L’alfabeto Missoni, rialfabetizzato in un nuovo idioma: alleggerendo, sintetizzando, energizzando.
Parole nuove. Vocaboli che nascono dalle medesime lettere di sempre, mutate di scala, rilette nell’ordine, messe in prospettiva, razionalizzate.
Fiammato, zig zag, patchwork. E ancora pinstripes, righe. E il rachel, sottratto al mondo femminile. Parlati, tutti, su giacca, cardigan, gilet, pullover, pantaloni, bowling shirt, shorts. Un guardaroba, senza tempo e senza età.
Una riduzione all’essenziale, che traduce il comfort del vestire di maglia in un mindset trasversale che tutto tocca, dal cardigan al suit.
Il relax come regola: silhouette sciolte, spontaneità, immediatezza, assenza di costrizioni. Lo sport come attitudine dinamica, catturata nelle forme, nei bordi grafici, nei volumi. Una idea disciplinata di put together, armonico invece che caleidoscopico, sempre inatteso, sottilmente sedizioso.
La tinta unita, che traduce il pattern in texture, e massimizza il colore. I colori, come alfabeto delle luce. Il bianco che li somma tutti e illumina. Il bianco e nero grafico che ritma.
Missoni, parlato al presente.