Serie TV
The Americans: il meraviglioso addio ad una delle serie tv più belle degli ultimi anni.
Published
6 anni agoon
Les jeux sont faits. Time has come. Il dado è tratto. Possiamo dirlo in tutti i modi ma la realtà rimane sempre e solo una: The Americans è giunto al termine. La serie FX iniziata nel 2013 ha chiuso i battenti con la sesta stagione e ha regalato un finale perfetto sotto ogni punto di vista. E pensando alla conclusione del lavoro firmato da Joe Wiseberg e Joel Fields ci sentiamo di dire che il mondo della serialità dice addio ad un grandissimo protagonista.
Pur non essendo mai stato un prodotto di massa infatti, The Americans ha contribuito ad alzare l’asticella della qualità dei prodotti televisivi degli ultimi anni. Sarà che le storie di spionaggio fanno sempre colpo o che gli anni 80 non erano stati ancora rivisitati sul piccolo schermo (Stranger Things era lontano) ma fin dal primo episodio The Americans è riuscito a farsi notare in un palinsesto già di per sé ricco, senza avere nulla da invidiare ai suoi concorrenti.
Impossibile ignorare l’appeal che una trama del genere può creare attorno a sé, incrementato dal fatto che Joe Wiseberg (uno dei creatori) ha alle spalle una carriera all’interno della CIA, esperienza che dona credibilità alle situazioni messe in scena anche laddove queste siano semplicemente frutto di fantasia.
Ma The Americans, iniziata come una classica spy story, nel corso delle stagioni ha rivelato la sua anima più intima, emozionale e drammatica, il tutto grazie alla riuscitissima costruzione dei suoi main characters.
I Jennings hanno provato sulla loro pelle che nessun uomo è un’isola, e così quelli che dapprima erano solo rapporti costruiti ad hoc iniziano a diventare sempre più reali ed importanti (tanto che i due decidono di celebrare il loro matrimonio anche con il rito ortodosso) ponendo Philip ed Elizabeth in bilico tra il desiderio di essere degli impeccabili agenti segreti e quello di essere dei bravi genitori, degli amici onesti o più semplicemente delle persone con la possibilità di vivere la vita che vogliono, come vogliono.
Senza fare spoiler, non possiamo esimerci dall’elogiare il lavoro fatto con l’ultimo capitolo di The Americans, che dopo sei stagioni riesce come non mai a far trasparire in ogni fotogramma la tensione e la disperazione che coinvolge i suoi personaggi. Dai principali ai comprimari (tra cui hanno spiccato negli anni Margot Martindale e Frank Langella), tutti gli attori presenti sul set hanno regalato interpretazioni potentissime, confluite nell’episodio conclusivo che non è solo il più bello dell’intera serie, ma rientra a pieno titolo in uno dei finali più belli di sempre (accompagnato dalla straziante colonna sonora che include Brothers in Arms dei Dire Straits e With or Without You degli U2).
Nella speranza che agli Emmy cotanta bellezza non venga per l’ennesima volta snobbata (in particolare la performance di Matthew Rhys), seppur dispiaciuti di non rivedere più la famiglia Jennings, non possiamo fare altro che ringraziare The Americans per il grande spettacolo che ci ha regalato, ricordando sempre che “All’s fair in love and cold war”.
di Marta Nozza Bielli per DailyMood.it
Sii il primo a lasciare una recensione.
Il tuo browser non supporta il caricamento delle immagini. Scegline uno più moderno.