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Venezia 75, giorno 3: non solo Lady Gaga

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Che la terza giornata di Venezia 75 venga ricordata per l’arrivo trionfale di Lady Gaga, non ci sono dubbi. Negli ultimi anni, solo per poche star internazionali il Lido di Venezia è stato completamente bloccato dalla folla di fan impazziti. Una di queste è stata proprio lei. Nonostante il maltempo, già dalla mattina all’alba, ai bordi del red carpet sostavano decine di ragazzi e ragazze, disposti a passare l’intera giornata sotto la pioggia pur di star in prima linea per l’arrivo della diva della musica, alla Mostra con l’emozionante A Star Is Born di Bradley Cooper, presentato fuori concorso e già in lizza per i prossimi premi Oscar. Delirio puro, per una delle poche vere dive dei nostri tempi.

Non solo Lady Gaga, però. La giornata ha visto anche il passaggio di due titoli del concorso ufficiale, Doubles Vies (Non-Fiction) del francese Olivier Assayas e The Ballad of Buster Scruggs dei fratelli Coen. Il primo è una commedia verbosissima, dai dialoghi serrati, che riflette sulla rivoluzione digitale di oggi, whatsapp, twitter, sms, con protagonisti Guillaume Canet e Juliette Binoche. “Mi sono concentrato sul mondo delle case editrici – ha dichiarato l’autore transalpino – perché la differenza è più netta tra le opere stampate e quelle digitali. E con questa storia ho messo in evidenza come le relazioni umani siano oggi segnate da una comunicazione nuova. La digitalizzazione del mondo e la sua riduzione ad algoritmi rappresenta il vettore moderno di un cambiamento che ci confonde e travolge incessantemente”. Il film è stato accolto bene da stampa e pubblico, che gli hanno riservato lunghi applausi.

Buona accoglienza anche per l’opera targata Netflix di Joel e Ethan Coen. The Ballad of Buster Scruggs è un western atipico, un’antologia di sei episodi autonomi che costruiscono una sinfonia sul vecchio west e quindi sulle origini della cultura americana. “Volevamo riproporre il formato ad episodi che andava molto negli anni ’60-’70, soprattutto nel cinema italiano”, hanno spiegato i due registi-sceneggiatori. Protagonisti delle varie storie, Tom Waits, James Franco e Tim Blake Nelson, quest’ultimo l’unico nome di rilievo del cast che ha accompagnato il film al Lido.

Infine, grande successo qui al Lido, con lunghissime file all’ingresso delle sale, per il film inedito del grande Orson Welles, che ha visto finalmente la luce dopo più di quarant’anni. The Other Side of The Wind è stato definito l’8 ½ del maestro americano, dato che racconta di un regista (interpretato da giovane da Peter Bogdanovich, da anziano da John Huston) che cerca invano di girare una nuova pellicola per riconquistare Hollywood. Un film che oggi possiamo ammirare grazie a Netflix. Sì, ancora Netflix, bandito da Cannes, ma grande protagonista qui a Venezia.

Photo Credits: © La Biennale di Venezia – foto ASAC
@MatteoMignani

di Antonio Valerio Spera per DailyMood.it

 

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