Cine Mood

Golden Globes: record di premi per La La Land

Published

on

Sette statuette su sette nomination. Un risultato mai raggiunto da nessun film nella storia dei Golden Globes. La strada verso gli Oscar di La La Land, musical del talentuoso Damien Chazelle (ricordate il sorprendente Whiplash?), sembra quindi ormai ben spianata. Il film, che a settembre aveva aperto con clamore “le danze” della 73a Mostra di Venezia, con il bottino di riconoscimenti assegnatogli la scorsa notte dall’Hollywood Foreign Press Association rafforza la sua posizione di primo vero frontrunner nella corsa agli Academy Awards (che verranno consegnati il prossimo 26 febbraio).
Per l’ennesima volta ha quindi trionfato un musical, genere che, come insegna la storia, se ben rappresentato, garantisce sempre un buon punto di partenza per i premi cinematografici negli Stati Uniti. La La Land si porta a casa le statuette per la canzone originale, la colonna sonora, la sceneggiatura e la regia (entrambi di Chazelle), gli interpreti protagonisti (gli straordinari Ryan Gosling e Emma Stone) e, quella più importante, per il miglior film commedia o musical. Un vero trionfo che, però, grazie alla consueta divisione dei Globes in due categorie (“Musical/Comedy”, appunto, e “Drama”), non ha affatto monopolizzato la cerimonia.
La serata ha infatti regalato anche altre grandi emozioni. La più grande è stata quella per la vittoria del film indipendente Moonlight come miglior pellicola drammatica. L’opera diretta da Barry Jenkins, battendo sul filo di lana Manchester by the Sea (tra i più apprezzati quest’anno oltreoceano), aggiunge così l’ennesimo premio al suo già notevole palmarés e si candida come l’avversario più tosto ed accreditato per La La Land ai prossimi Oscar.
Tra i film d’animazione Zootropolis l’ha spuntata su Sing, Oceania e La mia vita da zucchina; i migliori attori drammatici sono stati Isabelle Huppert (Elle – di Paul Verhoeven e vincitore anche come miglior film straniero) e Casey Affleck (Manchester by the Sea), quelli non protagonisti lo spietato Aaron-Taylor Johnson di Animali notturni e l’intensa Viola Davis di Fences – Barriere (diretto da Denzel Washington ed in uscita nelle nostre sale a febbraio).
Dalla serata, se ne sono dunque andati via a bocca asciutta le magnifiche Amy Adams (Arrival) e Natalie Portman (Jackie), Andrew Garfield (La battaglia di Hacksaw Ridge), Hugh Grant (Florence) e Nicole Kidman (Lion).
Sconfitta nella categoria di miglior attrice in una commedia ma vera grande protagonista della cerimonia (presieduta da un Jimmy Fallon in ottima forma), è stata l’eterna Meryl Streep, che ha ricevuto il riconoscimento Cecil B. DeMille alla carriera. L’attrice, dopo esser stata accolta da una fragorosa standing ovation, si è presentata visibilmente commossa sul palco, con il suo discorso ha emozionato e divertito la platea di colleghi ed infine non ha lesinato critiche nei confronti del President Elected Donald Trump. Senza mai nominarlo direttamente. Con la classe e l’eleganza che da sempre la contraddistinguono.
Crediti Immagini: ©goldenglobes.com

di Antonio Valerio Spera per DailyMood.it

0 Users (0 voti)
Criterion 10
What people say... Leave your rating
Ordina per:

Sii il primo a lasciare una recensione.

Verificato
{{{ review.rating_title }}}
{{{review.rating_comment | nl2br}}}

Di Più
{{ pageNumber+1 }}
Leave your rating

Il tuo browser non supporta il caricamento delle immagini. Scegline uno più moderno.

Click to comment

Trending