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Una donna promettente: Carey Mulligan è la nuova eroina del #metoo

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Hey! I said: What Are You Doing”. È questa la prima sorpresa del film Una donna promettente, in arrivo finalmente nei nostri cinema il 24 giugno. Una donna promettente (Promising Young Woman), diretto da Emerald Fennell (l’attrice che ha interpretato la giovane Camilla Parker Bowles in The Crown) è stato uno dei grandi protagonisti agli ultimi premi Oscar: 5 nomination e un Oscar vinto per la migliore sceneggiatura originale, di Emerald Fennell. Che Una donna promettente non sia un film come gli altri lo si capisce proprio dall’inizio. In una discoteca come tante, in un venerdì sera come tanti, tre ragazzi si accorgono che una ragazza, vestita in un elegante tailleur da lavoro, è stesa su un divanetto completamente ubriaca. Così scatta una scommessa, e uno di loro (che ha il volto di Adam Brody, il bravo ragazzo di The O.C.) la porta a casa sua, e prova ad approfittare di lei. A un certo punto, ecco la sorpresa. “Hey! I said: What Are You Doing”. Quella ragazza è sveglia, è lucidissima. Che fine abbia fatto quel ragazzo lo immaginiamo. Il mattino dopo, con indosso quel tailleur e a piedi nudi, quella ragazza cammina per la strada soddisfatta, mangiando un dolce. Sulle sue braccia cola del liquido rosso. Ma non è lo sciroppo del dolcetto. Nel frattempo sentiamo la canzone It’s Raining Men, che recita “piovono uomini”. Una canzone che qui acquista tutto un altro senso.

Credit: Merie Weismiller Wallace / Focus Features

Quella ragazza di chiama Cassandra, per tutti Cassie (Carey Mulligan). Ogni settimana esce la sera, ogni settimana finge di essere ubriaca, o vulnerabile. Ogni settimana aspetta che un uomo approfitti di lei, in modo da ucciderlo. Annota i nomi delle sue prede, e li conta segnando delle tacche, sul suo taccuino. Quella sete di vendetta forse non sarà mai sopita. È qualcosa che nasce dal suo passato, capiremo, da qualcosa che è successo a una sua amica. Cassie diventa una vendicatrice una volta alla settimana. Il resto del tempo lavora in una caffetteria, tra tazze e dolci, e vive con i genitori nella loro casa borghese.

Una donna promettente è un rape and revenge movie, ma è completamente diverso da qualsiasi film di questo tipo abbiate visto finora. Emerald Fennell, con una felice intuizione, colora la sua storia di colori vividi, di tinte pastello. La vita di Cassie è colorata come i suoi vestiti a fiori, o i suoi maglioncini rosa, come i dolcetti che riempiono il caffè dove lavora. Tutto questo colore è qualcosa che ci avvolge, che ci invoglia a entrare, ma che poi ci fa stare male. Una donna promettente è come un cupcake dalla glassa voluttuosa e colorata, ma con dentro una crema terribilmente acida. Emerald Fennell lavora sempre a una perfetta composizione dell’inquadratura, come nel momento in cui una ceramica rotonda appesa sui muri della caffetteria va a formare un’aureola intorno alla testa di Cassie, fissandola come una santa in un’icona sacra, creando un’immagine allo stesso tempo ironica, ma anche volendoci dire qualcosa sulla sua missione. Guardate anche la scena dell’addio al celibato: Emerald Fennell usa gli stereotipi delle scene sexy (il ralenti, i primi piani sulle labbra) per raccontarci qualcosa di completamente diverso dalle scene di questo tipo. Così, anche il sottofinale e il finale sono scioccanti.

Tutto questo è accentuato dal fatto che a dare il volto a Cassi, è Carey Mulligan, attrice inglese dal viso dolcissimo da cerbiatto. Da An Education fino a Drive, e in molte altre pellicole, l’avevamo vista come ragazza inesperta, indifesa, una donna che poteva essere raggirata, o che suscitava l’istinto di essere protetta. Qui è una donna che è padrona del suo destino, che ha scelto una strada dura, violenta, con la determinazione di chi ha una missione da portare a termine. Carey Mulligan entra nel personaggio di Cassie rimanendo se stessa. Quel volto da cerbiatto c’è sempre, solo che qui è solcato da espressioni depresse, o sottilmente violente. Il fatto è che Carey Mulligan riesce a suscitare empatia, nonostante sappiamo che sia un’assassina. Riesce a farlo per quel viso, e perché, in fondo, punisce solo gente ignobile. Quando incontra un uomo che forse merita fiducia, con cui canta e balla Stars Are Blind di Paris Hilton, siamo combattuti. Facciamo il tifo per lei, per loro, ma sappiamo a cosa è dedicata la sua vita, e che non sarà facile conciliare le due cose.

Cassie è un personaggio a suo modo attualissimo, perché porta sullo schermo istanze che negli ultimi anni hanno animato la nostra società, una rivendicazione di tutte le donne a non essere più oggetti, a non essere più vittime. Ma Cassie è anche un ritratto completamente nuovo della donna vendicatrice, ed entra a buon diritto nella galleria che comprende La sposa in nero, Thelma e Louise e la Sposa di Kill Bill. Emerald Fennell riesce a fissarla in immagini iconiche. Del tailleur con dolcetto e braccia insanguinate abbiamo detto. Ma anche il tailleur pantalone nero che la vede ferma in mezzo alla strada (diventato la locandina del film) e il look da crocerossina con i capelli arcobaleno sono già entrati nell’immaginario. In quest’ultima immagine, che entra in scena sulle note di una cover di Toxic di Britney Spears, sembra quasi un personaggio della DC Comics, che potrebbe essere una compagna più dolce del Joker. O anche un personaggio uscito dalla macchina da presa di Quentin Tarantino. La Carey Mulligan di Una donna promettente è la degna erede dell’Uma Thurman di Kill Bill, perfetto simbolo dell’era del #metoo.

di Maurizio Ermisino per DailyMood.it

 

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