Gli allestimenti di Herno sono riconoscibili ovunque. Non solo negli store ma anche nelle location più inusuali, come l’ex cinema President a Milano, ora sede di Baxter. E cosi per la Milano Fashion Week, questa location divenuta scrigno della collezione, ecco le travi-cavalletto in acciaio satinato ed i ganci abbinati alla cinghia in cuoio che preannunciano il grande show di questo marchio che si arricchisce di luci e di colori, decisamente cangianti, per presentare la nuova collezione invernale di cappotti, kimoni e piumini che vivono quasi come installazioni sotto lo sguardo di chi li vede, li tocca, li percepisce attraverso i sensi in una location unica, come un quadro tra musica, luci ed installazioni luminose. La collezione dal titolo “Touch” presenta l’outwear di Herno, casa fondata nel lontano 1948, fedele a se stessa ma sempre alla ricerca di trovare nella propria originalità attraverso un forte impatto con il proprio pubblico, quel “qualcosa in più” che fa di ogni collezione, un successo, e brilla di luce propria. La nuova linea, che passa da un colore grigio a quello piu acceso del bordeaux, arriva al metallico creando un effetto cromatico da quadro di una esposizione. Una installazione sensoriale che rende gli invitati come in un “tableau vivant”, appunto, dove le forme del taglio sartoriale dei cappotti, diventano quasi prolungamenti di luci, ombre sui tessuti da percepire con i sensi ed, infine, da voler indossare. Lusso di qualità, alla manualità sartoriale che nel senso del tatto rappresenta la possibilità di voler “provare”, giocando con il proprio piacere memorizzandone (forse) la sensazione. Cercare il proprio lusso come percorso emozionale? Forse. Sicuramente di effetto per una presentazione che diventa un pò happening, un pò evento.
di Cristina T.Chiochia per DailyMood.it
