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Contea di Kerry: un concentrato di Irlanda tra villaggi, scogliere e piccoli arcipelaghi

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Fieramente occidentale per posizione e temperamento, forgiata dal mare aperto quale confine, la contea di Kerry, a sud ovest dell’Isola, nota anche come The Kingdom, è un piccolo universo, lungo la Wild Atlantic Way. Qui la bellezza che disegna il paesaggio, si combina con una forza primordiale tutta atlantica, l’orgoglio per un’eredità storico-culturale millenaria e un’attitudine all’ospitalità franca, sincera e così intrinsecamente Irish.

In questo microcosmo – grande più o meno come il Molise, ma con meno della metà dei suoi abitanti (circa 124.000) – proteso verso ovest, quasi a voler dialogare con l’oceano, si può decidere di fare un viaggio a sé, senza sentire la necessità di esplorare altri territori, tanta è la meraviglia che racchiude.

La si può raggiungere da Dublino o volando a Cork con voli diretti dall’Italia. A circa un’ora di auto si raggiunge Killarney, suo centro più famoso, situato proprio nel cuore della contea, da cui prende il nome il Killarney National Park, area protetta, istituita nel 1932, e Riserva della Biosfera che alterna ettari di boschi con laghi, come il Lough Lane, che si estendono a perdita d’occhio. Chi ama il trekking e le passeggiate, non avrà che l’imbarazzo della scelta e troverà itinerari adatti a tutti i livelli di preparazione, quale, per esempio, la Knockreer Circular Way, raggiungibile in soli 10 minuti dal centro di Killarney: si estende per 5 km, ha qualche pendenza impegnativa, ma anche per questo regala bellissime vedute sul Lough Lane e sulla catena montuosa MacGillycuddy Reeks.

Dopo la tappa al parco nazionale, si può decidere di puntare verso sud per esplorare Iveragh – una delle due penisole che determinano la particolare forma della contea, frastagliandone il. La seconda penisola è Dingle, posta più nord, che con l’arcipelago delle Blasket Islands, segna il punto più occidentale d’Irlanda.

Killarney è, appunto, l’inizio e la fine del Ring, lungo circa 180 chilometri, dal quale si dominano baie incredibili, vallate, rilievi accesi dal verde intenso dell’erba e scorci idilliaci, con cottage che sembrano usciti da una fiaba, o drammatici, dove la costa sembra un’enorme parete conficcata nel blu atlantico. Si può anche percorrere in giornata, ma è consigliato dedicargliene almeno due, o meglio ancora tre, per fare alcune tappe senza fretta e prendendosi il tempo di godersi borghi marinari e panorami, in punti spettacolari quali Moll’s Gap e Gap of Dunloe (passi tortuosi che dominano paesaggi incredibili) o la Torc Waterfall.

Iniziando il giro in senso orario, uno dei primi luoghi in cui fermarsi è sicuramente Kenmare, paesino di pescatori, in cui gallerie d’arte convivono con pub super tradizionali, creando un’atmosfera piacevolmente ibrida, da vivere magari anche seguendo un tour incentrato sulla gastronomia, come quelli di Kenmare Foodie.

Un’altra tappa, la merita Sneem, con le sue case colorate affacciate su un fiordo e luoghi di charme come Parknasilla Resort & Spa, 4 stelle ospitato da un edificio storico, in una tenuta di circa 200 ettari, a un passo dalla scogliera, in cui, tra le altre cose, si può fare un’emozionante esperienza di falconeria.

Da Sneem, si può proseguire verso Waterville, famoso anche per i campi da golf Waterville Golf Links e Hoghs Head Golf Club, entrambi punti ideali per fermarsi una notte scegliendo tra la residenza georgiana del primo e uno degli eleganti cottages del secondo.

Avanzando sempre in senso orario, punto di grande impatto scenografico sono le Kerry Cliffs, alte più di 300 metri, che regalano una bellissima vista su Puffin Island e soprattutto sulle Skelling Islands, le isole che hanno prestato la loro meraviglia ad alcune riprese di Star Wars. L’acuminata Skellig Michael è, infatti, il luogo della scena in cui Rey riesce finalmente a trovare Luke Skywalker: a fare da quinta, l’unicità del monastero del VI secolo, costruito sulla sommità dell’isola da un gruppo di arditi monaci e raggiunto da centinaia di scalini, scavati nella roccia. I resti di quell’insediamento, diventato sito patrimonio dell’umanità UNESCO, sono visibili ancora oggi, e in alcuni momenti dell’anno è possibile raggiungere in barca questo luogo incredibile. Si deve prenotare con largo anticipo perché i gruppi ammessi sono davvero piccoli, ma ne vale la pena.

Molto bello anche lo Skellig Ring, itinerario-estensione del principale del Ring of Kerry, che ha avuto un ruolo da protagonista ne “Il risveglio della Forza”, con il grazioso villaggio di Portmagee, che ha accolto con calore cast e la troupe, proprio come fa con tutti i visitatori.

Il nome Skellig, in questa zona della contea, non identifica solo luoghi meravigliosi, ma anche cose buonissime come i pregiati gin e whiskey della distilleria Skellig Six18, a Cahersiveen, che offre anche la possibilità di fare visite guidate e gin schools, o il finissimo cioccolato artigianale di Skelligs Chocolats di Portmagee.

Un’altra isola che vale la pena di circumnavigare, partendo da Valentia o da Portmagee, è quella di Puffin, posizionata sulla rotta delle escursioni in barca dedicate alle Skellig, riserva della Irish Wildbird Conservancy, che ospita alcune migliaia di coppie di falchi pescatori, petrelli di mare, pulcinelle di mare e altri uccelli marini.

E dopo aver esplorato The Ring of Kerry, il viaggio non può che proseguire verso il villaggio di Dingle, che merita un soggiorno di almeno una notte – indirizzo consigliato il delizioso B&B con vista Pax House– per godersi la speciale atmosfera che caratterizza questo borgo di pescatori in cui immergersi nel Craic irlandese (termine intraducibile che tiene insieme socialità, divertimento nella condivisione e l’allegria del confronto, tipica dei pub) e per scoprire la sua vocazione foodie, godendosi, magari, un’esperienza alla organizzatissima Dingle Cookery School, che ha già messo online un fitto calendario di attività, inclusa “Catch & Cook”: uscita in barca e preparazione di ciò che si è pescato. Altro indirizzo da non perdere quello del gelato Murphy, piccolo caso di grande successo artigianale, diventato famoso in tutta l’Irlanda. Il suo segreto? Solo latte locale e ingredienti naturali.

Maggiori info qui: www.irlanda.com

di Lidia Pregnolato per DailyMood.it

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