Mood Your Say

I binomi dell’insicurezza sensoriale per Slight Agitation 2/4 in Fondazione Prada

Published

on

I binomi dell’insicurezza sensoriale con la svizzera Pamela Rosenkranz, classe 1979, con “Slight Agitation 2/4: Pamela Rosenkranz” presso Fondazione Prada nello spazio cisterna da 9/2 al 14/5/2017 a Milano con il progetto Infection. Quasi che il mondo non fosse più in grado di porsi la domanda di “Essere o non essere” ma sentisse il bisogno sfrenato di rispondere ad un nuovo “Umano o non umano?” e “Mondo naturale o artificiale?”. E così davanti alla sua nuova opera – illuminata di una luce verde RGB dall’alto e che è possibile guardare da due ingressi laterali (in basso) ed uno sul ballatoio-finestrella (dall’alto)- che pare una montagna di sabbia invadente (o terra?) impregnata dall’odore di feromoni di gatto ricreati sinteticamente, il dubbio c’è. Senza voler banalizzare, è forse il sentirsi un gatto con un bisogno impellente nella propria lettiera? Alla ricerca di un angolo tranquillo di un mondo tutto suo, dove poter espletare i propri bisogni fisiologici lontano dalla vista del suo padrone? Oppure sentirsi il padrone del gatto (un po’ di sgustato)? Che cerca di pulire quella lettiera e non sa da che parte cominciare? Chissà. Di sicuro, l’intervento scultoreo della Rosenkranz cerca di far breccia nel voler far fare esperienza di tutto questo, al suo visitatore. Ne ricerca la reazione tra spazi pieni e vuoti e da qui la scelta per la montagna-scultura di sabbia di utilizzare solo la parte centrale dello spazio Cisterna, mentre i due laterali rimangono solo apparentemente vuoti. Alla ricerca quindi di una azione-reazione dello spettatore che interagisce costantemente, quasi ne fosse appunto contaminato anch’esso sostando nei due ambienti vuoti al piano terra o sul ballatoio al piano alto. L’installazione, dal titolo appunto “Infection” pare addirittura andare oltre citando gli studi scientifici sulla toxoplasmosi, tanto che il foglio di sala recita: “l’installazione pare appartenere a un futuro dominato da una natura chimicamente alterata […]” ed aggiunge : “[…] anche noi rientriamo in questo schema sebbene astratto. Pare che i portatori del parassita siano più attratti dai feromoni felini. Questa traccia olfattiva si trova in molti profumi, come per esempio in Chanel n.5 e Obesssion for Men di Calvin Klein”rendendo quindi l’uomo un animale anch’esso plurisensoriale proprio come risultato di questo processo.
Sicuramente in entrambi i casi, il nuovo lavoro di Pamela Rosenkranz, incuriosisce. Presentato in un vernissage riuscitissimo con un numeroso pubblico che richiamava mondi e sensibilità differenti tra Europa ed America in un ambiente sempre più internazionale, ecco che il concetto di “plurisensoriale” come risultato è stato raggiunto: fare da ponte tra l’evoluzione umana ed animale che sia. Concludendo, esattamente come nel 2015 quando la stessa autrice ha presentato per il padiglione svizzero, un progetto simile per la Biennale di Venezia alla Mostra Internazionale d’Arte 56 con il binomio piscina-viagra, il nuovo binomio montagna-feromoni di gatto di sintesi, dona una “seconda pelle” alla domanda a cui cerca di rispondere: le sfumature incontrollabili dell’evoluzione, partendo dal senso di scomparsa, debolezza ed assenza tipiche di questa ricerca stilistica che contrappone alla convenzionale distinzione tra mondo naturale e mondo artificiale ciò che è umano e ciò che non lo è.

di Cristina T.Chiochia per Dailymood.it

0 Users (0 voti)
Criterion 10
What people say... Leave your rating
Ordina per:

Sii il primo a lasciare una recensione.

Verificato
{{{ review.rating_title }}}
{{{review.rating_comment | nl2br}}}

Di Più
{{ pageNumber+1 }}
Leave your rating

Il tuo browser non supporta il caricamento delle immagini. Scegline uno più moderno.

Click to comment

Trending