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Venezia 74, giorno 8: i Manetti Bros e Claudia Gerini alla conquista della Mostra

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Risate e divertimento. E tanti applausi, a fine proiezione e anche durante, nei momenti di maggior esplosione dell’estro dei suoi registi. Ammore e malavita dei Manetti Bros è già diventato il film cult di questo Venezia 74. A fine luglio, dopo la conferenza stampa di presentazione del festival, qualcuno aveva storto il naso nel vedere i nomi dei fratelli romani tra gli autori selezionati in concorso: registi troppo “popolari” e commerciali per la competizione di una Mostra d’Arte cinematografica. Fortunatamente però erano in pochi a pensarla così, e adesso, dopo la visione del film, sono ancora di meno. I creatori de L’ispettore Coliandro hanno fatto davvero centro. Dopo l’apprezzato Song’e Napule, dove la coppia omaggiava a suo modo la città partenopea con una brillante storia di malavita locale, i Manetti proseguono sulla stessa scia ma alzando notevolmente l’asticella. Probabilmente l’opera precedente era nel complesso più riuscita, equilibrata e stilisticamente coerente, ma Ammore e malavita è comunque un netto salto in avanti per i due registi, una pellicola a dir poco coraggiosa per quanta originalità mette in campo e per quanto osa, scena dopo scena. Nessuna presunzione, anzi. Solo la voglia irrefrenabile di giocare con il cinema, i suoi generi, i suoi stilemi narrativi. E soprattutto la voglia, divertita e mai banale, di giocare amorevolmente con la cultura napoletana: quella popolare, della gente; quella musicale-neomelodica; quella narrativa della classica sceneggiata. Il risultato è un godibilissimo musical post moderno, in cui i Manetti Bros ribaltano e criticano ironicamente ogni cliché, in cui esorcizzano la cupezza che avvolge oggi la città nei mezzi d’informazione e dove offrono il loro sguardo inconfondibile sulla sua bellezza. Il tutto condito dalla loro folle passione per il cinema con continue citazioni, omaggi e riferimenti.

E’ tanta l’emozione per essere qui in concorso, per noi è come se la Sambenedettese giocasse allo stadio Bernabeu”. Così i Manetti hanno commentato la loro partecipazione al festival in conferenza stampa. “Il film – hanno proseguito i registi – nasce dalla volontà di portare al cinema la tradizione della sceneggiata napoletana con una musica più moderna. Una sceneggiata chiaramente filtrata da ciò che a noi piace”. A rendere ancora più apprezzabile la pellicola sono i protagonisti: il loro attore feticcio Giampaolo Morelli, la bellissima Serena Rossi, il sempre più bravo Carlo Buccirosso e la sorprendente Claudia Gerini, che canta e balla in maniera splendida e recita con un perfetto accento napoletano nel ruolo di Donna Maria, moglie del boss. “Per fortuna, mio nonno era napoletano e questo mi ha aiutata molto a non cadere nel caricaturale – ha affermato l’attrice – per me è stata una sfida”.

Presentato sempre in competizione, a convincere (seppur non fino in fondo) è stato anche Sweet Country, western australiano interpretato da Sam Neil. L’ex protagonista di Jurassic Park, qui quasi irriconoscibile sotto il cappello e la sua barba lunga, si è immerso nell’Australia di fine anni ’20, precisamente nei fatti realmente accaduti di Sam, aborigeno australiano, che lavora in una fattori. Quando uccide il suo proprietario terriero è costretto a scappare per paura di non ottenere giustizia. “E’ una pagina di storia del mio paese poco conosciuta”, ha dichiarato il regista Warwick Thornton. “Anche noi abbiamo avuto la schiavitù e il film vuole raccontare la genesi della colonizzazione e della conquista del Nord Australia per mostrare come è nato questo processo”.

Fuori concorso è invece passato il film che forse più di tutti oggi ha acceso l’entusiasmo dei fan al Lido (almeno di quelli in cerca di autografi e di selfie con i divi). Ci riferiamo a Loving Pablo di Fernando León de Aranoa. La pellicola, che ripercorre la storia d’amore tra Pablo Escobar e la giornalista Virginia Vallejo, vede protagonista assoluta la coppia Javier BardemPenelope Cruz. Una coppia straordinaria, sullo schermo come nella vita, che va ancora di più ad impreziosire la parata di stelle offerta quest’anno dalla Mostra.

di Antonio Valerio Spera per DailyMood.it
Photo Credits: ©La Biennale di Venezia – Foto ASAC

 

 

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