Venezia 73

Monica Bellucci nel film di Emir Kusturica: “L’amore non ha età”

Published

on

Ultimo film del concorso di Venezia 73, On the Milky Road è il ritorno alla regia di Emir Kusturica, che qui al Lido ha già trionfato diverse volte vincendo il Leone d’Oro per la miglior opera prima nel 1981 con Ti ricordi di Dolly Bell? e il Leone d’Argento nel 1998 con Gatto nero, gatto bianco. Ambientata alla fine della guerra in Jugoslavia, periodo e ambientazione che hanno segnato gran parte della sua filmografia, e incentrata sull’amore tra un soldato e una misteriosa donna, la pellicola vede protagonista, insieme allo stesso Kusturica, la nostra Monica Bellucci. La diva italiana è alla prima collaborazione con il regista, inserendosi alla perfezione nel suo universo in bilico costante tra realtà e fantasia, ed anche alla sua prima prova in lingua serba, con la quale si districa benissimo.

Emir Kusturica, perché ha scelto un personaggio femminile italiano come protagonista della sua storia?

Emir Kusturica: Perché Monica è italiana e volevo lei nel ruolo della protagonista.

Monica Bellucci, il suo personaggio nel film afferma che la sua bellezza le ha dato solo problemi e infelicità. Anche per lei vale lo stesso?

Monica Bellucci: La bellezza è una lama a doppio taglio, produce curiosità ma puoi anche produrre violenza. Io la vedo più come un regalo che come una maledizione: basta aspettare un po’ e poi passa.

Monica Bellucci @ La Biennale di Venezia

Emir Kusturica, come ha lavorato alla costruzione del personaggio di Monica?

Emir Kusturica: Abbiamo deciso di concentrarsi su un esterno, quello della Jugoslavia in guerra, che riflette l’interiorità conflittuale dei personaggi. Questa storia dava luce a Monica e poi lei è un’attrice che accetta sempre la messa in scena del regista, che è la cosa più importante. In questo modo gli attori sono più credibili e i registi diventano dei direttori d’orchestra.

Monica, com’è stata l’esperienza sul set con Emir?

Monica Bellucci: E’ stata una sfida difficile ma bellissima. Avevamo una sceneggiatura molto dettagliata ma che poi è diventata solo la base per la nostra improvvisazione. Emir è un artista eclettico, è regista, attore, scrittore, musicista, architetto, e ho imparato tantissimo da lui. E poi è stata una bella esperienza lavorare in questa terra piena di bellezza e sofferenza, che non abbiamo mai guardato da un punto di vista politica, ma solamente artistico ed umano.

Come ti sei inserita nel mondo visionario creato da Emir?

Monica Bellucci: E’ stato un onore. Questo è un film di guerra, ma poetico dove torniamo alla dualità realtà-fantasia tipica del suo cinema. Per me questo film è una speranza perché racconta l’amore, la sessualità e la sensualità al di là di ogni regola. I protagonisti sono due persone non più giovani, che ne hanno vissute molte esperienze non facili, ma quando non si aspettano più nulla dalla loro vita, arriva qualcosa, il loro amore. L’amore è fatto di energia, non di età: questo lo trovo un messaggio di speranza bellissimo, soprattutto in un momento storico in cui abbiamo molto bisogno dell’amore.

di Antonio Valerio Spera per DailyMood.it

0 Users (0 voti)
Criterion 10
What people say... Leave your rating
Ordina per:

Sii il primo a lasciare una recensione.

Verificato
{{{ review.rating_title }}}
{{{review.rating_comment | nl2br}}}

Di Più
{{ pageNumber+1 }}
Leave your rating

Il tuo browser non supporta il caricamento delle immagini. Scegline uno più moderno.

Click to comment

Trending