Roan Johnson e la sua commedia leggera… come una Piuma

“Il film più leggero dell’anno”. Recita così la frase di lancio del secondo film italiano in competizione a Venezia 73, giocando giustamente con il suo titolo. Piuma è una commedia delicata e divertente che ironizza sul tema della maternità giovanile con disincanto ed innocenza. Una ventata d’aria fresca per il cinema italiano, e soprattutto per questa Mostra di Venezia – che dopo una settimana dal suo inizio ne sentiva proprio il bisogno.

Photocall – Piuma – Blu Yoshimi – Roan Johnson – Luigi Fedele – la Biennale di Venezia – foto ASAC

Il nuovo film di Roan Johnson prosegue la scia gradevole e fortunata dell’ultima commedia italiana, ma le critiche sulla sua selezione in concorso non sono mancate. Prima del festival – per chissà quale presunzione preventiva – e qui a Venezia, alla fine della proiezione per la stampa – con qualche fischio ed incomprensibili urla di sdegno. Il giovane regista italo-inglese, già apprezzato per i piccoli gioielli I primi della lista e Fin qui tutto bene, ha risposto con classe a questa reazione: “Una commedia italiana in concorso a Venezia è una scelta unica e noi l’abbiamo vissuta come un grande gesto di fiducia. Per questo ringraziamo i selezionatori. Le proteste? Dovrei parlare con chi ha contestato”.

Protagonista del film una giovane coppia (interpretata da Blu Yoshimi e Luigi Fedele) in procinto di affrontare l’esame di maturità e decisa a portare avanti una gravidanza arrivata forse troppo presto. Attorno a loro, il quartiere tuscolano della capitale, la spensieratezza degli amici e la preoccupazione delle famiglie, sgangherate sì, ma pregne di umanità. “E’ un film su due ragazzi alle prese con una grossa responsabilità”, ha commentato Johnson. “Una responsabilità che affrontano con leggerezza e qualche momento di paura, dimostrando che la generazione dei loro genitori è in alcuni casi anche più immatura”.

Il tema della responsabilità è dunque centrale in Piuma e lo spirito divertito con cui viene trattato non è di certo un segno di superficialità. Johnson, infatti, dimostra ancora una volta quanto la commedia possa essere un genere incisivo e in grado di andare in profondità. “L’idea del film è nata quando con la mia compagna Ottavia Madeddu abbiamo cominciato a pensare di fare un figlio e abbiamo avuto paura. E Piuma è stato il nostro tentativo di esorcizzare il problema con una commedia, con delicatezza ed ottimismo”.

Il film uscirà il prossimo 20 ottobre, distribuito dalla Lucky Red. Negli ultimi anni la vetrina di Venezia non ha purtroppo aiutato le pellicole nella loro vita nelle sale. La speranza è che il destino di Piuma possa essere diverso.

Di Antonio Valerio Spera per DailyMood.it

Photo Credit: La Biennale di Venezia