Cine Mood

Last Christmas. La canzone degli Wham! Ora è un film!

Published

on

Last Christmas I gave you my heart, but the very next day you gave it away, this year to save me from tears, I’ll give it to someone special”. Sono le parole di Last Christmas, la canzone degli Wham! che sappiamo tutti a memoria, e che ogni Natale torna come colonna sonora delle feste. Ma quest’anno, a Natale, non ci sarà solo la canzone: Last Christmas è un film, in uscita il 12 dicembre, diretto da Paul Feig, e scritto da lui con Emma Thompson. Nel cast ci sono Emilia Clarke, Henry Golding, Michelle Yeoh e la stessa Emma Thompson. Come potrete immaginare, è una commedia romantica. La canzone degli Wham!, non a caso, parlava di una storia d’amore finita male. Ma in quel “lo scorso Natale ti ho dato il mio cuore” può esserci molto di più. Ed Emma Thompson e Paul Feig hanno colto altri spunti da quella canzone, e hanno dato vita a un film insolito, inaspettato, diverso dal solito.

Al centro della storia ci sono Kate (Emilia Clarke), che lavora nel negozio di articoli natalizi di Natalia (Santa, nella versione originale, Michelle Yeoh), una signora cinese innamorata di tutto ciò che è natalizio. Kate, figlia di una coppia croata arrivata a Londra negli anni Novanta durante la guerra nei Balcani, vorrebbe fare la cantante, ma si trova a vestirsi da elfo per lavorare in quel negozio. Un giorno incontra Tom (Henry Golding), un ragazzo di origine asiatica, che guarda sempre in alto e cammina danzando lieve come fosse Gene Kelly. I due si conoscono, legano. Ma c’è qualcosa di non detto, di misterioso, in questa storia d’amore che è nell’aria ma non decolla, tra due persone che si cercano, e a volte si trovano, ma a volte no.

La prima cosa che ci è venuta in mente, pensando a un film dal titolo Last Christmas, fuorviati anche dal quel famoso video girato sulle nevi in Svizzera, che era una sorta di Vacanze di Natale più patinato e romantico, era una classica storia d’amore, magari in montagna, e magari ambientata negli anni Ottanta, che tanto sono molto di moda. L’altra idea che ci è venuta in mente è che Last Christmas sarebbe potuto diventare il nuovo Love Actually, la rom com tipicamente inglese, quella che di solito è scritta da Richard Curtis ed è interpretata da Hugh Grant o Colin Firth. E invece, Last Christmas non è niente di tutto questo. In alcuni momenti non ha le raffinatezze di Love Actually, ha dei momenti di comicità più grossolani. Ma è proprio la storia ad andare da un’altra parte. In questo film “cuore” e “amore”, parole abusate al cinema e nelle canzoni, hanno un altro significato.

Certo, Last Christmas deve molto al cinema inglese recente. Basti pensare al personaggio di Kate che, fisicità a parte, è debitore di quello di Bridget Jones: incasinata, pasticciona, maldestra, single e incline al flirt facile, e anche a qualche drink di troppo. Bob, invece, che si muove in bicicletta e non ha un cellulare, è un personaggio finora mai visto. Nelle loro storie si infilano poi alcune vicende legate alla Brexit e all’odio per gli stranieri, ed altre che ruotano intorno a un centro di accoglienza per senzatetto che si trova vicino al negozio dove lavora Kate. Tutto ci sembra messo dentro un po’ alla rinfusa, un po’ all’improvviso e tutto insieme. Ma l’intento, comunque, ci sembra sincero. Ne esce un film dolceamaro, sognante e anche sorprendente.

E poi c’è lui. La presenza che sentiamo in tutto il film. Lui, purtroppo, non può essere in scena, ma c’è la sua voce. George Michael accompagna tutto il film, don la dolce melodia di Last Christmas, che dà il titolo e il tema al film, ma anche con altri due brani degli Wham! (Everything She Wants e Wake Me Up Before You Go-Go) e altri successi da solista. Se i brani in coppia con Andrew Ridgeley sono tutti nella prima parte del film, la più spensierata, nella seconda arrivano Faith, dal ritmo inconfondibile, e l’intensa One More Try, che è la colonna sonora di un momento di delusione. Freedom! 90 e Praying For Time, dall’album Listen Without Prejucide, del 1990 (il primo disco con cui George Michael diceva basta al divismo e alla sua immagina da macho costruita dai discografici), arrivano in dei momenti piuttosto importanti: la prima in una scena di libertà, e di rinascita dalla delusione, e la seconda due volte, prima in un momento magico tra Kate e Tom, poi  – nella versione unplugged – dopo la vera svolta narrativa del film. Musicalmente ci stanno bene, ma si tratta di due canzoni molto particolari. Freedom! 90 parlava sì di libertà, ma di quella di George Michael dalla sua immagine e dallo star system; Praying For Time, invece, parlava di ricchezza, povertà e ipocrisia. Le canzoni di George Michael, che a distanza di tempo ci sembrano sempre più belle, sono insomma usate un po’ a caso, e non, come fatto ad esempio con quelle dei Beatles in Across The Universe, per costruirci su una trama. Ma non fa niente. In Last Christmas, il film, ci stanno benissimo.

di Maurizio Ermisino per DailyMood.it

0 Users (0 voti)
Criterion 10
What people say... Leave your rating
Ordina per:

Sii il primo a lasciare una recensione.

Verificato
{{{ review.rating_title }}}
{{{review.rating_comment | nl2br}}}

Di Più
{{ pageNumber+1 }}
Leave your rating

Il tuo browser non supporta il caricamento delle immagini. Scegline uno più moderno.

Click to comment

Trending