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Bar code: come contrastare le rughe del fumatore con la medicina estetica

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Oggi le chiamano “barcode”, ma prima di questo appellativo, erano conosciute come “rughe delle fumatrici”, forse perché ricordano l’espressione tipica della bocca quando si aspira una boccata dalla sigaretta.

Concentrate verticalmente attorno alle labbra – soprattutto quello superiore – con una lunghezza variabile da pochi millimetri a uno, a volte due centimetri, sono in realtà il risultato della conformazione facciale, più che di un movimento reiterato.

Ma indipendentemente dalla loro origine, restano antiestetiche per chi è costretto a indossarle, perché “invecchiano” la bocca al di là dell’età anagrafica.

Perché si formano?
I motivi dell’insorgere delle rughe possono essere molteplici e ovviamente sono diversi a seconda dell’età e dello stile di vita.

Le principali ragioni che influenzano la condizione dell’epidermide di donne di tutte le età sono di certo lo stress, la scarsa idratazione della pelle, il dormire poco e male, il fumo e l’elevata esposizione a raggi UV.

Di solito si associa la comparsa delle rughe all’invecchiamento ma non è sempre così; anche al di sotto dei trent’anni, infatti, il volto di una donna può iniziare a incresparsi, questo appunto perché alcune cause riguardano tutte le fasce d’età e spesso addirittura le più giovani maggiormente rispetto alle donne mature.

Di certo le ragazze sono più soggette a stress e poco sonno a causa di uno stile di vita solitamente più frenetico e vedono per questo la comparsa prematura delle prime rughe.

Anche un’alimentazione non equilibrata, povera cioè di vitamine e di acqua, può compromettere la pelle attorno alle labbra: assumere quantità di frutta e verdura esigue o bere meno di un litro e mezzo d’acqua ogni giorno assicura la giusta idratazione, elemento essenziale per una pelle elastica.

L’eccessiva mimica del viso inoltre può velocizzare la comparsa di un invecchiamento cutaneo precoce; essendo le labbra responsabili di movimenti ripetitivi (ciò che accade quando si fuma una sigaretta appunto o quando si parla e si mastica), la pelle a contorno tende ad invecchiare più rapidamente rispetto alle altre zone del volto.

Da non sono da sottovalutare poi i fattori genetici o quelli ambientali: l’esposizione prolungata e frequente a raggi solari naturali o artificiali infatti, agisce violentemente sul sottile contorno labbra e agenti atmosferici come freddo, vento e sbalzi di temperatura possono indebolire di molto l’elasticità della zona sensibile.

Infine non è da trascurare l’azione degli agenti chimici: l’uso eccessivo di detergenti aggressivi (creme poco delicate o struccanti viso per la rimozione del trucco) influisce molto sull’invecchiamento della pelle di tutta la faccia.

Come combatterle?
Ce lo spiega la dottoressa Alice Sara Magri, chirurgo maxillofacciale presso Image Regenerative Clinic di Milano del Prof. Carlo Tremolada, caposaldo della medicina rigenerativa.

«I protocolli e le soluzioni per risolvere le rughe intorno alla bocca, naturalmente sono molteplici, variabili da paziente a paziente in base ai suoi anni e alla struttura della pelle e muscoli, ma laddove la presenza di rughe periorali è determinata da un forte dinamismo dovuto all’espressività, si può iniziare con una combinazione di due “armi”: tossina botulinica e acido jaluronico. In questi casi, io suggerisco innanzitutto la tossina botulinica per via iniettiva – spiega la dottoressa Magri – Deve essere usata in basso dosaggio per non azzerare il movimento, bensì per ammorbidirlo, in modo che le rughe dinamiche si affievoliscano, ma si mantenga naturalezza espressiva. La tossina botulinica può essere fatta in combinazione con sedute combinate di biorivitalizzazioni, sempre quindi per via iniettiva, con acido jaluronico non crosslinkato e biomimetici, cioè attivi non riempitivi».

Il solo riempimento con filler di varia natura, infatti – cosa che spesso viene proposta per l’immediatezza del risultato e la soddisfazione della paziente  – finisce per appesantire la zona del labbro superiore, togliendo naturalezza al piano istintivo del viso, cioè quello della bocca, mentre la combinazione di tossina botulinica e jaluronico garantisce un effetto più naturale e molto piacevole.

«Un po’ di riempitivo, invece, è consigliato quando anche le labbra hanno perso turgore e idratazione», continua la dottoressa Magri. «Concentrarsi sul barcode senza considerare tutto il quadro sarebbe un errore e quindi bisogna capire se anche la mucosa labiale necessita di attenzione».

Altre soluzioni, che a volte vengono adottate da sole o in combinazione fra loro, nonché con i due trattamenti sopra indicati, possono essere un ciclo di due sedute di laser non ablativo, come ad esempio il laser Fraxel, un ciclo di peeling con acido tricloracetico e applicazioni di PRX, un biostimolante che non crea desquamazione ma funge da riattivatore cellulare, in modo da stimolare la produzione di collagene.

«A volte il barcode viene eliminato con uno dei trattamenti illustrati», spiega ancora la dottoressa Magri, «sempre creando un protocollo specifico da caso a caso, costruito, come abitualmente facciamo in Image Regenerative Clinic, sulla paziente e sulle sue esigenze».

Maggiori info: https://www.istitutoimage.it

di Lidia Pregnolato per DailyMood.it

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