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Mila Schön Autunno Inverno 2017/2018 – CINEMA TEMPTATIONS

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Sono un narratore, la moda è il mio romanzo, il cinema la mia ispirazione.
Alessandro De Benedetti

La scenografia della collezione autunno-inverno 2017-2018 è fatta di emozioni. La scrittura di tante sequenze che raccontano storie di donne, di bellezza e d’eleganza.
Primo ciak: l’eloquenza della sartorialità all’inglese, “The Persuaders” negli anni ’70, il tailleur pantalone sottile in tessuto Principe di Galles: giacca pennellata sul corpo, una sola cucitura sul dorso, il cappuccio. Costruzione perfetta per una donna sensuale che ammira l’aplomb di Tony Curtis tradotto in versione femminile: il montgomery sia corto sia lungo in tessuto double color cammello e burgundy, i piumini in tessuto jacquard che sembra astrakan o in tessuto con stampa di goduriose ciliegie rosse.
Secondo ciak: torna l’iconico giubbotto di denim e ricorda il clima del film anni ’90 “Belli e Dannati” (My Own Private Idaho) di Gus Van Sant basato sull’Enrico IV di Shakespeare con Keanu Reeves e River Phoenix. Ma è totalmente reinventato perché realizzato in crêpe sablé rosa foderato in pelo di mohair cipria sul kilt plissé oppure è maculato ghepardo e si colloca sul cappotto per un effetto trompe l’oeil.
Terzo ciak: magnifiche donne sciano a St Moritz sulle orme di James Bond con enormi pullover di seta ricamata e goffrata con grande complessità di punti, leggerezza massima, aspetto confortevole e chic. Il cardigan è in pelliccia di mohair, il cappotto in astrakan stampato con collo di eco-pelliccia, l’abito è in chiffon lurex e assomiglia a una maglia.
Quarto ciak: Veronica Lake s’innamora delle silhouette lunghe e sottili e degli abiti con giochi di pieghe intarsiate che rivelano, con il movimento, il segreto di pattern animalier, pois impertinenti, ciliegie voluttuose: il movimento è sensuale, la sorpresa inattesa. Per eroine alla maniera di Grace Kelly, ecco una serie di stivali con tacco a stiletto effetto vertigine o deliziose decolleté fatte anche nei tessuti della collezione.
Quinto ciak: orecchini di cuori sfaccettati e ciliegine colorate e stampate su pelle, temi ludici come cuori e coniglietti stampati sul body di raso stretch che strizza l’occhio da sotto a un tailleur severo ma fortemente sensuale perché in gessato rosa su fondo rougenoir. Piacerebbero a una bellezza misteriosa come quella di Kim Novak ne “La donna che visse due volte”.
Sesto ciak: si gira la teoria dei colori con una vera star come Virna Lisi ne “Le Dolci Signore”: ai classici dell’inverno come il grigio lavagna e il bordeaux intenso affiancherebbe lo splendore di un verde pieno di luce come il greenery che sa di natura e di vegetazione, un profumato lavanda, un bubblegum pink e un giallo moutarde.
Settimo ciak: per una collezione ludica, visionaria e onirica ci vogliono note che sarebbero piaciute a Steven Spielberg, uno dei registi del film “Ai Confini Della Realtà”: creata con i campioni di varie voci, scandisce come un ritmico mantra i nomi dei colori alternando francese a giapponese. A partire da un categorico quanto candido shiro.

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Criterion 10
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