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Venezia 75, giorno 5: I primi episodi de L’amica geniale e il western The Sisters Brothers

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E’ scoppiata la Ferrante fever al Lido di Venezia. Il cinema non c’entra in questo caso, perché, come succede da qualche anno (ricordiamo la presentazione dei primi episodi di The Young Pope), anche le serie televisive cominciano a ritagliarsi il loro spazio nel programma della Mostra. In questa edizione è appunto il turno de L’amica geniale, serie tratta dal successo letterario internazionale della misteriosa Elena Ferrante e diretta da Saverio Costanzo. La serie, di cui sono stati presentati in anteprima i primi due episodi, è girata a Napoli ed è prodotta da HBO con Wildside, Rai e Fandango. Ad accompagnare il regista alla première veneziana, anche Alba Rohrwacher (voce narrante della storia) e gran parte del cast (le giovanissime Elisa Del Genio e Ludovica Nasti e le adolescenti Margherita Mazzucco e Gaia Girace.Il mio nome è stato suggerito ai produttori dalla stessa Elena Ferrante – ha dichiarato Costanzo. Il fatto che fosse un grande progetto non mi ha mai spaventato”. Il regista ha poi aggiunto: “L’Amica geniale è un’opera fortemente politica, nel momento che oggi ti accorgi di ciò che non c’è più. Quando una maestra può cambiare la vita di due bambine, ti accorgi del valore dell’educazione e ti rendi conto che stai guardando un’opera assolutamente contemporanea e politica nel senso più sentimentale del termine”. La serie verrà trasmessa dalla Rai a partire dal 30 ottobre ed è sicuramente il titolo più atteso della stagione televisiva appena iniziata.

Venendo al concorso ufficiale, la quinta giornata è stata quella del secondo italiano in gara – Roberto Minervini, che ha convinto e ricevuto applausi con il suo bel documentario What You Gonna Do When The World’s On Fire?, su una piccola comunità afroamericana di New Orleans – e dell’esordio in lingua inglese del regista Palma d’Oro a Cannes Jacques Audiard. L’autore francese (di suo ricordiamo in particolare Il profeta e Un sapore di ruggine e ossa) dirige un cast alla star (Joaquin Phoenix, Jake Gyllenhall – entrambi assenti al Lido – e John C. Reilly) in un western atipico che racconta di due fratelli alla caccia di un cercatore d’oro, dall’Oregon fino alla California. “Non ho mai pensato a questo film come un vero western – ha detto Audiard in conferenza stampa – non sono un esperto del genere e la sua classica estetica non la sento mia. Sicuramente nel film c’è violenza, ma ho voluto incentrare la storia soprattutto sui rapporti umani, in particolare la fratellanza”. Accolto benissimo dalla stampa, il film si candida per un posto nel palmares finale.

Infine, questa domenica di festival è stata segnata anche dalla consueta vetrina (collaterale) dedicata al meglio del cinema italiano dal Premio Kineo. Giunto alla sedicesima edizione, l’evento quest’anno ha avuto due madrine d’eccezione come Stella Egitto e la nipote d’arte Annabelle Belmondo, e ha visto tra i premiati tanti giovani, come Matilda De Angelis e Beatrice Arnera, autori rivelazione (Donato Carrisi) e tanti volti storici del nostro cinema, come Carlo Verdone, Gianmarco Tognazzi e Stefania Rocca.

di Antonio Valerio Spera per DailyMood.it

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