Cine Mood

The Laundromat, i Panama Papers secondo Steven Soderbergh

Published

on

Steven Soderbergh racconta i Panama Papers. E lo fa a modo suo, con il suo tocco ironico, con il suo stile pop, il suo tono sempre tagliente. The Laundromat è una rilettura divertita e divertente dei fatti scottanti che hanno smascherato uno dei maggiori sistemi di società offshore del mondo.

Cadenzato da un montaggio frenetico e creativo, e raccontato in prima persona dai due avvocati protagonisti delle vicende, interpretati da Gary Oldman e Antonio Banderas, il film non procede in maniera lineare, ma segue una narrazione episodica che fornisce i vari elementi del puzzle. Un puzzle che, alla fine, più che un racconto mette insieme un trattato economico dalla vena sarcastica. I due narratori, infatti, più che presentarci le vicende che scorrono sullo schermo, spiegano, rivolgendosi direttamente al pubblico, i meccanismi del sistema finanziario, come si è evoluto, come concede facilmente scorciatoie. The Laundromat, così, dietro alla sua superficie bizzarra da puro divertissement, conduce una forte denuncia all’economia mondiale, con “particolare attenzione” al contesto americano, e si pone come un nuovo tassello dell’indagine della società statunitense sviluppata da Soderbergh nella sua lunga filmografia.

Il regista sfrutta la spassosa sceneggiatura di Scott Z. Burns, che per lui aveva già firmato The Informant!, e costruisce un colorato pastiche di situazioni, sketch, dialoghi, che si sviluppa su numerosi personaggi, sì stereotipati, dai tratti ridicoli, a volte tendenti alla macchietta, ma come sempre osservati bonariamente da Soderbergh. A fare da collante al tutto, le spiegazioni, se vogliamo anche didascaliche, dei due avvocati, e la storia dell’anziana Ellen Martin che, rimasta vedova e vittima di una frode assicurativa, insegue i due per scoprire la verità. Nei suoi panni troviamo una trasformista Meryl Streep, che si lascia trascinare dalle tonalità satiriche della pellicola e che sfonda come sempre lo schermo tratteggiando tutte le sfumature del suo personaggio.

In uscita il 18 ottobre su Netflix, secondo film del colosso dello streaming presentato in concorso a Venezia 76, The Laundromat vede, come in tutti i film del regista, da Ocean’s Eleven a La truffa dei Logan, la solita sfilata di star. Oltre ai tre divi già citati, le vicende dei Panama Papers passano anche per i volti di Jeffrey Wright, Matthias Schoenaerts, James Cromwell, Robert Patrick, Sharon Stone, David Schwimmer. Tutti interpreti che si prestano con ironia, anche solo per un cammeo, al gioco corale di Soderbergh che, tra estro e maniera, tra un genere e l’altro, nel finale smaschera e interrompe la finzione scenica per spingerci, con coraggio, a guardare con altri occhi la realtà. Come solo i grandi autori sanno fare.

di Antonio Valerio Spera

0 Users (0 voti)
Criterion 10
What people say... Leave your rating
Ordina per:

Sii il primo a lasciare una recensione.

Verificato
{{{ review.rating_title }}}
{{{review.rating_comment | nl2br}}}

Di Più
{{ pageNumber+1 }}
Leave your rating

Il tuo browser non supporta il caricamento delle immagini. Scegline uno più moderno.

Click to comment

Trending