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Eclissi d’amore per questa Estate 2018: opere rare al Festival della Valle d’Itria

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Il barocco incontra le pop star in questa estate 2018. Esaltate nella tradizione canora con spettacoli, appuntamenti e location d’eccezione, abbracciato un territorio evocato dai suoi protagonisti, ecco i suoi ospiti siano essi nazionali o internazionali, diventare quasi delle rock star.
Il Festival della Valle d’Itria è questo e molto ancora e come racchiude nel suo concept:”Eclissi d’Amore“, ecco che la musica quest’anno è riuscita non solo a confermare con la varietà e la qualità proposta unica, la sua fama di eccellenza in ambito internazionale, ma a racchiudere, in questa 44esima edizione (che si concluderà appunto il 4 Agosto), dinamiche nuove unendo nelle produzioni non solo nord a sud d’Italia, ma anche moderno e contemporaneo al barocco, nel segno dell’eccellenza. 32 gli appuntamenti in cartellone che lo hanno animato con ben 21 giorni di Festival ed un’organizzazione oltremodo complessa.

A titolo di esempio non si può non citare il Rinaldo “napoletano” in scena in questi giorni e ricostruito da un lavoro di ricerca di Giovanni Andrea Sechi sul Rinaldo di Haendel e brani di Leonardo Leo nel segno del mood del contemporaneo. Un lavoro lungo che riporta lo spettatore appieno in quella atmosfera del 1718, ma ricostruita dal suo curatore e dallo staff dell’allestimento in un caleoidoscopio musicale che diviene visivamente una “tavolozza di colori” tramite i suoi protagonisti, non solo quindi i cantanti ma ciò che essi rappresentano, come ha giustamemte sottolineato Teresa Jervolino, che nell’opera veste i panni di Rinaldo definendoli appunto “tavolozza di colori”. Interessante dunque questo nuovo allestimento non solo per il travestitismo personaggio maschile/cantante femminile ma per quel gusto “pop” che le opere (ed il suo pubblico) non sempre riescono ad evocare. Sia a livello musicale, con la musica di Haendel, ma anche per la presenza degli altri brani, nelle partiture aggiunte da Leo questo Rinaldo “napoletano” via via che la storia procede ha addirittura il potere di veder modificata la sua trama.

Un’opera “pop rock barocca”come sottolinea il suo regista, dove il mood del contemporaneo però non ruba la scena alla musica anzi, la rende opera rara ed inedita: una sorta di videoclip musicale che avvicina il pubblico dei giovani alla musica colta,e che rende i suoi protagonisti come i Vip di un talent o le Star di programma tv, offrendo lo scenario ideale per un riavvicinamento della generazione dei nativi digitali a questo genere musicale grazie al direttore musicale Fabio Luisi.
E così, insieme alla Giulietta e Romeo di Nicola Vaccaj ecco anche il Trionfo dell’Onore di Alessandro Scarlatti, compositore siciliano prestato in questo caso al comico. E , per concludere, per racchiudere quanto il mood del contemporaneo sia presente al Festival dell’Itria, impossibile non citare tra le tante proposte, la presenza di Elio delle Storie Tese con il suo “Figaro su..Figaro giù” nato dalla collaborazione di Fondazione La Notte della Taranta, Fondazione Carnevale di Putignano ed il Festival della Valle d’Itria. Spettacolo quello portato in scena sempre in questi giorni da Elio delle Storie Tese con i testi ideati da Francesco Micheli, tra il pop ed il divertito , ma profondamente Rossiniano grazie a quella voglia di giocare ed incantare con la musica che il grande maestro per queste celebrazioni in suo onore, avrebbe sicuramente apprezzato.

di Cristina T. Chiochia per DailyMood.it

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