Venezia 73

Jean-Paul Belmondo: “Il passato? Guardo sempre avanti!”

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Semplicemente un mito. Semplicemente Jean-Paul Belmondo. Il Lido di Venezia oggi è tutto per lui e per il suo Leone d’Oro alla carriera – il secondo assegnato quest’anno dopo quello al regista polacco Jerzy Skolimowsky. Il divo di Fino all’ultimo respiro e icona del cinema (e dello star system in generale) per più di trent’anni, Belmondo ha incarnato un modello di stile, fascino ed eleganza per diverse generazioni. Sullo schermo era il “duro romantico” per eccellenza, nella vita il compagno di donne bellissime come Ursula Andress e Laura Antonelli. Dopo la Palme d’or d’honneur ricevuta a Cannes cinque anni fa, il Leone assegnatogli dalla Mostra di Venezia, e consegnatogli dalle mani di Sophie Marceau, è l’ennesimo riconoscimento internazionale per la sua straordinaria carriera.

Jean Paul Belmondo @ La Biennale di Venezia (Pagina Facebook)

Che emozione prova a ricevere questo premio qui a Venezia?
Sono molto felice, davvero onorato. Sia per il premio sia per essere qui a Venezia. Mi ricordo quando venni da giovane a lavorare qui e credevo di trovare Cinecittà: ovviamente non era così. Tornai a Parigi e mi chiamò De Sica dicendomi che aveva un film per me insieme a Sophia Loren. Era La ciociara.

Quando ha deciso di diventare attore?
Non sempre stato sicuro di fare questo nella vita. Ho fatto nove anni di teatro e poi è arrivato Godard che mi volle per Fino all’ultimo respiro. E’ stato l’inizio della mia carriera.

Qual è il suo rapporto con il passato?
Non penso mai al passato. Guardo sempre avanti, avanti e avanti.

Con Alain Delon siete ancora amici?
Certo che siamo amici. Siamo amici e ci vediamo spesso.

Nella sua carriera ha interpretato tanti film d’autore così come film più leggeri, d’avventura, d’azione. In quale dei due mondi cinematografici si vede di più?
Io nella mia carriera mi sono sempre divertito. Entrambe le tendenze vanno benissimo. E’ un po’ come la vita: un giorno si ride, un giorno si piange.

Nella sua lunga carriera, c’è qualcosa che non ha fatto e che avrebbe voluto fare?
No, io direi che ho fatto tutto quello che volevo fare. Così come adesso faccio ciò che voglio fare: oggi amo il sole e il mare.

Crede che esiste un suo erede tra gli attori di oggi?
Ma certo! Ce ne sono tanti, ce ne sono dappertutto. Adesso sta a loro fare darsi da fare come attori.

Cos’è oggi la felicità per lei?
La felicità è un po’ complicata oggi. C’è troppa violenza nel mondo. Ma uno deve convincersi di essere felice. Bisogna sorridere, sempre.

di Antonio Valerio Spera per DailyMood.it

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