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Genius: Jude Law, Colin Firth e il talento di Thomas Wolfe

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Il nome di Thomas Wolfe dice poco qui in Italia. Scrittore controverso, dalla poetica eccentrica tinta di autobiografismo, negli anni Trenta con i suoi romanzi ha però segnato un’epoca, tanto da venir accostato ad autori del calibro di Francis Scott Fitzgerald e Ernest Hemingway. Con loro, oltre al successo, condivideva una cosa: l’editor, Max Perkins.
Genius di Michael Grandage è il racconto del difficile ma stretto, se non quasi simbiotico, rapporto tra quest’ultimo e l’autore de Il fiume e il tempo. Da una parte un grande talent scout, amante del suo lavoro e dell’arte letteraria, uomo razionale e dall’animo gentile; dall’altra un uomo dalla folle genialità, sopra le righe, sregolato, ma in fondo immensamente fragile ed in cerca di stabilità emotiva. Due opposti che si attraggono grazie alla letteratura, che si completano nei loro sentimenti verso la vita, che si bilanciano per i loro caratteri. Interpretati sullo schermo rispettivamente da Jude Law e Colin Firth, Wolfe e Perkins rappresentano le due dimensioni del mondo letterario: l’uno è l’immagine della creatività, l’altro del ruolo (fondamentale) di chi sa entrare nella complessità di un talento, moderandola, limitandola e rendendola base di un vero successo artistico.
Grandage racconta con efficacia questa dinamica ed è per questo che Genius, pur presentandosi come un classico biopic, seguendo diligentemente gli stilemi del genere, riesce in realtà ad essere qualcosa di più. Il film infatti è un più complesso affresco sull’arte in generale, che pone l’attenzione sul processo creativo e sull’artista stesso, il quale necessita di un intermediario, di un filtro, tra sé e la sua opera per trarre il meglio dal suo talento. In più, partendo dal rapporto Wolfe-Perkins, l’opera si fa anche ritratto fedele e realistico dell’America degli anni Trenta, l’America della crisi economica, animata, sì, da contraddizioni, ma anche da un grande fermento artistico e letterario.
Basato sulla biografia dell’editor Max Perkins. Editor of Genius, presentato in anteprima italiana all’ultima Festa del Cinema di Roma ed in odore di alcune nomination agli Oscar, Genius offre allo spettatore un’entusiasmante sfida attoriale. Sul versante femminile, impressionano la classe di Laura Linney, che con la solita eleganza interpreta la moglie di Perkins, e la consueta bravura di Nicole Kidman, perfetta nel delineare la delirante isteria della compagna di Wolfe; su quello maschile, invece, troviamo un bravissimo Guy Pearce nel ruolo di Fitzgerlad e due attori in assoluto stato di grazia. Jude Law restituisce il dolore e la follia creativa del suo personaggio, senza mai cadere nel manierismo né superare i limiti del verosimile; Colin Firth regala una performance misurata ma ricca di sfumature e piena di umanità. Un’interpretazione che illumina lo schermo e vale il prezzo del biglietto.

di Antonio Valerio Spera per DailyMood.it

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