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Il surrealismo spagnolo: Hotel Estela, l’arte a Sitges

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In Spagna, precisamente in Catalogna, a Sitges esiste un posto dove l’arte vive declinata in un mood del tutto nuovo. Se infatti siamo abituati a frequentare gallerie, musei, rassegne e collettive e poco altro (mostre in location come ristoranti e cockatail bar), dormire in una delle tante suite dipinta da un noto surrealista spagnolo in un Grand Hotel spagnolo non è cosa da poco.

L’idea di un “Hotel dell’arte” situato sul lungomare, in uno degli angoli più suggestivi e rilassanti di Sitges, il Porto di Aiguadolç è venuta all’Hotel Estela, un hotel a 4 stelle che dispone di 65 camere spaziose, tutte con terrazza e vista mare. E se lascia forse senza parole questo grande sforzo e passione per l’arte e la cultura, è il colpo d’occhio generale a soddisfare gli amanti di dipinti, sculture ed affreschi in puro stile surrealista spagnolo.

Sino a pochi anni fa, il surrealimo spagnolo era un fenomeno per lo più marginale; non tanto per sminuire l’importanza del movimento, ma per quella sua valenza “precoce” che non offriva spunti oggettivi per poterlo poi definire completamente. E così se nel 1974 (anno del cinquantesimo anniversario del primo manifesto surrealista, in un elenco di 65 surrealisti in tutto il mondo, per la spagna apparivano solo Picasso e Dalì), è del 1981 il famoso testo sul surrealismo spagnolo di Francisco Aranda. Il “reale funzionamento del pensiero” attraverso l’arte continua ancora oggi, in questo posto speciale, che è possibile visitare come un museo o soggiornarvi sentendosi un pò mecenati (o acquirenti, dal momento che molte sculture e quadri sono in vendita).

Il “mood” artistico è evidente: nel giardino, nelle scale che portano alla piscina, nelle camere (in modo particolare in quelle del primo piano), nei corridoi, nel bellissimo ascensore – parte di una installazione artistica – nelle sale conferenze, nel cocktail bar e nel ristorante. Le sculture che fanno da padrone all’esterno sono indubbiamente, insieme ai blocchi di travertino con il nome dell’Hotel dell’artista Subirachs, la scultura in bronzo del San Giorgio di Dalì ed una, sempre in marmo di Atchugarry. Ma è entrando nella hall che il mondo dell’arte surrealista, tra sogno, amore, follia e liberazione, abbraccia lo spettatore-cliente-visitatore: Salvador Dalí, Antoni Tapies, Josep Bofill, Pablo Atchugarry, Josep Puigmartí e Lorenzo Quinn mentre a bordo piscina si possono ammirare dei Luis Cadarso o la scultura di Lautaro Diaz e Javier Cuenca. E’ come, insomma, se un filo sottilissimo, legasse indissolubilmente la vita reale ed il sogno dell’arte, al fine di avere una mappatura di una vera e propria “storia del mondo” per come dovrebbe essere o così com’è.

Da vivere poi l’esperienza di dormire in una suite artistica, che con una piccola maggiorazione sul prezzo, garantisce l’esperienza unica di far parte di un’opera d’arte.

Di Cristina T. Chiochia per DailyMood.it

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