Cine Mood

Un’avventura: San Valentino al cinema con le canzoni di Mogol e Battisti

Published

on

Un film vivo, di impatto. Sarà un successo”. Così Mogol parla di Un’avventura, il musical omaggio alle grandi canzoni da lui scritte e interpretate da Lucio Battisti. Un’operazione cinematografica intelligente che si presenta nelle sale come la pellicola evento di questo San Valentino.

Ovviamente al centro del racconto c’è una storia d’amore, quella tra Matteo (Michele Riondino) e Francesca (Laura Chiatti), due ragazzi che alla fine degli anni Settanta si trasferiscono dalla Puglia a Roma per costruirsi un futuro insieme e realizzare i loro sogni. L’evoluzione del loro rapporto è condotta sullo schermo seguendo le note e le parole di alcuni intramontabili pezzi firmati Mogol/Battisti, che si inseriscono nella narrazione cantati e ballati dai protagonisti. Si parte da Un’avventura, che dà il titolo al film, si passa per per Balla Linda e Acqua azzura, acqua chiara, e si arriva a Non è Francesca e Dieci ragazze. Mancano dei must come La canzone del sole e Emozioni, ma non tutti i testi potevano sposarsi con una storia coerente, che non forzasse la mano per inserire tutte le canzoni firmate dalla coppia d’oro della musica leggera italiana. Insomma, un’operazione stile Across the Universe, il film di Julie Taymor costruito sulle canzoni dei Beatles, che si presenta come un prodotto assolutamente atipico per il panorama italiano – nonostante il genere abbia avuto negli ultimi anni due esempi importanti come Ammore e malavita dei Manetti Bros. e Riccardo va all’inferno di Roberta Torre (già autrice del cult Tano da morire). Un progetto ambizioso e complicato, sia produttivamente sia artisticamente, che lascia sperare, anche dopo il riuscito esperimento de Il primo re, in una nuova era del cinema di genere per l’industria italiana.

Un plauso, dunque, a produttori ed autori per il coraggio messo in campo. Ciononostante, però, Un’avventura non convince appieno. Le canzoni, ben riarrangiate da Pivio e Aldo De Scalzi (autori anche della colonna sonora originale), muovono perfettamente i tempi della narrazione (grazie anche al lavoro di sceneggiatura di Isabella Aguilar) e immergono lo spettatore nei ricordi della grande musica italiana del passato, i costumi e le scenografie rendono benissimo l’Italia degli anni Settanta, e quella tra i due protagonisti non è la solita storia d’amore dal finale scontato. Eppure siamo molto, molto lontani dai modelli americani (vedi La La Land): le coreografie di Luca Tommassini non riescono a dominare lo schermo e a coinvolgere pienamente il pubblico, la regia di Marco Danieli non ottiene il giusto equilibrio tra le parti cantate e la narrazione tradizionale, ed infine la coppia Riondino-Chiatti non appare pienamente a suo agio nella dimensione musicale. Il risultato finale, così, si avvicina più alla tradizione dei nostri musicarelli che a quella dei grandi musical hollywoodiani, e stenta veramente a decollare nei suoi 105 minuti di durata. Peccato, perché Un’avventura aveva tutte le potenzialità del vero cult movie. Rimane comunque un prodotto originale che può dire la sua al botteghino. A San Valentino e non solo.

di Antonio Valerio Spera per DailyMood.it

0 Users (0 voti)
Criterion 10
What people say... Leave your rating
Ordina per:

Sii il primo a lasciare una recensione.

Verificato
{{{ review.rating_title }}}
{{{review.rating_comment | nl2br}}}

Di Più
{{ pageNumber+1 }}
Leave your rating

Il tuo browser non supporta il caricamento delle immagini. Scegline uno più moderno.

Click to comment

Trending