Cine Mood

Oscar 2021: Mank guida le nomination, Pausini e Pinocchio soddisfazioni italiane

Published

on

Nell’anno della pandemia era prevedibile. E infatti così è stato: ancor più che nelle passate edizioni, è Netflix a dominare la corsa agli Oscar 2021. Ben 35 le candidature ottenute dal colosso dello streaming, con due titoli entrati in nomination per il miglior film della stagione. e Il processo ai Chicago 7, le due pellicole di punta di Netflix, rispettivamente con dieci e sei candidature totali, nella sfida per la statuetta più importante, se la dovranno vedere con Nomadland, fresco trionfatore ai Golden Globe, The Father, Sound of Metal, Minari, Judas and the Black Messiah, tutti con sei nomination, e Una donna promettente, che segue con cinque. Fuori dalla categoria maggiore ma sempre con cinque candidature, Ma Rainey’s Black Bottom (altro film Netflix), quattro invece per News of The World, tre per One Night in Miami e Soul della Pixar.

Di sorprese, rispetto alle previsioni della vigilia, ce ne sono state poche, e come facilmente pronosticabile, l’Academy quest’anno ha deciso di accontentare un po’ tutti i pretendenti in campo, arrivando alla fine anche a comporre un quadro di nomination che appare più che mai inclusivo. Come non era mai successo nella storia degli Oscar, compaiono infatti due nomi femminili nella cinquina della regia, Chloe Zhao (Nomadland) e Emerald Fennell (Una donna promettente), mentre tra gli attori protagonisti, troviamo Steven Yeun, che grazie alla sua interpretazione in Minari diventa il primo “Asian american” di sempre a gareggiare in questa categoria. A vedersela con lui, oltre ai “veterani” Gary Oldman e Anthony Hopkins, il favoritissimo (e compianto) Chadwick Boseman (Ma Rainey’s Black Bottom) e l’inglese di origini pakistane Riz Ahmed (Sound of Metal), andando così a formare una cinquina che è l’immagine perfetta della tendenza inclusiva di questa edizione.

Questioni socio-culturali a parte, gli Oscar 2021 ci regaleranno come sempre una sfida avvincente dai verdetti alquanto scontati. Perché se, oltre a Boseman tra gli interpreti maschili, le uniche statuette assicurate sembrano quelle di Soul come miglior film d’animazione e di Another Round come miglior film internazionale (soprattutto dopo che Thomas Vinterberg è stato candidato come miglior regista), nelle altre categorie i giochi sono apertissimi. Tra Vanessa Kirby (Pieces of a Woman) e Frances McDormand (Nomadland) sarà una lotta all’ultimo voto per aggiudicarsi il premio come miglior attrice protagonista; nella cinquina degli attori non protagonisti  deve vedersela con due interpreti di Judas and The Black Messiah (Daniel Kaluuyah e Lakeith Stanfield) e Leslie Odom Jr (One Night in Miami); tra le non protagoniste è difficile fare una previsione, con cinque agguerritissime contendenti (Olivia Colman, Glenn Close, Amanda Seyfreid, Maria Bakalova, Yuh-Jung Youn).

Per quanto riguarda il cinema italiano, nonostante Notturno di Gianfranco Rosi, già escluso, come sapevamo, dalla cinquina Miglior Film Internazionale sia rimasto fuori anche da quella dedicata ai documentari, possiamo solo essere contenti, considerando le tre candidature ottenute. Laura Pausini, infatti, dopo la vittoria del Golden Globe, è stata candidata per la sua canzone Io sì, del film di Carlo Ponti con Sophia Loren La vita davanti a sé, mentre il Pinocchio di Matteo Garrone è in nomination per i migliori costumi e per il miglior trucco. Una bella notizia per il nostro cinema, che è riuscito a far sentire la sua presenza anche in un’annata come questa, del tutto particolare e – speriamo – unica. Appuntamento al 25 aprile.

di Antonio Valerio Spera per DailyMood.it

 

0 Users (0 voti)
Criterion 10
What people say... Leave your rating
Ordina per:

Sii il primo a lasciare una recensione.

Verificato
{{{ review.rating_title }}}
{{{review.rating_comment | nl2br}}}

Di Più
{{ pageNumber+1 }}
Leave your rating

Il tuo browser non supporta il caricamento delle immagini. Scegline uno più moderno.

Click to comment

Trending