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Ciao e grazie, LUCIO.

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L’arte di Lorenzo Marini oggi diventa celebrativa.

Lorenzo Marini ha realizzato due nuove opere d’arte per rendere omaggio a Lucio Del Pezzo e arricchire così il patrimonio d’arte contemporaneo.

Anche se Lucio Del Pezzo ci ha lasciato qualche giorni fa, le sue opere rimangono a testimonianza della classificazione dei simboli urbani dentro i suoi famosi casellari.

Due lavori celebrativi quelli di Lorenzo Marini, due opere che misurano 70×40 cm che saranno esposte alla personale “Dal silenzio alla parola”, in cartello alla Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia. La mostra avrebbe dovuto tenersi dal 21 marzo al 10 maggio, ed è spostata, causa Coronavirus, a data da destinarsi.

Lorenzo Marini è sempre stato affascinato dal linguaggio artistico di Lucio Del Pezzo, per il suo essere poliedrico e multiforme. Lucio Del Pezzo è l’artista in Italia che ha saputo coniugare più di tutti Pop Art, Metafisica, Astrattismo e Dada. La sua espressione d’arte è una contaminazione continua che si è concretizzata con l’utilizzo di oggetti comuni che, arricchiti con materiali diversi, superano il confine tra dipinto e scultura, tra immagine e oggetto tridimensionale.

Marini ha applicato la sua arte nei cosiddetti “Visual Box” delle opere di Del Pezzo.

Oggetto di questa “fusione” artistica sono i noti casellari che hanno caratterizzato la sua arte negli anni ’60 e ’70: campi costruiti con pannelli geometrici monocromi ispirati alla corrente metafisica, che ospitano oggetti della società del consumo (birilli, uova, ventagli, orologi, manichini), molto diversi tra loro e talvolta molto colorati, con un consueto carattere ludico e ironico tipico del movimento dadaista. I casellari venivano usati dall’artista come lente di ingrandimento per un’analisi critica della società, del consumismo e dello scarto degli oggetti, e venivano elevati ad oggetto architettonico e scultoreo.

Il pensiero di Marini è quello di ricordare e omaggiare oggi uno dei personaggi più influenti della scena artistica contemporanea, e per l’occasione ha selezionato 30 type della sua Type Art.

Marini ha reinterpretato lo sfondo di box grigi di Del Pezzo, innestando la bellezza geometrica delle sue lettere, con una dedica personale in cui si legge “Ciao e grazie Lucio”.

Le sue lettere da sempre intendono manifestare la bellezza intrinseca e il valore estetico e ludico di segni e forme che si liberano dalla loro funzione grammaticale e gabbia interpretativa, per raggiungere una libertà artistica e individuale.

In queste due opere, le lettere sono attori singoli, come gli oggetti di Del Pezzo.

Si celebra la loro singolare bellezza, ancor di più nell’opera a sfondo nero che esalta le singole personalità, ma al tempo stesso si suggerisce la loro lettura d’insieme, in una scultura tridimensionale che scopre la sensibilità di Lorenzo Marini e il suo personale messaggio dedicato a Lucio del Pezzo.

 

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