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Uzbekistan, Estonia e Armenia

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L’ex Urss, o meglio l’ex Repubblica Sovietica, oggi nazioni indipendenti, è stata liberata dopo la caduta dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche nel 1991.
Gli Stati post-sovietici possono essere suddivisi in cinque raggruppamenti geografici, in base alle proprie caratteristiche territoriali e culturali che li accomunano: Russia, Asia Centrale, tra cui l’Uzbekistan e il Turkmenistan, Transcaucasia, come l’Armenia e l’Azerbaijian, Europa Orientale e gli Stati Baltici, tra cui l’Estonia.

Evolution Travel propone 3 interessanti itinerari: l’Uzbekistan, culla di antiche civiltà, partendo da Khiva, Bukkara, Samarcanda, il villaggio di Mitan e la capitale Taskent; l’Estonia, partendo da Tallin fino ad arrivare alla Terra degli zar, San Pietroburgo ed infine l’Armenia con Yerevan.

UZBEKISTAN-URGENCH: CITTÀ AZZURRE SULLA VIA DELLA SETA
Un itinerario attraverso “l’Essenza Uzbeka”, ubicata nel cuore della via della seta, conserva un immenso patrimonio architettonico islamico, caratterizzato da affascinanti mausolei, da grandiose moschee con piastrelle policrome, slanciati minareti, preziosi mosaici e caravanserragli; sull’antico snodo commerciale tra l’antica Persia e la Cina, l’Uzbekistan, culla di antiche civiltà, non fu solo la Terra di Grandi conquiste, ma di “geni” intellettuali.

Alla scoperta di bellezze storiche inestimabili, l’itinerario parte da Urgench, ricca di monumenti sovietici che adornano ogni angolo della città, per proseguire verso Khiva, città dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. La città è racchiusa dalle sue antiche ed alte mura, ove sono concentrati i principali monumenti storici, tra cui il Complesso Islam Khodja e Ichan Kala, la fortezza interna di Khiva. La cittadella antica, nota come “la città-museo a cielo aperto”, risale al 600 d.C e contiene oltre 50 monumenti storici e 250 vecchie abitazioni, per la maggior parte risalenti al XVIII e XIX secolo. Fra i monumenti più importarti vi sono: il Complesso Kunya Ark, costituito da un harem e vecchie prigioni, la Scuola Coranica di Amin Khan, la Moschea di Juma (X secolo d.C) e il Tosh Khovli, “il palazzo di Pietra”, residenza del Khan dal 1841 al 1880, caratterizzato anch’esso da un harem, una moschea e una prigione (Zindon). Si prosegue visitando la Madrasa di Kuli Khan, il bazar e il caravanserraglio. Il mausoleo di Pakhlavan Makhmud risale al 1362, poi distrutto e ricostruito solo nel 1913, ed è l’architettura più bella e sacra di tutta la città di Khiva, dedicato a Pakhlavan Makhmud, poeta, filosofo e combattente da cui il mausoleo prende il suo nome. Sulla tomba del combattente venne innalzato il mausoleo con una suggestiva cupola, in seguito però distrutta, ma, nel corso del 1913, venne costruito un nuovo complesso che include il suo sepolcro. A seguire, il viaggio prosegue con la scoperta di Bukhara, 450 km da Khiva, denominata “La Perla dell’Islam”, distrutta da Genghis Kha durante l’invasione mongola e, successivamente, cadde sotto l’influenza di Tamerlano, dove la città rifiorì. L’itinerario si snoda attraverso il fiume Amu-Darya, in greco Oxus, e il Deserto Rosso, o sabbie rosse, (Kyzilkum). Bukhara è una delle più antiche città del mondo, sorta 2.500 anni fa, e la sua piazza principale, Lyabi-Hauz, fu costruita nel corso del 1620. A Bukhara si trova una delle più antiche moschee dell’Asia Centrale, conosciuta col nome Magoki-Attari, ma il simbolo principale e punto di riferimento della città è il Minareto Kalyan (Il minareto grande), alto circa 47 metri, e la torre superiore è costituita da 16 finestre ad arco, dalle quali il muezzin richiama i fedeli; inoltre, esso è collegato da un piccolo ponte dove si trova la maestosa Moschea Kalyan.
Si prosegue verso la cittadella dell’Ark, nata tra il XVIII e il XIX secolo, una città regale e centro dell’organizzazione statale di Bukhara, dove sorge la suggestiva moschea Bolo-Khauz, luogo di culto ufficiale dell’emiro. Il mausoleo di Smanidi, invece, fu costruito nel periodo di Ismail Samani (892-907 d.C) e divenne sepolcro familiare dei Samanidi. Il viaggio prosegue verso Mitan, piccolo villaggio situato nella vasta ragione di Samarcanda, ove sarà possibile osservare la preparazione dei “bitchak”, pasta ripiena di verdure e cucinata in un forno di argilla, detto anche “tandyr”. Arrivando a Samarcanda, un tempo la città più ricca di tutta l’Asia Centrale, vecchia di 2.700 anni, dichiarata nel 2001 patrimoni dell’Umanità dall’Unesco sotto il titolo di “Crocevia di Culture”, è possibile visitare il mausoleo di Gur-Emir (la tomba dell’Emiro), luogo di sepoltura di Tamerlano e dei suoi seguaci. Di relativa importanza è anche la Piazza di Registan, con le sue imponenti Madrase dell’epoca di Tamerlano, come: la Madrase di Ulugbek, la moschea di Tilla Kori e la Madrase di Sher Dor, ed infine la maestosità della moschea di Bibi Khanum. È possibile visitare anche il complesso di Shakhi Zinda, lo splendido viale delle tombe, chiamato da molti “La Perla di Samarcanda”. Proseguendo verso nord si raggiungerà il famoso “Osservatorio di Ulugbek”, una delle più grandi scoperte archeologiche del XX secolo; in questo luogo, Mirzo Ulugbek, nipote di Tamerlano, conduceva le sue ricerche astronomiche. Nel 1437 Ulugbek definì la durata dell’anno astronomico in 365 giorni 6 ore 10 minuti e 8 secondi, con la differenza di soli 58 secondi rispetto agli studi attuali. Ai tempi di Ulugbek, Samarcanda diventò il centro delle scienze medievali di fama mondiale e, intorno alla seconda metà del XV secolo, sorse una vera e propria scuola accademica che riunì eminenti astronomi e matematici di tutto il mondo. È possibile visitare anche il Museo di Afrosiab e il Mausoleo di San Daniele, il Padre Santo di tre religioni: Islamica, Cristiana e Giudaica.
L’itinerario prosegue con la visita di Tashkent, centro di tutta l’Asia centrale, denominata “La Stella d’Oriente” nonché capitale dell’Uzbekistan. La città è caratterizzata da piccole e strette stradine, modeste abitazioni, grandiose moschee e di antiche Madrasa, come: la Madrasa di Kukeldash, una splendida scuola coranica del XVI secolo, la cui piazza il venerdì si riempie di fedeli in occasione della preghiera settimanale. Nelle vicinanze sorge la moschea Jami, risalente al XV secolo, ed utilizzata in epoca sovietica come officina per la lavorazione di lamiere. Da visitare l’enorme mercato all’aperto, il bazar Chorsu, il complesso Khast Imam, la Moschea Tillya Sheykh, dove si conserva il più antico Corano esistente, segnato col sangue dello stesso Califfo Osman, assassinato nel 655. Da non perdere la visita alla madrasa Barak Khan, fondata nel XVI secolo da un discendente di Tamerlano, il mausoleo Kafal Shashi, tomba dell’omonimo poeta e filosofo dell’islam che visse dal 904 al 979, e, infine, la Piazza dell’Indipendenza.
L’itinerario di 7 giorni/ 6 notti parte da 870 euro a persona, in camera doppia, pensione completa e voli non inclusi.
Per Informazioni:  http://medio-oriente.evolutiontravel.it/it_IT/C8/tab/35867_essenza-uzbeka-citta-azzurre-sulla-via-della-seta.html

ESTONIA- TALLINN: IL TRIANGOLO DEL BALTICO
Un tour per respirare il fascino di tre Capitali che si affacciano sul Baltico: dalla medievale Tallin ad Helsinki, città di confine tra oriente ed occidente, fino alla terra degli zar, San Pietroburgo.

Il viaggio inizia con la scoperta della città di Tallin e il suo centro storico d’impronta medievale, caratterizzato da palazzi, case e vie tipiche di un antico borgo mitteleuropeo. Nel 1997 l’Unesco ha dichiarato la città Patrimonio Mondiale dell’Umanità e molti sono i monumenti antichi, come: la Cattedrale Ortodossa Alexander Nevskij, le antiche fortificazioni medievali con le sue celebri torri di Pikk Hermann e Kiek in de Kök, il Duomo Protestante, il Parlamento e la bellissima piazza del Municipio, opera gotica risalente al XIII-XIV secolo. L’itinerario prosegue con la partenza per Helsinki, ove è possibile visitare la Piazza del Senato, su cui si affaccia il Duomo, la Sede del Governo, la Sede centrale dell’Università ed infine la Piazza del Mercato, con l’imponente Cattedrale Uspenski di rito Ortodosso. Alla scoperta delle città del Baltico, si prosegue verso la città di San Pietroburgo, la seconda più grande della Russia, definita la “Venezia del Nord” o “La Capitale del Nord”. L’Unesco include il suo centro storico tra i monumenti del Patrimonio dell’Umanità: i Canali della Neva, il Piazzale delle Colonne Rostrate, l’Ammiragliato, il Complesso dello Smolnyj, il Ponte Anickov, la Cattedrale del Sangue Versato, la Cattedrale della Madonna Nera di Kazan, Piazza Ostrovskij con il monumento a Caterina II e la Cattedrale di S. Isacco. La sua costruzione fu affidata dallo zar Alessandro I, nel 1819, all’architetto francese Suguste Montferrant, che la terminò nel 1858, ritenuta, se non la più bella, la più “sfarzoza” delle Cattedrali. Dalla sua cupola, si gode di uno splendido panorama sulla città e sul golfo di Finlandia; d’innanzi ad essa, è ubicata la statua equestre dello zar Nicola I.
Da non perdere la visita allo storico e suggestivo Museo Hermitage, uno dei più celebri e ricchi al mondo coi suoi 3 milioni di opere esposte in 400 sale del celebre Palazzo d’Inverno, sede della Corte Imperiale prima della Rivoluzione bolscevica del 1917. Di particolare fascino sono le collezioni di Rembrant, Rubens, Matisse e Picasso. Si prosegue, infine, con una visita alla Residenza Imperiale di Tsarskoe Selo (Pushkin), situata a 25 km dalla città, esempio di fascino e maestosità dell’impero, voluta da Pietro il Grande come dono alla moglie Caterina. Da non perdere anche la Residenza Imperiale di Peterhof, affacciata sul golfo di Finlandia e fatta edificare dallo zar Pietro il Grande per eguagliare la celebre Versailles di Parigi.
L’itinerario di 8 giorni/ 7 notti parte da 1620 euro a persona, in camera doppia e con mezza pensione
Per Informazioni: http://esteuropa.evolutiontravel.it/it_IT/C8/tab/25360_il-triangolo-del-baltico.html

DALLA CAPITALE AL NORD DEL PAESE E L’UNESCO: ARMENIA-YEREVAN
In un paese antico ed affascinante, ricco di contrasti ed accompagnato dagli echi del cristianesimo fin dalla sua nascita, il viaggio tra le meraviglie dell’Armenia parte dalla capitale Erevan, caratterizzata da case color pastello per attraversare un paese ricco di storia e di religione, alla scoperta di monasteri e chiese che aprono mente e spirito.

L’itinerario inizia dalla città di Yerevan, visitando Tsitsernakaberd, il Parco della Memoria, il Museo del Genocidio e il Museo dell’Arte Moderna di Cafesjian fino a scoprire i colori del mercato Vernisage, luogo perfetto per assaporare l’Armenia nella fusione delle sue tradizioni popolari e del gusto contemporaneo.
Si prosegue per il monastero di Geghard, inserito nel Patrimonio Mondiale dall’Unesco, capolavoro dell’architettura armena del 13° secolo, è un complesso che consta di alcune chiese scavate in una enorme roccia. Per la sua particolare costruzione, tale complesso costituisce il luogo ideale per l’esecuzione di canti spirituali. Il monastero è arricchito da abbellimenti scultorei e da diversi “khachkars”, crocifissi dalle pietre incrociate. A seguire, la visita al Tempio di Garni, ubicato su un promontorio, unico esempio che testimonia l’antica vivace cultura armena. Con l’avvento della Cristianità, nell’anno 301, il tempio perse la sua importanza, mentre la fortezza di Garni divenne la residenza di numerosi Re, dove, ad oggi, si possono ammirare le rovine del palazzo reale e una piscina decorata con antichi mosaici.
Il tour prosegue con la partenza per il Lago Sevan, distante circa 70 km dalla capitale, ed è uno dei più grandi laghi alpini del mondo. Il bellissimo panorama e le sue acque cristalline costituiscono l’ideale per un’ottima sosta di relax. Il sito, inoltre, è noto per la sua penisola, costituito da una chiesa medievale dell’874. Si prosegue verso il Monastero di Khor-Virap, la cui importanza è collegata a Gregorio l’Illuminato, colui che introdusse il Cristianesimo in Armenia. Dal Monastero si gode della miglior vista del biblico monte Arat ed è meta di molti pellegrini armeni e turisti. Il viaggio continua verso la città di Echmiadzin, importante centro spirituale armeno ed uno dei maggiori luoghi della cristianità del mondo. Rientrando verso Yerevan, è possibile ammirare le rovine del tempio di Zvartnots, perla architettonica del 7° secolo, inserita anch’essa nel Patrimonio Mondiale. A seguire, la città di Dilijan, denominata da alcuni “Piccola Svizzera Armena”, ed è una delle più famose località di villeggiatura del paese. Nella parte superiore del fiume Agstev è ubicato il monastero di Goshavank, fondato dal famoso personaggio medievale Mkhitar Gosh, autore del primo codice armeno. Si parte per la regione di Lori, dove è possibile visitare il complesso monastico di Haghpat, inserita nel Patrimonio Mondiale dall’Unesco. Inoltre, è possibile visitare il suggestivo complesso architettonico di Sanahin e del monastero di Sagmosavank, risalente al 13° secolo, da dove si apre una bellissima vista della gola di Qasaqh. Infine, si prosegue per il villaggio Rya Taza, in kurdo significa “nuova via”, che conserva rovine di una chiesa risalente al 10-13° secolo.
L’itinerario di 7 giorni/ 6 notti parte da 950 euro a persona, in camera doppia e con pensione completa.
Per Informazioni: http://archeologia.evolutiontravel.it/it_IT/C8/tab/34359_viaggio-di-gruppo-dalla-capitale-al-nord-del-paese-e-lunesco.html
Per info e prenotazioni:
http://esteuropa.evolutiontravel.it
http://medio-oriente.evolutiontravel.it
http://www.evolutiontravel.it

 

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