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Emma Stone, “la favorita” della Mostra: “La rivalità nella corte inglese del ‘700? Un po’ come ad Hollywood…”

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Acclamata da una folla di fan e accolta con applausi scroscianti anche dalla stampa, Emma Stone è arrivata al Lido per presentare il suo ultimo film, The Favourite (La favorita), uno dei titoli più attesi del concorso. Diretto dal controverso regista greco Yorgos Lanthimos (The Lobster, Il sacrificio del cervo sacro), il film è ambientato nell’Inghilterra di inizio ‘700, alla corte della regina Anna, dove due donne si contendono il ruolo di preferita della folle sovrana. Nei panni di quest’ultima, troviamo Olivia Colman, abituata a reggere la corona sullo schermo, dato che è la regina Elisabetta della serie The Crown; nei panni delle due donne rivali, la Stone, appunto, e Rachel Weisz, non pervenuta al Lido.

Yorgos Lanthimos, questo film, a differenza dei suoi precedenti, non è frutto di un suo soggetto. Dopo aver accettato di girarlo, ha rimesso mano alla storia?
Yorgos Lanthimos: Ero attratto da questo film. Aveva una storia interessante e tre protagoniste molto complesse. Così ho provato ad addentrarmi il più possibile in questi personaggi femminili, che tra l’altro sono realmente esistiti. E’ raro trovare in un film tre ruoli femminili così strutturati e ciò mi ha aumentato il desiderio di esplorare questa storia. In più, non avevo mai fatto un film di costume. Questo è un aspetto che crea una certa distanza e quindi ti permette di vedere le cose più chiaramente. La storia non veniva da me ma non aveva importanza. Ci abbiamo lavorato nove anni, abbiamo effettuato molte variazioni. Il nostro intento era focalizzarci su queste tre donne.

Emma Stone, come ti sei approcciata al tuo personaggio? Hai lavorato molto sulla mimica…
Emma Stone: Innanzitutto, l’ho amato molto, anche se non l’ho capito subito, ho cominciato a capire il personaggio gradualmente, grazie anche alle indicazioni di Yorgos, che mi chiedeva più sguardi e silenzi. E alla fine mi sono resa conto che sarebbe bello fare tutto un film così. Devo dire che è stata un sfida, anche perché io ero l’unica americana sul set, e quindi dovevo trovare l’accento giusto, non volevo sembrare un’americana che prova a fare la british.

Olivia Colman, nella serie The Crown interpreta la regina Elisabetta, qui invece la regina Anna, che differenze e che somiglianze ha trovato tra i due personaggi?
Olivia Colman: E’ stato bellissimo interpretare questo ruolo, di una donna che è un po’ una bambina viziata ma che ha anche molta fiducia in sé. Non riesco però a fare un confronto con la regina Elisabetta, sono due personaggi storici non molto simili, e questa è una cosa positiva. Non credo che Elisabetta abbia imparato qualcosa da Anna.

La rivalità che si può trovare nel mondo di Hollywood può essere paragonata a quella che viene descritta nel film alla corte britannica del ‘700?
Emma Stone:
Certamente. Credo ci debba essere rivalità, e succede in tutti i settori, non solo ad Hollywood. Sinceramente Non avevo mai pensato a questa analogia con l’industria cinematografica, ci sto ragionando solo adesso. Ma in generale si, penso che il paragone possa starci.

Yorgos Lanthimos, tornerebbe a girare un film in Grecia?
Yorgos Lanthimos: Se trovo la storia giusta da raccontare in greco, in un ambiente greco tornerò molto volentieri. Devo dire che io, più lavoro fuori dalla Grecia e più mi sento greco. Girare in Grecia è bellissimo, perché si lascia spazio alla generosità e alla spontaneità, aspetti difficili da trovare in altri ambienti.

Anche se il film è stato pensato ben nove anni fa, possiamo considerarlo una riflessione sul movimento #metoo?
Yorgos Lanthimos: Non lo so, però sicuramente abbiamo rappresentato questi tre personaggi femminili come esseri umani, e in qualche modo credo che abbiamo dato un piccolo contributo dimostrando che sono donne fantastiche, come ogni altro essere umano.

Tra i vostri personaggi, c’è un rapporto esplosivo che cambia costantemente. Come siete riuscite a crearlo sullo schermo?
Emma Stone: Abbiamo seguito attentamente la sceneggiatura e le indicazioni di Yorgos, e poi abbiamo fatto prove insieme per ben tre settimane, grazie alle quali abbiamo costruito un’atmosfera in cui tutti eravamo a nostro agio.

di Antonio Valerio Spera per DailyMood.it

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