smartphone e social siano aumentate, nelle ultime settimane, del 1000%. Il che sta a indicare come la maggior parte degli italiani e non solo stiano trascorrendo la quarantena da Coronavirus “attaccati” a smartphone e computer. Ma già da tempo gli esperti mettono in guardia da quello che viene chiamato “digital aging”, ovvero malesseri più o meno grandi legati all’utilizzo proprio dei device elettronici, a medio e a lungo termine. Come la postura, con collo e spalle a farne le spese, pollici dolenti, insonnia e stanchezza e pelle spenta e disidratata. Sì, perché se computer e smartphone producono notevoli vantaggi, dallo smartworking alla vicinanza virtuale con gli affetti, dall’altro invitano a prestare attenzione ai pericoli nascosti e uno di questi deriva proprio dalla “luce blu” che emanano. Un problema portato all’attenzione dai dermatologi in tempi recenti, ma che le aziende cosmetiche stanno già affrontando, con soluzioni specifiche.
Chiamata anche HEV, acronimo di High Energy Visible, la luce blu viene indicata da recenti studi come causa di danneggiamento cutaneo addirittura superiore ai raggi UV. Emessa come questi ultimi dal sole ma soprattutto dai device elettronici, compresi televisori a led è causa di invecchiamento precoce della pelle e di maculopatie oculari perché penetra in profondità nel derma, producendo lo sviluppo di radicali liberi. La luce blu, infatti, può penetrare fino al derma e colpire collagene ed elastina, con relativi danni come rughe, cedimenti cutanei e iperpigmentazione. Purtroppo, come per l’esposizione solare, è necessario imparare a “convivere” con la luce blu e, soprattutto, a proteggersi da essa attraverso l’introduzione di trattamenti mirati per la pelle nella routine di bellezza quotidiana. Perché pur essendo meno pericolosa dei raggi UV è più subdola, invisibile e impercettibile oltre che onnipresente, non producendo problemi immediati, nemmeno un arrossamento della cute come con i raggi solari. “Questa sovraesposizione causa stress ossidativo alle strutture cellulari, come evidenziato da una maggiore prevalenza di radicali liberi e può danneggiare le funzioni protettive della pelle”, fanno sapere gli esperti del brand Uriage, tra i primi ad aver parlato del problema e ad aver messo a punto una linea skin care specifica di prevenzione, Age Protect. Come non bastasse, alcuni studi hanno anche dimostrato come la luce blu influisca sul ritmo circadiano, alterando il sonno, poiché influenza il livello di melatonina. La luce emanata dai device, infatti, “inganna” l’organismo facendogli credere ci sia ancora luce e questo crea scompensi nel ritmo sonno-veglia, producendo gli stessi effetti della pelle già descritti.
Non esiste nemmeno un tempo massimo misurabile di esposizione, perché ciascuno è esposto in maniera differente alla luce blu. L’unico modo per prevenire i danni è utilizzare trattamenti con filtri appositi, sia per la luce solare che per luce blu, ma in ogni caso è sempre meglio indossare un trattamento con filtro Spf. Inoltre, sono disponibili in commercio soluzioni per proteggere gli occhi dalla degenerazione maculare dovuta alla luce blu, come occhiali con filtri specifici e alcuni smartphone e pc dotati di impostazioni che disabilitano la luce blu a favore della luce gialla (“modalità notte” o “notturna”).
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Le Fluide Urbain SPF 15 Carita è il fluido idratante, anti-inquinamento contro le aggressioni esterne come raggi UV, inquinamento urbano, luci blu e fumo di sigaretta. Contiene Baicalina, che contrasta lo stress ossidativo e limita l’adesione delle particelle inquinanti alla pelle e Dragosina, che protegge la pelle contro l’iperpigmentazione causata dalla luce blu (monitor, pc, tv).
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di Maria Maccari per DailyMood.it
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