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Un noir cinematografico per Marcello Fois sul mood della genialità, da NonostanteMarras

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Arte sinonimo di moda, da sempre nel segno del mood della genialità. Nel bello spazio dello stilista sardo NonostanteMarras a Milano si è dato vita ad un bell’esempio di questo binomio presentando nei giorni scorsi l’ultimo romanzo di Marcello Fois dal titolo “Del dirsi addio” edito da Giulio Einaudi Editore, 2017. Alla presenza di Francesca Alfano Miglietti e Patrizia Marras, incontra l’autore anche l’attrice Lella Costa incantando il pubblico. Un nuovo giallo per questo scrittore, sardo non solo per nascita, un noir carico di tensione incentrato, come recita il comunicato stampa “sui sentimenti e sulla capacità di riconoscerne la voce più autentica. Fois scolpisce una galleria di personaggi tridimensionali e vivi: gli abitanti della sua storia si scoprono deboli e spesso bugiardi, capaci di rancore ma al contempo in grado di perdonare e di piangere le loro manchevolezze. Genitori, figli, fratelli, colleghi e amanti: tutti partecipi di un mistero che sta ben attento a nascondere la propria soluzione fino alle battute conclusive, quando Fois cala finalmente gli assi e rivela ancora una volta la sua grande tempra di narratore universale”. E compie un piccolo miracolo: accostare l’intreccio letterario all’idea della genialità in modo semplice, naturale e, perchè no, quasi cinematografico.La genialità, come tema caro non solo agli stilisti ma anche al mondo dell’arte in generale in un vero e proprio mood. Il tema della genialità espresso e declinato 
quasi in una storia cinematografica. Ecco in estrema sintesi il nuovo libro di Marcello Fois sardo di nascita, è di Nuoro , ma che vive e lavora a Bologna. Molti i premi ed i libri pubblicati: tra cui per citarne solo alcuni, Picta , premio Calvino nel 1992, Memoria del vuoto , premio Super Grinzane Cavour, Volponi e Alassio nel 2007 e Nel tempo di mezzo , finalista al premio Campiello e al premio Strega nel 2012, L’importanza dei luoghi comuni (2013), Luce perfetta (premio Asti d’Appello 2016), Manuale di lettura creativa (2016), Quasi Grazia (2016) ed ora Del dirsi addio. Il personaggio del Commissario Striggio, molto ben costruito nel libro ed in continua crescita interiore nell’intreccio e la fabila, che si imbatte nella ricerca di un bambino scomparso Michele, costruendo da questo un noir quasi cinematografico che è anche una riflessione profonda sulla vita ed il modo di essere e sentirsi vivi. Un viaggio tra i protagonisti del romanzo e gli ospiti della presentazione che permette ai presenti di viaggiare tra il fuori dai confini della Sardegna, tra Bologna e Bolzano in una continua riflessione tra la vita personale del personaggio che è in un periodo piuttosto complicato e le sue scelte e quello che è una vera e propria indagine da commissario. Un libro che non ha brutti buoni o cattivi, ma un uso sapiente della storia per scoprire in un crescendo di emozioni, anche nella narrazione del pregresso vissuto di questo commissario che, alle prese con questo bambino-genio (ma con problemi relazionali), diventa piano piano cosciente anche della propria sessualità ed omosessualità. Può quindi un libro produrre coscienza di sé? A quanto pare si, avvicinando il mood della genialità a quello delle emozioni, sempre più diffuso all’idea delle inchiesta di polizia. Una storia ben organizzata che percorre la via dell’auto-conoscenza e del proprio posto nel mondo. Perché , come viene detto “solo imparando a cambiare punto di vista è possibile chiudere i cerchi e non farsi ingannare da un gioco di specchi” essendo la scomparsa del piccolo Michele “ordigno destinato a far deflagrare ogni cosa. A riattivare amori, odii, frammenti di passato che ritornano: perché in gioco è soprattutto l’umanità, in tutte le sue declinazioni. E forse la soluzione può venire più facilmente proprio dalla dimensione interiore che dagli snodi di un’indagine tradizionale. Per questo, mentre indaga, il commissario vive, pensa, si distrae, si perde. Così gli altri intorno a lui”. Proprio come nella vita.

Di Cristina T. Chiochia per DailyMood.it

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