Georgie: a Roma va in scena il musical ispirato al manga

“Biondi capelli dorati, due occhi azzurri brillanti e vivaci”, una “rara bellezza” ed un destino da eroina romantica che l’avrebbe fatta diventare l’icona di una generazione di bambine nate tra gli anni ’70 e ’80. A tutte sarà capitato prima o dopo di sentirsi un po’ lei: perché Georgie, la ragazzina protagonista prima del manga “Lady Georgie” di Yumiko Igarashi, poi dell’anime che nel nostro paese debuttò su Italia 1 nel 1984, rappresentava un po’ tutto quello a cui le fanciulle degli anni ’80 erano state educate.
L’amore tormentato, la schiettezza e l’irruenza di chi parte per andare alla ricerca delle proprie origini, i sospiri e il tragico compiersi del destino di una piccola donna che “poi d’incanto non è più bambina ma si risveglia di già ragazzina”, ne fecero un simbolo che sarebbe durato nel tempo. Ed oggi quella storia per la prima volta diventa un musical che debutterà il 20, 21 e 22 maggio al Teatro Orione di Roma.
Il merito è di Claudio Crocetti, autore di una sceneggiatura ispirata al soggetto del manga basato sulla novella di Mann Izawa e che mette quindi da parte il cartone animato censurato in più scene, soprattutto nella versione italiana, per adattarlo a un pubblico di più giovani.
“Georgie – Il musical” fa parte di un’operazione di rilancio dello storico teatro della capitale e arriva a compimento sei anni dopo la prima idea: “Sono cresciuto a ‘pane e Bim Bum Bam’ come tutta la generazione dei quarantenni di oggi. Ho letto il romanzo di Izawa e me ne sono innamorato; ci abbiamo impiegato nove mesi per discutere con Izawa, ottenere i diritti e realizzare i dettagli dell’adattamento. Siamo i primi al mondo ad averne fatto una versione musical”, – racconta Crocetti. E promette: “Georgie Il musical avrà il finale che merita”, alludendo al finale edulcorato che l’anime riservò alla storia, modificandola e alleggerendola pesantemente.
Ad andare in scena sarà così la trama originale ambientata, come anche l’anime, nella metà del XIX secolo, quando l’Australia era ancora una colonia penale inglese; è qui che un agricoltore, il signor Buttman, trova una donna in fin di vita che gli affiderà una bambina in fasce.
Georgie verrà adottata dalla famiglia Buttman, ma la madre adottiva non riuscirà mai ad accettarla: a preoccuparla saranno sia le sue oscure origini sia lo scompiglio che crescendo la ragazzina potrebbe portare tra i due fratelli Abel e Arthur.
“Il musical tenterà di affrontare temi come l’amore perché Lady Georgie è anche una grande storia d’amore, l’immigrazione perché la protagonista affronterà un lungo viaggio di ricerca delle proprie origini e indagherà anche la passione e la sessualità”, spiega ancora Crocetti.
Il tutto condito dalle musiche epiche del Maestro Tiziano Barbafiera e Diego Ribechini, che prenderanno vita attraverso i corpi e le voci di diciotto performer e dieci ballerini coreografati da Marcello Sindici, regista del musical. “Non sarà certo un allestimento da grandi produzioni, tutti hanno accettato a budget ridottissimo, – dichiara Sindici – ma ‘Georgie Il musical’ è un lavoro inedito; parte da un testo densissimo che aveva già tutto e il rischio più grande era di fare peggio”.
Chissà se anche Claudia Cecchini, che ha il compito di dare un volto alla Georgie musicale, avrà pensato lo stesso: “Sono l’ultima arrivata in questo progetto, ma mi sono sentita abbracciata e amata da tutti. – ammette – C’è una grande aspettativa sul mio personaggio e non voglio deluderla. Vorrei riuscire a creare qualcosa di bello e offrire una nuova chiave di lettura per questa nuova Georgie”.
E noi speriamo che insieme al suo Lowell (Flavio Gismondi) possa continuare a far sognare le bambine di allora e regalare una nuova eroina a quelle di oggi.

di Elisabetta bartucca per DailyMood.it