Da Nonostanze Marras in via Cola di Rienzo a Milano, si è svolta mercoledi’ 16 novembre alle 19 la bella presentazioen del libro dal titolo “Ciò che vide Manuel Marques” di Guido Zanderigo.
Guido Zanderigo da oltre vent’anni è il Segretario generale della Venetian Academy of Indian Studies presso la famosa Università Ca’ Foscari di Venezia ed è stato anche Cultore di Storia dell’Arte dell’India. E’ quindi un fine conoscitore di questo mondo che spesso rappresenta come studioso sul territorio indiano di ben oltre 30 campagne e come scrittore curioso e rispettoso di questa civiltà. Collezionista appassionato ha partecipato alla campagna italo indiana degli scavi a Kampilya. Inoltre ha pubblicato, come recita la sua biografia, numerosi articoli e saggi, in Italia e in India. Ed è proprio lui, insieme a Giulio Baccali e Jasmina Trifoni, che ha dato vita ad un dialogo non solo interessante tra giornalista ed indologo ed autore, ma anche ad una presentazione del libro della casa editrice Castelvecchi per la collana “monete”, che affascina non solo per la storia, ambientata nel XVII secolo, ma anche per il ruolo dei personaggi, la scelta delle location e l’idea stessa di accesso alla conoscenza che si rifà appunto ad un modo approfondito di intendere e conoscere India e la sua cultura. Infatti la storia, dall’incipit che nella sacca di Manuel Marques, un gesuita in punto di morte, un monaco buddista di Tawang scoprirà un manoscritto che porta poi ad un fittissimo susseguirsi di eventi tra archelologia, miti, arte è interessante perche’ spesso a confronto tra misteri della vita in generale e le tradizioni indiane.
Nella sala dello showroom, adibita per l’occasione a salotto letterario, in un confronto rilassato, i protagonisti dell’evento hanno cercato di svelare la storia come un percorso emozionale rendendo il pubblico, attento ed interessato, partecipe della logica del romanzo. Ed è proprio l’indologia, ovvero la disciplina che studia la storia e la cultura indiana, a svelare meglio la storia, confrontandone l’attinenza nei fenomeni passati della sua storia, nella loro comprensione, con riferimenti anche attuali e contemporanei. E’ in questo passaggio, che la presentazione si è resa davvero interessante.
di Cristina T.Chiochia per DailyMood.it
