Eventi

Disegni Icastici – Thomas Qualmann a Nonostantemarras

Published

on

Il codice genetico della leggerezza a Nonostantemarras, tra un tempo della vita e dell’opera

A Milano lo scorso anno tra i tanti eventi per expoincittà, ci fu una mostra fotografica di Sergio Coppola dal titolo “Bitby Bit”, una mostra inusuale, che “stravolgeva gli stereotipi della fotografia come fermo immagine”, recitava il comunicato stampa, “per diventare una trasformazione e rappresentazione della dimensione multimediale con cui tutti, prima o poi, si confrontano”. Il suo lavoro fu trasformare in bit appunto, in modo provocatorio, quadri famosissimi, tra cui L’uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci e Lo Sposalizio della Vergine di Raffaello.

I capolavori di sempre che, con strumenti digitali ed una rielaborazione tutta computerizzata, diventano fotografie di sequenze di lettere e numero non casuali, con sfondi colorati. Ecco. La sensazione percepita alla inaugurazione dei lavori icastici di Thomas Qualmann, dal titolo appunto Disegni Icastici è l’esatto contrario. Thomas Qualmann, nato a Winchester nel 1983 e che vive e lavora ora a Londra, è stato finalista al Griffin Art Prize lo scorso anno. I suoi disegni partono dalla geometria con rigore e metodo, l’artista studia infatti la proprietà delle figure e le ripete, in sistemi binari alternati con un ritmo proprio, quasi fosse una legatura di valore musicale, quasi volesse che quell’insieme composto, appartenesse non solo a delle linee ma ad una sorta di sequenza immaginaria, atta pero’ anch’essa a non intersecarsi mai.

Il suo è un metodo sovrapposto ad un ritmo, legato ad una forma geometrica che non è mai scomposta, ma “raccolta”, come una vera e propria “idea”. I disegni di Qualmann rimarranno in mostra a Milano, a cura del Circolo Marras e sarà visitabile dal 12 febbraio al 13 marzo 2016 nello spazio “Nonostantemarras” di via Cola di Rienzo.

Una sorta di sintesi di percezioni e “concentrazioni” del pensiero (dell’artista) che si sviluppa attraverso i modelli matematici nella sequenza dei quadrati delle forme nell’atto di crearle con un ritmo mai uguale ma ripetuto ad intervalli regolari, Thomas Qualmann, doverosamente osservante di regole non scritte, ma percettibili attraverso i sensi osserva -e si osserva- all’opposto del lavoro di Coppola di cui si diceva all’inizio: proprio perchè lui, essendo un artista è protagonista, non testimone di un’opera d’arte e sceglie quindi la ricerca scientifica per esprimersi e non la delega ad un programma computerizzato. Spettatore di tutto, il pubblico presente alla bella inaugurazione, attento e curioso, nell’atto di percepirne l’emozione. In un processo cognitivo che gli architetti ed i maestri del colore da sempre chiamano, per dirla come Jodi Sandford, “l’embodiment delle dimensioni del colore” ecco quindi la personificazione stessa del colore nel lavoro di Qualmann, che permette di rendere il colore “soggettivo” a gran parte delle persone, perche’ il colore attiva memorie primarie profonde ed associazioni multiple per chi lo usa, per chi lo vede. I disegni esposti da Nonostantemarras insomma, tutti realizzati a mano dal’artista in bianco, nero e grigio, segnati a matita e ripassati ad inchiostro vogliono esprimere a chi li vorrà leggere a livello di percezione, la matematica come idea pura e linguaggio universale; quell’idea che l’artista aveva in mente quando li ha realizzati e che ora, generosamente, offre al suo pubblico. Come una piccola sinfonia, fatta di segni e buona volontà.

di Cristina T. Chiochia per DailyMood.it

PhotoCredit: http://news.thomasqualmann.com, Pagina Facebook Nonostantemarras e Cristina T.Chiochia

0 Users (0 voti)
Criterion 10
What people say... Leave your rating
Ordina per:

Sii il primo a lasciare una recensione.

Verificato
{{{ review.rating_title }}}
{{{review.rating_comment | nl2br}}}

Di Più
{{ pageNumber+1 }}
Leave your rating

Il tuo browser non supporta il caricamento delle immagini. Scegline uno più moderno.

Click to comment

Trending