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Shonda Rhimes. Dall’accordo con Netflix in cantiere già 8 nuovi progetti.

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«Non ho intenzione di fare un altro Grey’s Anatomy»; «e io non voglio che tu lo faccia». Questo uno degli scambi di battute avvenuti lo scorso anno tra Shonda Rhimes e il CEO Netflix Ted Sarandos durante il primo dei tanti incontri che avrebbero condotto ad uno degli accordi più importanti – e proficui, visto che si parla di cifre che oscillano tra i 100 e i 150 milioni di dollari – dell’industria televisiva degli ultimi anni.

Tantissimi i successi raggiunti dalla produttrice durante la sua collaborazione ultradecennale con la più grande rete generalista statunitense, la ABC. Oltre al già citato Grey’s Anatomy, anche Scandal e How to get away with murder (conosciuto come Le regole del delitto perfetto in Italia) negli ultimi anni hanno avuto un grande riscontro di pubblico, tanto da convincere il network a dedicare l’intera prima serata del giovedì agli show a suon di #TGIT (ovvero Thank God It’s Thursday, sulla falsariga del Thank God is Friday, modo di dire pronunciato in vista della pausa lavorativa del weekend).

Ma alla Rhimes, che nel frattempo ha fondato la sua casa di produzione Shondaland – letteralmente “la Terra di Shonda”, quando si dice la modestia – i rapporti con l’American Broadcasting Company stavano cominciando a starle stretti, e così all’orizzonte ecco comparire Netflix, sempre alla ricerca di nuovi progetti. Le promesse del colosso dello streaming paiono come delle tentazioni degne del Paese dei balocchi: budget elevati, poche pressioni sulle percentuali di ascolto e libertà più o meno assoluta sul linguaggio e sui temi dei contenuti. È proprio questa libertà creativa che Shonda Rhimes stava tentando di trovare da tempo e non poteva certo lasciarsela sfuggire. E così, come in un tango argentino, le due parti si sono corteggiate per un po’ e alla fine hanno iniziato a ballare insieme. La Rhimes si è trasferita con tutto il suo team di collaboratori rassicurando però i fan che gli show di punta della ABC e i relativi spin-off (come Station-19) non subiranno alcuna battuta d’arresto a causa del trasferimento e continueranno ad essere trasmessi.

A distanza di un anno dalla sigla dell’accordo pluriennale, tutti ci stavamo chiedendo cosa stesse bollendo in pentola, e qualche giorno fa è arrivata la risposta. Non uno, non due, ma ben otto progetti sono sul tavolo degli sceneggiatori, come confermato dal comunicato ufficiale di Netflix. Vediamo insieme di cosa si tratta, spulciando tra i titoli provvisori e i dettagli delle trame che sono trapelati.

Progetto Shonda Rhimes (senza titolo)
La prima serie tratterà una storia vera, sarà scritta dalla stessa Shonda Rhimes e si basa sull’ articolo del New York Times Come Anna Delvey ha ingannato i festaioli di New York di Jessica Pressler. La Delvey in questione in realtà si chiama Anna Sorkin, ma per molto tempo è riuscita a trarre in inganno l’élite di Manhattan fingendosi un’ereditiera di origine tedesca, partecipando a tutti i party più esclusivi e ostentando una ricchezza che in realtà non le apparteneva. La farsa oggi è giunta al termine, ma per molto tempo è riuscita ad illudere tantissime persone. Chissà se riuscirà ad ammagliare anche il pubblico.

Progetto Bridgerton (senza nome)
Basata sulla saga di romanzi best-seller scritta da Julia Quinn e ambientata durante l’Età della Reggenza inglese, la storia dal sapore femminista racconterà le scintillanti, ricche, sensuali, dolorose, divertenti e talvolta solitarie vite di uomini e donne dell’alta società inglese viste attraverso l’occhio della famiglia Bridgerton. Chris Van Dusen (veterano di Scandal) sarà lo showrunner.

Ellen Pao

Reset: My Fight for Inclusion and Lasting Change
Grazie a questo progetto la biografia di Ellen Pao arriverà sul piccolo schermo per raccontare la vita e la carriera della donna, con particolare attenzione alla battaglia legale intentata contro il proprio datore di lavoro che aveva attirato l’attenzione mediatica, portando in luce l’approccio maschilista della Silicon Valley e anticipando il movimento Time’s Up.

The Warmth of Other Sun
Basata sull’omonimo romanzo del premio Pulitzer Isabel Wilkerson, questa potente serie racconterà la lunga migrazione degli afro-americani in fuga dal sud governato da Jim Crow alla ricerca di un futuro migliore al nord avvenuta tra il 1916 e il 1970. L’adattamento sarà curato dalla pluripremiata drammaturga Anna Deavere.

Pick & Sepulveda
Ambientata negli anni 40 dell’800 sullo sfondo sensuale e surreale di quello che sarebbe poi diventato lo stato della California, la serie racconta la brutale fine di un’era idilliaca avvenuta per mano delle forze americane che volevano impadronirsi di questa terra. Sarà la vincitrice del Premio Emmy Janet Leahy a creare la serie.

The Residence
Netflix e Shonda Rhimes hanno acquistato anche i diritti del libro di Andersen Brower The Residence: Inside the Private World of the White House, che offre un’accurata analisi delle dinamiche interne della residenza più famosa al mondo attraverso gli occhi di uno dei suoi impiegati.

Sunshine Scouts
A cavallo tra commedia e dramma, questa serie racconterà di un gruppo di adolescenti di un campo estivo rimaste le uniche sopravvissute ad un disastro apocalittico. Dovranno unire le loro forze e abilità per sopravvivere, seguendo le regole del Sunshine Scouts. L’attrice e sceneggiatrice Jill Alexander si occuperà della serie.

Debbie Allen

Hot Chocolate Nutcracker
Il documentario ci porterà dietro le quinte dell’allestimento del balletto classico Lo Schiaccianoci, nella prestigiosa Debbie Allen Dance Academy. Ballerini di tutte le età e stili affronteranno le prove e gli ostacoli quotidiani sostenuti dalla direttrice Debbie Allen, conosciuta al grande pubblico per la sua partecipazione al film Saranno Famosi e alla serie televisiva omonima e diventata negli anni una figura di spicco della danza contemporanea.

Progetti ambiziosi che spaziano tra storie vere e di finzione ambientate nelle più svariate epoche (con un occhio di riguardo alla rappresentazione delle minoranze e delle donne) permetteranno a Shonda Rhimes di esplorare nuovi territori a lei ancora sconosciuti, riuscendo ad esprimere quella libertà creativa tanto agognata dalla produttrice statunitense.

Noi non stiamo più nella pelle e non vediamo l’ora di vedere che queste novità raggiungano i nostri schermi. Le premesse sono ottime e Shonda Rhimes sembra essere pronta a tornare più agguerrita (nel senso buono del termine) che mai!

di Marta Nozza Bielli per DailyMood.it

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