Immortalati dalla fotografa Pamela Hanson, gli scatti della campagna autunno-inverno 2018-2019 ci trasportano in un’atmosfera anni ‘60, su sfondi di rivolte e di emancipazione femminile.
Ispirata dal film cult della Nouvelle Vague La donna è donna, di Jean-Luc Godard, la campagna della Maison presenta una donna al tempo stesso poliedrica e unica, impegnata e prima di tutto libera. Una visione della femminilità rivendicata da Maria Grazia Chiuri e qui incarnata da eroine indipendenti. Animate dallo spirito di rivolta del maggio ‘68, fonte di ispirazione della collezione, queste belle intellettuali posano – talvolta sole, talvolta in gruppo – davanti all’obiettivo di Pamela Hanson, vestite di un guardaroba affrancato dai codici.
Sotto le gonne o gli abiti in patchwork a fiori, indossano zoccoli o stivali da motociclista. Giocando sul mix di generi, rivoluzionano in tal modo i codici delle college girl, si appropriano dei loro motivi a quadri per erigerli a simboli di una gioventù ribelle, alla ricerca di libertà. I ricami degli abiti, che rappresentano gli elementi – come acqua, aria o terra – sono anch’essi quelli di una donna impegnata, come il pullover oversize su cui si legge “C’est non, non, non et non!”, grido di rivolta ispirato a un foulard tratto dalla linea di prêt-à-porter Miss Dior, lanciata in piena effervescenza degli anni ‘60.