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Il mistero della casa del tempo: la magia conquista anche Cate Blanchett

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Il paragone con la saga di Harry Potter viene naturale. Anche in questo caso il film è tratto da una saga letteraria di successo (quella di John Bellairs e Edward Gorey), anche in questo caso il protagonista è un preadolescente alle prese con la magia, ed è indubbio che questo film rappresenti un nuovo tentativo da parte dell’industria hollywoodiana di trovare un personaggio e una storia che possano raccogliere l’eredità cinematografica di Harry e di Hogwarts. Ma in realtà Il mistero della casa del tempo non ha nulla a che vedere con le vicende del celebre maghetto occhialuto delle storie di J.K. Rowling.
Presentato alla Festa del cinema di Roma, il film vede infatti protagonista Lewis Barnavelt, bambino di dieci anni rimasto orfano dopo la morte improvvisa dei genitori. Lewis è così costretto a trasferirsi a New Zebedee in Michigan, nella misteriosa casa dello zio Jonathan, che nasconde tanti segreti, in primis quello che riguarda lo strano ticchettio che proviene dall’interno delle mura dell’abitazione. Un ticchettio che ossessiona tanto il padrone di casa quanto la sua enigmatica vicina, Mrs Zinneman.

Interpretato da un sempre brillante e inarrestabile Jack Black e dall’elegante e sublime Cate Blanchett, Il mistero della casa del tempo è diretto da Eli Roth, il regista di horror come Hostel e Green Inferno, che per la prima volta abbandona le atmosfere splatter per dedicarsi ad una storia fantasy per ragazzi, incentrata sul mondo della magia. “Della storia – ha raccontato la Blanchett che ha accompagnato la presentazione del film al festival della capitale – mi intrigava il fatto che la magia fosse nel mondo reale. La magia è trasformazione ed è un’enorme metafora dell’idea che si può cambiare e migliorarsi sempre”. Il piccolo Lewis ritrova infatti sicurezza in se stesso, dopo la morte dei suoi genitori, proprio quando scopre che lo zio e la sua vicina sono due stregoni, mettendosi in gioco e decidendo di studiare per diventare anche lui un mago.

La parola che più ricorre nella pellicola è “indomito”, che il piccolo protagonista si ripete costantemente per ritrovare forza e coraggio per andare avanti. “Ciò che rende indomiti – ha spiegato Cate Blanchettnon sono tanto i successi, quanto i fallimenti. Cadere e poi rialzarsi. Si impara poco dai successi, io ad esempio cerco sempre di soffermarmi sugli errori, perché sono questi a farti comprendere quale strada percorrere”.
In fondo è questo il messaggio che vuole trasmettere il teen fantasy di Roth. Un originale divertissement per ragazzi, ambientato in una cornice incantata e sfumato a tratti in tonalità dark, che porta avanti il suo “discorso educativo” grazie alla classica opposizione bene vs male. Nella stramba e soprannaturale atmosfera creata dal regista, con poltrone e zucche viventi, bambole impazzite e leoni floreali, sono tante le tematiche che vengono trattate. Tra esse, anche quella della famiglia. “Lewis, Jonathan e Mrs Zimmerman –ha concluso l’attrice – sono fondamentalmente tre persone rimaste orfane in modi diversi, insieme formano una nuova famiglia e in essa ritrovano la forza per combattere la negatività. Le famiglie si formano in mille modi diversi”.

In uscita nelle sale il prossimo 31 ottobre, perfettamente in tempo per Halloween, Il mistero della casa del tempo non racconta di babbani e maghi e non ci immerge in un mondo fantastico fuori dallo spazio e dal tempo, ma saprà comunque appassionare e divertire il pubblico più giovane con le sue trovate e con la delicatezza della sua storia.

di Antonio Valerio Spera per DailyMood.it

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