Da Nike ci si aspetta sempre qualcosa oltre l’evento. E cosi, per questo fuorisalone non poteva trattarsi solo della possibilità di correre gratis con un personal trainer. Si perchè Nike ha organizzato per tutta la settimana del fuorisalone oltre che uno splendido showroom, anche una serie di eventi per runner e sportivi all’insegna del vivere il salone in modo del tutto nuovo. Per testimoniare che Milano si, è ancora la città che i visitatori stranieri si aspettano e decisamente in forma ed a misura d’uomo. E come dargli torto?
Basta entrare nello spazio dei capannoni in via Orobia a Milano che hanno affittato come location per rendersene conto. Ed eccola la presentazione dell’ultima nata, la scarpa da running della linea “Free” con tecnica “flyknit” ovvero quell’unico filo in grado di cucire tutta una scarpa ma che poggia su una suola del tutto nuova e che viene celebrata in un finale di percorso che Nike Design sviluppa per testimoniare come poter potenziare la performance del corpo umano. Insieme alla collaborazione di 10 designer, si esplora quindi il “natural mood” di cui più volte abbiamo parlato, declinandolo in modo del tutto nuovo ovvero per interpretazioni di design concettuali e molto interessanti.
In un percorso ideale che si snoda come un labirinto dove al posto dei mattoncini troviamo le scatole bianche delle scarpe nike ai finti muri ecco i riflessi, tra le luci e le ombre di una officina – fabbrica dismessa che vengono frantumate e ricreate in giochi di specchi e sfruttate per accentuare la grazia o l’ossessione del movimento del corpo umano nello spazio, quasi che l’uomo vitruviano di Leonardo si scorporasse in mille particelle, insomma per poi ricrearsi, rafforzandosi, costantemente. I 10 designer coinvolti poi, contribuiscono a creare questo mood di gioia del movimento negli oggetti esposti (sedute, lampade ecc) rivolto all’accellerazione ed al movimento nelle varie sale costituite fino alle ultime due dedicate alla scarpa nike ultima nata, quasi che poi fosse compito del giardino e del profumo dei glicini e le lampade da bosco fatato appena fuori, accanto alle poltrone nello spazio del cortile interno dei magazzini e del pergolato, far riposare i visitatori da tanta frenesia.
di Cristina T. Chiochia per DailyMood.it
