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Festival di Cannes al via: Javier Bardem e Penélope Cruz aprono l’edizione delle polemiche

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Il festival no-Selfie, no-Netflix e no-anteprime stampa è iniziato. Cannes, dopo le scelte discutibili del suo direttore Thierry Fremaux, è partito nel segno del glamour e del grande cinema, provando a mettere in secondo piano le polemiche che hanno animato le ultime settimane. Javier Bardem e Penélope Cruz, protagonisti del film Todos Lo Saben dell’iraniano Asghar Farhadi, hanno sfilato nel red carpet d’apertura, insieme alla giuria presieduta da Cate Blanchett e a Martin Scorsese, che verrà premiato oggi con la Carrosse d’Or alla Quinzaine des réalisauteurs.

Un parterre di tutto rispetto e ricco di star (in giuria ci sono anche Kristen Stewart e Lèa Seydoux) che difficilmente ritroveremo nei prossimi giorni di festival. Nonostante, infatti, un programma – almeno sulla carta – di buona se non alta qualità, saranno pochi i film che potranno garantire la presenza sulla Montée des marches di stelle di richiamo internazionale. I titoli più attesi, da questo punto di vista, verranno presentati fuori concorso e sono Solo: A Star Wars Story di Ron Howard e The House That Jack Built del danese Lars Von Trier, riammesso al festival dopo le sue frasi filonaziste di qualche anno fa, che porterà sulla Croisette Uma Thurman e Matt Dillon.

Ma d’altronde era da aspettarsi un festival leggermente sottotono. Un po’ per una dichiarata (e marcata) adesione alla marcia del movimento #metoo, che probabilmente smusserà l’atmosfera di festa; un po’ per la decisione del direttore di escludere i film targati Netflix. Una scelta, quest’ultima, che ha diviso: apprezzata dai puristi del cinema, non di certo gradita dall’industria cinematografica, soprattutto hollywoodiana. In molti, per questo, si stanno chiedendo quale sarà il destino del festival più importante del mondo, che rischia di perdere questo ruolo e di assistere ad una forte ascesa dei “concorrenti” Toronto e Venezia.

Staremo a vedere. E’ ancora presto per arrivare a conclusioni e ogni giudizio definitivo sarebbe ovviamente azzardato. Per ora godiamoci quel che Cannes ci offrirà in questa 71esima edizione, che – siamo sicuri – ci riserverà in ogni caso qualcosa di buono se non di entusiasmante. Le aspettative per alcuni titoli in programma sono alte. C’è tanta curiosità per Blackkklansman, titolo complicatissimo della nuova fatica di Spike Lee; i cinefili fremono per The Picture Book, ultimo film dell’eterno Jean-Luc Godard; si spera che il premio Oscar polacco Pawel Pawlikowsi si ripeta dopo l’exploit di Ida; c’è chi sogna di vedere finalmente il maledetto The Man Who Killed Don Quixote di Terry Gilliam, dopo diciassette anni di lavorazione e con tanti problemi relativi alla distribuzione (in realtà non si sa ancora se il film sarà proiettato).

E poi ci sono gli italiani. Valeria Golino torna da regista nella sezione Un Certain Regard con la sua opera seconda Euforia, che vede protagonisti Riccardo Scamarcio e Valerio Mastandrea. In concorso, invece, promettono grandi cose i nuovi film di Alice Rohrwacher, Lazzaro felice, e di Matteo Garrone, Dogman. Entrambi hanno già vinto il Gran Prix sulla Croisette nelle passate edizioni (Garrone addirittura due volte): quest’anno sarà Palma d’Oro?

di Antonio Valerio Spera per DailyMood.it

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