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Oggi ho uno sguardo nuovo – Intervista al Prof. Mario Dini sulla Blefaroplastica

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Oggi ho uno sguardo nuovo, il miglior complimento che un chirurgo estetico possa ricevere. Occhi, sguardi, gli occhi che parlano, gli occhi sorridono, ammiccano, ti scrutano, negli occhi leggono i tuoi pensieri, negli occhi tu leggi i pensieri di chi ti sta davanti, il senso di gradimento, sono lo specchio dell’anima, come si usa dire, e allora dobbiamo preservarli dal vento, dall’inquinamento, dal trucco frettoloso con prodotti di basso costo, perdita di sonno, abitudini sbagliate, abbassamento della vista, cercare di mantenerli sempre curati e “in buona salute”.
Gli occhi sono lo specchio dell’anima” come diceva Platone nel Fedro, nel senso che è proprio dal primo impatto, in un incontro, che nascono in maniera immediata le nostre sensazioni, simpatie, attrazione, antipatia, diffidenza, le sfumature emotive più intime. Ed ecco, con il passare degli anni, desiderando di ottenere un aspetto coerente con la giovinezza passata si considerano nuove attenzioni e cure valutando la chirurgia estetica, la blefaroplastica. Sia nelle donne che negli uomini è fondamentale ottenere un risultato normale e naturale e inoltre negli uomini, è indispensabile evitare un aspetto “femminilizzato”, mantenendo un adeguato volume di palpebra superiore.
E noi viviamo in un paese, in una città, dove, in un viaggio ideale, si può ammirare la vera bellezza che ha tanti nomi, dalla Primavera di Botticelli alla Simonetta Vespucci de La nascita di Venere, alle Madonne di Lippi e Raffaello, passando da Eleonora di Toledo del Bronzino alla Venere di Tiziano e mille altre, le belle dame ospitate agli Uffizi, Palazzo Pitti, nei grandi Musei, dove la bellezza del volto, le mani, i riccioli composti, gli occhi costituiscono la rappresentazione più vera della bellezza; e non poteva che essere fiorentino, per cui fortemente radicato a quel senso di esteriorità armoniosa, il prof. Mario Dini, classe ’66, un talento nel campo della chirurgia plastica estetica, la sua filosofia di assecondare piuttosto che contrastare, una vita rivolta alla correzione degli inestetismi di viso e corpo, per raggiungere, oltre che l’armonia dei lineamenti, il segno esteriore dell’anima.
Incontriamo il professor  Prof. MARIO DINI un bell’incontro utile a farci spiegare i segreti della sua affascinante professione. Il prof. Mario Dini, specializzato in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, è socio ordinario della Società Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica (Sicpre) e della nuova Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (AICPE), nonché membro dell’ISAPS, International Society of Aesthetic Plastic Surgery, la più importante società mondiale di chirurgia estetica.

Il Prof. Mario Dini ci insegna, in questa breve intervista, a considerare la personalizzazione di ogni intervento di blefaroplastica, in quanto l’estetica varia tra paziente e paziente e il chirurgo plastico deve programmare l’intervento secondo le possibilità tecniche chirurgiche nel rispetto dell’anatomia analizzando attentamente la forma e la funzione della regione periorbitale, in modo che l’intervento migliori entrambi questi aspetti.

Professore è importante una visita prima dell’intervento con il paziente?
Sicuramente, nella visita preoperatoria deve essere analizzata la possibilità che vi sia una ptosi palpebrale superiore, una lassità della palpebra inferiore, gli occhi prominenti, e la xeroftalmia (secchezza oculare), cioè difetti che potrebbero complicare l’intervento di blefaroplastica.

Professore che cosa è la blefaroplastica?
Con il termine blefaroplastica s’intende quell’intervento di chirurgia estetica con il quale, attraverso la rimozione di cute e grasso in eccesso localizzati nelle palpebre superiori e inferiori, si possono correggere difetti quali palpebre superiori cadenti, borse di grasso o occhiaie che invecchiano la fisionomia del volto e conferiscono allo sguardo un aspetto stanco.

Come si svolge?
Praticando un intervento chirurgico di blefaroplastica, si può anche sollevare e/o riposizionare l’angolo laterale dell’occhio (cosiddetta cantoplastica e cantopessi) modificando così la forma dello sguardo.
Con la tecnica chirurgica della blefaroplastica transcongiuntivale, possiamo essere in grado di rimuovere le borse adipose della regione palpebrale inferiore senza lasciare cicatrici esterne.
Io pratico normalmente l’intervento di blefaroplatica in regime di day-hospital: la gran parte dei pazienti che scelgono di sottoporsi a questo tipo di operazione è compresa nella fascia d’età tra i 40 e i 60 anni, ma non esistono limiti di età per sottoporsi alla bleferoplastica, infatti viene praticata con successo anche in pazienti compresi tra i 70 e gli 80 anni.
L’intervento dura circa 1-2 ore in anestesia locale. E’ del tutto indolore e consiste nel rimodellamento del muscolo orbicolare e delle borse adipose e nella rimozione dell’eccesso di cute; le incisioni vengono eseguite nella piega delle palpebre superiori e inferiori e risultano praticamente invisibili. La blefaroplastica termina con l’applicazione di ghiaccio sugli occhi per alcune ore.

E il decorso post-operatorio?
Nelle 48 ore successive all’intervento di blefaroplastica, consiglio di rimanere a riposo con la testa leggermente sollevata. Dopo 4-7 giorni dall’operazione si possono riprendere le normali attività e già dopo le prime 3 settimane si possono apprezzare i risultati dell’intervento che sarà pienamente raggiunto a distanza di circa 6 mesi.

Crediti editoriali: Cristina Vannuzzi

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