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Il futuro dei fondotinta? Formule con benefici aggiunti per la pelle e packaging ad elevata sicurezza

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L’uso forzato della mascherina ha cambiato molto della routine di bellezza quotidiana e delle nostre abitudini cosmetiche. Oltre alla skincare, l’onda lunga del cambiamento ha toccato anche il make-up, che è stato rivisto dai consumatori in termini di scelta dei prodotti  (+ occhi – labbra) e dalle aziende in termini di nuove formulazioni & nuovi packaging.

Ma se il tempo delle mascherine si avvia alla sua conclusione, ora resta da capire cosa accadrà nei prossimi mesi, come cambieranno le formulazioni e i packaging dei fondotinta e quali saranno i nuovi diktat nel mondo del make-up. A parlarcene è Romualdo Priore, Direttore Marketing di Lumson, che nel suo background conta una lunga esperienza anche nel mondo dei prodotti e delle formulazioni.
In questi mesi è cresciuta la richiesta di formule no-transfer, per via dell’uso della mascherina?
Nei prossimi mesi, quali saranno le tendenze emergenti nel segmento dei fondotinta?
Negli ultimi anni la ricerca ha notevolmente modificato le formulazioni, garantendo una tenuta del prodotto variabile in ore, senza creare quella sensazione di “secchezza” sulla pelle.

Oggi il mercato offre una vasta scelta di fondotinta no-transfer, di diversa struttura e con differenti rivendicazioni in termini di ore. Con una precisazione: il fondotinta come tutti i prodotti di make-up, ha una funzione temporanea, il suo obiettivo è quella di perfezionare il colorito e camuffare eventuali imperfezioni dell’incarnato, e deve poter essere rimosso con facilità con un normale make-up remover.

Per il futuro credo che la ricerca si focalizzerà sui benefici della pelle. La pelle ha la necessità di ossigenarsi continuando la sua normale attività di rigenerazione cellulare, ma questo processo viene ostacolato dall’uso costrittivo e prolungato delle mascherine che possono causare arrossamenti o irritazioni. Quindi, sono certo che l’orientamento dei laboratori di sviluppo si concentrerà più su concetti di make-care con aggiunta di principi attivi “funzionali”, e meno sulla tenuta in termini di ore.

I benefici sulla pelle, d’altronde, sono quello che cercano anche i consumatori di oggi e di domani, ovvero i Millenials e la Generazione Z, alla ricerca di benefit e non di claim.

Un discorso a parte merita il tema dell’ampliamento e dell’assortimento delle gamme cromatiche, esistono brand che hanno lanciato fino a 40 colori forse eccessivi ma necessari per soddisfare le nuove richieste. È un dato di fatto, perché non si tratta di un trend ma di una precisa necessità del mercato, caratterizzato da differenti etnie e da una crescita progressive del mix dei colori delle differenti razze.

Il fondotinta rimarrà un must have nel beauty di ogni donna?
Assolutamente sì. Il fondotinta è un must nel trucco sin dall’Antichità. Certo, il suo antenato era ben lontano dal concetto di fondotinta moderno: una mistura di polveri di gesso, piombo e aceto, usata per dare alla pelle un aspetto ceruleo e che, per l’alta percentuale di monossido di piombo, poteva provocare danni alla pelle e ai capelli. Ma le cose sono nel tempo sono molto cambiate. Le formule si sono evolute a tal punto che i fondotinta odierni sono dei veri alleati della pelle (il termine make-care definisce esattamente il loro obiettivo) tuttavia non bisogna mai dimenticare la funzione primaria, ovvero migliorare l’incarnato del viso.

In termini di sicurezza: che cosa ne sarà dei tester e dei prodotti da provare e riporre sui counter?
E quali saranno, in termini di packaging, le soluzioni più adatte a queste nuove esigenze di consumo?
Le case cosmetiche dovranno fare molta attenzione ai tester nei punti vendita, dovranno utilizzare packaging che non permettono il contatto diretto con il prodotto.

In termini di packaging saranno sempre più richieste le soluzioni che preservano il prodotto dal contatto con l’aria (o altri agenti esterni) e che riducono il rischio di contaminazioni, come gli airless e i touchless.

I Touchless, in particolare, sono una nuova generazione di airless con pouch che ai vantaggi di un airless tradizionale aggiungono diversi plus in più. Assicurano l’assoluta inviolabilità del prodotto grazie all’impiego dell’HSCS (Hermetic  Snap  Closure System), un sistema di chiusura ermetico brevettato da Lumson.

E poi sono molto versatili perché, grazie alla pouch disponibile in mono o multi-strato, possono essere impiegati per diversi tipi di formula, anche quella più strutturata, garantendo sempre la perfetta erogazione del prodotto e zero residui.

Per i fondotinta continueranno ad essere utilizzati anche i tradizionali flaconi in plastica e in vetro con dropper o sistema a pistone: packaging che garantiscono elevate possibilità di personalizzazioni, decori e finiture e un perfetto dosaggio.

Anche nei formati potrebbero esserci delle novità: oltre al tradizionale formato da 30 ml, il mercato chiede anche formati più piccoli da 10\15\20 ml.

Come dire: le novità di certo non mancheranno!

Copertina: Designed by Freepik

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