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Il mondo della fisica medica sul corpo umano in mostra a Palazzo Blu: quando la ricerca va di moda

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Una mostra per far riconoscere l’unicità e la complessità di ognuno diffondendo la cultura scientifica attraverso il mondo della poco conosciuta fisica medica: quando la ricerca “va di moda” dalle cellule alle persone, attraverso la tecnologia. Ecco cosa si propone la mostra a Palazzo Blu a Pisa: “Uomo Virtuale. La fisica esplora il corpo“. Sino al 2 Luglio 2017 quindi ci si potrà immergere “virtualmente” nella fisica che esplora il corpo, nei suoi segnali, guardandosi attraverso degli strumenti di precisione medici al fine di ricreare, utilizzando in modo apparentemente semplice, le moderne apparecchiature al fine di creare in modo virtuale delle proprie immagini personali del corpo, in una continua scoperta; tra luci e particelle, capire il cervello o diventare, almeno virtualmente, addirittura “bionici”. E non si faranno solo scoperte scientifiche: tra le 7 sezioni della mostra, oltre a queste “esperienziali”, si avranno anche degli esempi di quanto la ricerca sia sempre stata “di moda”. In una di queste sezioni infatti, si scoprirà, forse con un pò di sorpresa, che fu grazie al successo planetario ottenuto della musica dei Beatles il fatto di rendere possibile lo sviluppo della tomografia computerizzata perchè la loro casa discografica, la EMI, investì i ricavati della vendita dei loro dischi proprio nella realizzazione di queste apparecchature; mentre in un’altra, che le scoperte di Marie e Pierre Curie sui poteri degli elementi radioattivi, crearono un vero e proprio mood per l’industria cosmetica di quegli anni e di beni di consumo per la salute, come l’acqua minerale.
La radioattività infatti, come ben testimonia la mostra, divenne così di moda dagli anni trenta in poi, tanto che venne addirittura utilizzata per la salute e la bellezza. A titolo di esempio la mostra propone pannelli pubblicitari. Se ne trovano alcuni della casa cosmetica francese che utilizzava il radio, per esempio, la Tho-rodia che proponeva prodotti di bellezza radioattivi come rossetti, creme e dentifrici che si definivano per questo migliori, proprio perchè radioattivi; o quelli dell’acqua minerale, con il pannello pubblicitario dell’acqua Lurisia, che addrittura si pubblicizzava a quei tempi con lo slogan: “l’acqua più radioattiva del mondo” (non si dimentichi, infatti, che in Italia, sino agli anni ’50/60 era estremamente di moda scrivere sulle etichette la specifica della radioattività dell’acqua perchè considerata utile per la salute). Una interessante esposizione insomma, che unisce in un unico filo conduttore, la curiosità umana, il mondo della fisica, della medicina e la tecnologia in modo reale e virtuale. Molto ben curata dall‘Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, è promossa dalla stessa Fondazione Palazzo Blu e realizzata in collaborazione con Assobiomedica. E vi hanno collaborato anche il Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa, l’Associazione “La Nuova Limonaia” , che due anni fa ha avuto l’idea, il CNR Area della Ricerca di Pisa e Istituto Nazionale di Ottica, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore S. Anna, IRCSS Stella Maris.

di Cristina T. Chiochia per DailyMood.it

 

 

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