Minimale ed imperfetto è il concept della collezione A/I 2016-17 dove l’aggettivo minimale definisce il nuovo ap proccio ad un design scarno e rigoroso ma non per que sto privo di brio. Il minimale non esiste da solo, è sempre accompagnato da imperfetto, quasi ad indicare una sorta di comple mentarietà che sottolinea l’interozione tra i due oggettivi e che si esplicita in capi dove il rigore del design si stem pera con l’imperfezione di piccoli dettagli che rendono la nostra interpretazione del guardaroba femminile l’e spressione di una regola estrosa. Una imperfezione nei dettagli; le pieghe stirate e poi spianate quasi o lasciare traccia di ripensamenti creativi, i quadretti di un disegno rubato alla drapperia maschile cancellati, pennellate di colore a sottolineare l’evolver si del processo creativo, l’abito diritto a quadretti dove l’aggiunta di un balza con motivo floreale contrastante testimonia lo correzione fatta in corsa, il classico cappot to minimale maschile è imperfetto quando si aggiunge una zip come chiusura; un elemento imperfetto nel rigore del capo, la piccolo giacca tagliata alla perfezione con un tessuto a disegno diagonale che lascia introvvedere delle piegoline dimenticate dove il disegno non arriva e che riservando i fondo creano delle piccole macchie di colore. Imperfetto e minimole, un connubio di rigore e di imperfezioni, di cose dimenticate o non finite, di pensieri crea tivi che si sovroppongono apparentemente senza logica ma in grado di creare un unicum al tempo stesso armo nioso e pieno di contraddizioni e di dissonanze. Minimale è il design di pezzi pensati singolarmente ma che nella costruzione dei vari look, vagamente e scien temente sconclusionoti, rendono il tutto un po’ imperfetto.
styling/paolo turina make up/lottie stannard hair/roberto pagini manicure/sponsored by faby music/sergio tavelli direction/meri marabini