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Passami quel gelato!

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C’è una battuta che si dice tra le ragazze americane quando finisce la storia con qualcuno “chi se ne importa di quel ragazzo se ho il mio Ben and Jerry!”, facendo riferimento alla marca di gelati…

D’altronde, il marketing al giorno d’oggi ci trasmette costantemente un messaggio chiarissimo: il cibo può risolvere ogni problema. Brutta fine di una storia? Mangiati un bel gelato! Giornata tosta a lavoro? È tempo di McDonald’s! Depressa? Vai a prenderti un bel pacchetto di patatine! Annoiata? Triste? Ci pensa la cioccolata a tirarti su!

Il comportamento che ne consegue è chiamato “emotional eating” ed è uno dei motivi per cui le diete falliscono in tempi troppo brevi. Non prendono in considerazione lo “stress eating”, e cioè il mangiare da stress, che comporta il consumare cibo per soddisfare i propri bisogni emotivi piuttosto che la fame. Certo, non c’è niente di male nel considerare di tanto in tanto il cibo come una “ricompensa”, qualcosa per tirarsi su o magari per celebrare qualche bella notizia. Ma diventa un problema quando usiamo il cibo come primario meccanismo di difesa. Voglio dire: non è che ogni volta che ci si sente stressati, arrabbiati, esausti, annoiati, soli o infastiditi il primo istinto deve essere quello di aprire il frigorifero.

La rabbia non può essere respinta o allontanata con il cibo, anche se in quel momento sembra la soluzione migliore. Anche perché quando mangiamo troppo, possiamo anche provare emozioni negative, come sentirci in colpa per aver assunto eccessive calorie extra. Potrebbe diventare un malsano circolo vizioso, impossibile da spezzare. Però con la tecnica di cui vi parlerò oggi, sarete in grado di fare un cambiamento positivo. È il momento di prendere il controllo delle vostre vite e vi spiegherò esattamente come farlo.

Prendiamo come esempio uno scenario specifico. Avete una giornata dura a lavoro: avete mancato una scadenza, vi è andato male un colloquio, il capo non è apparso contento dei vostri risultati o simili. Ci siamo trovate tutti in questa situazione. Vi sentite arrabbiate e frustrate. Tutto ciò che volete fare è tornare a casa e mettere mano al frigorifero per scacciare queste brutte sensazioni. E non volete carote o fragole, ma avete voglia di una bella e gustosa barretta di cioccolato, delle patatine, di una coppa di gelato, caramelle, biscotti, un pezzo di torta… e la lista potrebbe continuare, ognuna ha i suoi cibi preferiti.

Ma prima di puntare automaticamente al vostro “cibo di conforto”, c’è un momento cruciale, un momento in cui agire. Impostate la sveglia dopo cinque minuti. In quei minuti dite a voi stesse che se volete, potete. Ora, prendetevi questa pausa per riflettere sulle vostre emozioni. Come vi sentite? Che succede nella vostra testa? Come vi sentite dentro? La consapevolezza di sé è il miglior modo per combattere il mangiare da stress. Più sarete in contatto con voi stesse e più sarà facile riflettere su cosa sta succedendo dentro di voi, andare alla radice del problema e risolverlo.

La prossima cosa da fare è trovare altri modi, oltre al cibo, per soddisfarvi emotivamente. Pensate a delle alternative al cibo. Chiaramente nessuno vi conosce tanto bene quanto voi stesse. Perciò trovate cosa vi “riempie” emotivamente oltre al cibo. Potrebbe essere una passeggiata, guardare una commedia, ballare, farsi un massaggio, meditare, chiacchierare con un amico, farsi un bagno caldo. Le opzioni sono infinite e sapete voi qual è la scelta migliore.

Infine, se dopo tutto questo, pensate ancora che aprire il frigorifero sia la cosa più giusta e necessaria, fatelo! Si, avete letto bene, fatelo! Ma fatelo nel modo giusto! Ciò che succede il più delle volte quando siete perse nell’emotional eating è che vi ritrovate in piedi nel bel mezzo della cucina a mangiare un pezzo di torta alla velocità della luce o seduti sul divano davanti alla tv a riempirvi di pizza, fetta dopo fetta. E’ qui che entra in gioco il “mangiare consapevole”.

Quando proviamo a placare la nostra rabbia con il cibo, la maggior parte delle volte lo facciamo con la testa da un’altra parte. E allora, fatelo nel modo giusto! Prendete del gelato, mettetelo in una bella coppa, sedetevi e godetevelo cucchiaino dopo cucchiaino. Focalizzatevi sul gusto, godetevi ogni momento. Essere consapevoli di ciò che state mangiando non solo vi aiuterà a prevenire il mangiare da stress, ma anche a stabilire delle salutari abitudini di vita.

Se vedete in voi delle mangiatrici emozionali, vi sprono ad iniziare a praticare e sviluppare nuove abitudini. E per favore sappiate che come ogni nuova abitudine, ci vuole un po’ di tempo. Per alcune mie clienti, ci vogliono anche diversi mesi o addirittura un anno per vedere un cambiamento mentale ed iniziare a costruire un rapporto sano con il cibo.

Se siete state delle “mangiatrici emozionali” per anni, per le vostre abitudini infantili, per l’influenza sociale o per qualunque altro motivo, non aspettatevi che certe abitudini spariscano da un giorno all’altro. Siate pazienti e gentili con voi stesse. Se non ci riuscite le prime due volte, sappiate che è assolutamente normale, continuate a provarci. Ogni volta che ci provate, vi avvicinate sempre di più allo sviluppo di nuove e salutari abitudini di vita.

E ora respirate profondamente… Ce l’avete fatta! Ne parliamo la prossima settimana?! Fino ad allora, sempre STAY FABULOUS!

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di Anastasiya Craze per DailyMood.it

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