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Faces of Frida: una mostra virtuale per conoscere a fondo l’artista messicana

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Un’esperienza totalmente immersiva tra le opere e nei luoghi di vita di una donna e artista tra le più conosciute e affascinanti del Novecento, la messicana Frida Kahlo. Di lei si sa praticamente tutto, vita, opere, amori, pensiero… ma chissà perché sfugge sempre qualcosa. Forse è arrivato il momento di conoscerla a fondo, grazie a Faces of Frida (https://artsandculture.google.com/project/frida-kahlo), una retrospettiva digitale messa in piedi da Google Arts & Culture, la piattaforma-museo virtuale che riunisce milioni di opere d’arte e contenuti multimediali visibili in alta risoluzione. E la mostra dedicata all’artista messicana è una di queste, con 800 opere più fotografie di oggetti personali, lettere, abiti… Un progetto di ampio respiro che ha coinvolto ben 33 musei di sette nazioni. E tra le funzioni più interessanti, il tour virtuale della sua casa realizzabile grazi a Google Street View, che permette di entrare ed esplorare proprio il luogo più “sacro” e iconico, quella Casa Azul (casa blu) che il marito, il pittore Diego Rivera, regalò a Frida nel centro di Coyoacán, a Città del Messico, dove l’artista nacque e trascorse praticamente tutta la vita. Casa che Rivera regalò alla municipalità quattro anni dopo la morte della Khalo, avvenuta nel 1954, all’età di 47 anni, trasformata nel Museo Frida Khalo e che oggi raccoglie non solo le sue opere, ma anche quelle dello stesso Rivera e di molti artisti loro amici, tra i quali Paul Klee, Yves Tanguy, Marcel Duchamp. Ecco allora la cucina, il bagno con la vasca piastrellata e con i famosi corsetti che Frida era costretta a indossare a causa dei suoi problemi invalidanti alla schiena, appesi a ganci e attaccapanni. Il giardino pieno di piante e colori, la sua camera e i tanti oggetti a lei appartenuti.

E poi le sue opere, così note, così conosciute che mostrano la sua visione artistica, catartica, un varco per entrare nella sua psiciologia e nell’enorme sofferenza fisica che le numerose operazioni chirurgiche le inflissero. I quadri si possono esplorare attraverso percorsi tematici, tutti contestualizzati e tutti ampiamente commentati e descritti, dalle tecniche pittoriche utilizzate alla descrizione dei dettagli, anche i più piccoli. E ovviamente, grazie alla funzione zoom si può quasi “entrare” in ciascuno, osservando la singola pennellata o il particolare che sicuramente una visione classica ha lasciato sfuggire. Insomma, dopo la visione di Faces of Frida probabilmente potrete dire di conoscere a fondo l’artista, la sua vita, il suo amore per Rivera, la sua casa, il suo pensiero e la sua concezione dell’arte.

di Maria Maccari per DailyMood.it

 

 

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